Circa 30.000 insegnanti e studenti sono scesi ieri in piazza a Milano, provenienti da tutta la Lombardia, contro il taglio di 1185 cattedre tra elementari, medie e superiori a fronte di un aumento di 9mila alunni e per protestare contro la "riforma Moratti". E' stato un corteo per la difesa della scuola statale come non se ne vedevano da tempo nella Regione. Molti gli slogan contro la ministra accusata di voler favorire la scuola privata, dato che i tagli mettono a rischio, tra l'altro, il tempo pieno e l'insegnamento della lingua straniera nelle elementari.
La richiesta minima dei sindacati alla ministra (famosa nel mondo delle aziende per essere una grande "tagliatrice di teste") è quella di riaprire le trattative e rivedere le proprie decisioni, ma dubitiamo seriamente che ciò possa accadere.
Anche le maestre d'asilo hanno presidiato nel pomeriggio il palazzo del Comune di Milano, per protestare contro il taglio previsto di 500 posti.
Saluti comunisti e nazionalitari