Ucciso A Bologna L'economista Marco Biagi

[Marshall]

Prima di aprire il mio argomento volevo porgere le mie più sentite condoianze alla famiglia Biagi, la perdita di un marito, di un padre e per noi tutti di un EROE riformista, che non guardava in faccia nessuno andando deliberatamente controcorrente per il bene del paese è una mancanza che ci viene a costare molto.
L'odio genera odio, ed è così che va il mondo.Ma chi e cosa ha portato questo odio: 1)dapprima la campagna diffamatoria della sinistra contro Berlusconi, una sinistra che invita i cittadini a DISOBBEDIRE contro il potere dello Stato e quindi della Democrazia. Questo continuo demonizzare Berlusconi, queste continue proteste contro il Governo, il continuo denigrare delle istituzioni pubbliche hanno portato molti italiani(del centro sinistra) a vedere il Governo come una figura Nemica, avversa, e nel migliore dei casi passiva, invece che come la Democrazia vuole, il Governo deve essere visto come espressione della volontà del popolo.
2) Poi ci sono i vari Casarini, i vari Angnoletto, attornati da quella accozzaglia di Anarcoidi ed estremisti di sinistra che PRATICANO la DISOBBEDIENZA contro POTERE STATALE pur essendo una esigua minoranza: gli spettacoli visti nel G8, e l'invito di certe persone (a mio parere squilibrati) a DISOBBEDIRE PERCHE' GIUSTO, sono espressione di una strisciante e deplorevole anarchia che va se non cancellata, almeno controllata. Questo avviene in un paese civile.
3) La goccia che fa traboccare il vaso, i sindacati, in primis la CGIL: Cofferati, con un atteggiamento filo-comunista da tempi oserei dire della rivoluzione di Ottobre, non perde attimo per indire questo o quello sciopero per lottare contro il PARDONE....il BORGHESE....l'AUTORITA' CHE OPPRIMA i LAVORATORI......qualcuno dovrebbe dire al sig.Cofferati che siamo nel 2002 e che l'U.R.S.S è caduta da molto tempo ormai. Anche il suo atteggiamento di ribellione, porta alla violenza, all'imprimere al governo la targa di NEMICO DEL POPOLO, cosa assolutamente falsa visto che siamo in Democrazia.
L'insieme di questi tre elementi, ODIO, DISOBBEDIENZA SOCIALE, PIAZZA SFRENATA, portano al terrorismo, all'antidemocrazia, e sarebbe ora che la parte moderata di sinistra capisca che continuando di questo passo finiranno col distruggere le istituzioni e il paese. L'opposizione, in un paese civile, deve concorrere col governo a COSTRUIRE, e non a DISTRUGGERE; che questi fomentatori sinistroidi imparino da noi a fare opposizione....

ANCORA CONDOIANZE, Michael Surace

[mustang]

...significa essere disgustosi.

Perfetto:sono disgustoso e disgustato finisco il discorso.
Quanto costa al Paese un'ora di sciopero?
Proposta: al posto dello sciopero i lavoratori si impegnano a consegnare al Sindacato la retribuzione di una o più ore di lavoro con la quale offrire una taglia a favore di chi collabora alla cattura dei delinquenti assassini?

[brunik]

Quindi i colpevoli sarebbero:

1) Borrelli
2) i no-global
3) i sindacati.

Di Scajola che ha tolto la scorta e di Brigate Rosse che hanno sparato non c'è traccia nella tua analisi...

Vergogna.

Scajola dovrebbe dimettersi.

[Allanim]

BIAGI. CAPEZZONE: E’ L’ORA DELLE DIFFERENZE, CHE SONO L’ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA. SOLO CHI E’ E SI PRESENTA COME “DI PARTE” ONORA ANCHE LE ALTRE “PARTI”

Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani:

Roma, 20 marzo 2002
Ore 15.30

Essere buoni profeti è spesso facile in Italia: basta prevedere il peggio. Come era fin troppo ovvio, infatti, tra appelli all’”unità” e inviti alla “fermezza”, tutto il più logoro armamentario retorico è stato ormai ampiamente saccheggiato.

Ma si è fatto di più e di peggio, da ieri sera ad oggi: si è riprecipitati in un’atmosfera in cui l’unica cosa “pericolosa” sembra essere un dibattito chiaro, aperto, duro.

E’ questa l’ora in cui occorre, invece, farsi forti delle differenze, e rivendicarle. Proprio in questo momento, essere e presentarsi come “di parte” è il modo migliore di onorare sia la propria “parte” che le altre.

Io non voglio essere “unito” a Sergio Cofferati, ai fautori della concertazione, ai sostenitori di vecchie e nuove formule dirigiste. Voglio batterli, così come è giusto che la CGIL voglia battere noi liberisti. Ma deve essere chiaro -innanzitutto oggi- che devono confrontarsi progetti alternativi, obiettivi alternativi, direzioni di marcia alternative.

Ciò di cui il paese ha bisogno -lo ripeto- non è né la rissa né il compromesso opaco, ma un confronto serrato e di fondo, magari proprio a partire dalle tesi di Marco Biagi, affinché -come accade nei paesi democratici- si affermino o siano invece respinte.

[Allanim]

Originally posted by brunik

Di Scajola che ha tolto la scorta e di Brigate Rosse che hanno sparato non c'è traccia nella tua analisi...

Vergogna.

Scajola dovrebbe dimettersi.

Se si desse la scorta alle decine di migliaia di persone che sono possibili obiettivi pubblici, ci vorrebbero centinaia di migliaia di agenti dei servizi di scorta.
In Gran Bretagna, che è un paese con terrorismo IRA, le scorte quasi non esistono, a parte quelle private.
Al Primo Ministro la tolgono il giorno dopo che ha perso le elezioni.
Non serve a nulla far demagogia sulle scorte.
Negli USA, per esempio, non esistono procuratori con la scorta: la scorta la hanno sotto la giacca del calibro che preferiscono.
[Quello lo hanno filato dall'Università di Modena e lo hanno fatto secco a Bologna perché in una grande città ci si sgancia meglio. Soprattutto andandosene in direzione opposta alle telecamere che coprivano la zona. Se uno non fa attenzione ed è un obiettivo, sono cose che capitano. Che cosa poi serva far fuori un consulente sostituibilissimo, a parte farsi pubblicità sui giornali, bisogna chiederlo ai guerriglieri urbani...
Il governo acceleri la riforma del mercato del lavoro e ponga fine a questa lunga pagliacciata di tira e molla sull'aria fritta. ]

[Luciano]

Originally posted by brunik
Quindi i colpevoli sarebbero:

1) Borrelli
2) i no-global
3) i sindacati.

Di Scajola che ha tolto la scorta e di Brigate Rosse che hanno sparato non c'è traccia nella tua analisi...

Vergogna.

Scajola dovrebbe dimettersi.

FORSE SI POSSONO CAPIRE ALCUNE RESPONSABILITA'.


Questa sera, nella città nella quale ho vissuto e lavorato per 39 anni, si è ripetuto il solito schema Brigatista-comunista: l'uccisione di un uomo giusto, serio, solidarista e non individualista.

Marco Biagi era un amico, ed era anche a me vicino sul piano delle convinzioni politiche e sindacali, anche se per anni aveva fatto parte dei consulenti della Confindustria di Bologna.

Con lui ho avuto modo di lavorare, all'interno della Commissione Regionale dell'Emilia e Romagna dell'impiego dell'Ufficio Regionale del Lavoro, diretta emanazione del Ministero, di cui era Presidente.

Ultimamente faceva parte del gruppo ristretto dei consulenti del Ministro Maroni, assieme al sottosegretario Sacconi aveva scritto gran parte del Libro Bianco e la parte che era servita per la riformulazione dell'art.18.

Qualche settimana fa, si era avuta notizia dai Servizi Segreti, che il clima creato dalle iniziative messe in campo dall'opposizione preconcetta nei confronti del Governo, poteva portare a momenti di ripresa di attività da parte terrorista , perchè vi erano segnali di ricerca di unità da parte delle varie sigle da tempo note.

Marco era anche, uno dei giovani che seguiva gli insegnamenti di Carlo Tarantelli, ucciso dalle BR, economista del gruppo che lavorava anche per la CISL nazionale in collaborazione di Pierre Carniti, quel gruppo che costruì nel 1984, quella proposta di accordo tra sindacato e Governo di allora, quello di Bettino Craxi, su cui il PCI costrinse la CGIL a ritirare la firma già apposta ed a raccogliere le firme per il referendum che poi perse, battuta dal popolo.

So per certo, che Marco conosceva anche il giornalista cattolico del Corriere della Sera, Tobagi, ucciso da un certo Marco Barbone per conto di Prima Linea collegato alle BR: oggi Barbone vive tranquillamente da pentito e dopo non aver quasi fatto nemmeno un anno di carcere, come se la morte di esseri umani possa considerarsi più o meno giusta se è di gente lontana dalla sinistra estrema, mentre per coloro che erano vicini a quelli che uccidono, come Adriano Sofri, si fanno continuamente petizioni, richieste di revisione dei processi, domande di Grazia: BASTA, SONO STANCO DI UNA SOCIETA' E DI PARTITI CHE PER UNA RAGIONE DI BOTTEGA, VENDONO LA DIGNITA' DELLE ISTITUZIONI E DEI CITTADINI DI UN PAESE.

Piango, questa sera piango, ma non potrà essere sempre così.

[brunik]

Originally posted by Luciano




Qualche settimana fa, si era avuta notizia dai Servizi Segreti, che il clima creato dalle iniziative messe in campo dall'opposizione preconcetta nei confronti del Governo, poteva portare a momenti di ripresa di attività da parte terrorista , perchè vi erano segnali di ricerca di unità da parte delle varie sigle da tempo note.

E il Governo cosa ha fatto quando è uscita questa notizia? Ha pensato di proteggerlo oppure ha fatto finta di niente e di lasciarlo senza la scorta che gli aveva tolto a novembre?

SCAJOLA INETTO


Giovedì 14 Marzo 2002, 12:07

Art.18: s.Segreti, Pericolo Attentati (panorama)

(ASCA) - Roma, 14 mar - E' il governo Berlusconi il nuovo obiettivo delle Brigate rosse-Partito Comunista combattente. Lo rivela il settimanale Panorama nel numero in edicola da domani. La notizia shock e' contenuta nella ''Quarantottesima Relazione sulla politica informativa e della sicurezza'' messa a punto dai nostri Servizi segreti, la prima dopo gli attentati dell'11 settembre. I Servizi spiegano che i terroristi stanno coniugando ''una forte proiezione internazionalista con una decisa ostilita' nei confronti della compagine governativa per le scelte in materia di politica estera''. Ma anche ''contro le espressioni e le personalita' del mondo politico, sindacale e imprenditoriale maggiormente impegnate nelle riforme economico-sociali e del mercato del lavoro, e, segnatamente, quelle con ruoli chiave in veste di tecnici e consulenti''. In pratica, gli 007 paventano il rischio di un attentato come quello che nel '99 costo' la vita al consulente del ministero del Lavoro Massimo D'Antona. Nel centro del mirino dei terroristi ci sarebbreo, dunque, soprattutto gli uomini delle istituzioni impegnati su temi caldi come l'abolizione dell'articolo 18. Sotto tiro, anche se il rapporto non li nomina, il ministro del Welfare Roberto Maroni e i suoi piu' stretti collaboratori oltre a Confindustria e a quella partre del sindacato meno intransigente sulle riforme. Ma, gia' nell'introduzione del documento, gli 007 danno un'altra notizia clamorosa: ''La contestazione violenta antisistema in chiave antimilitarista, antiatlantica, antioccidentale potrebbe saldare'' no global duri, terroristi nostrani e integralisti musulmani. In fondo gia' al G8, dice la relazione, c'erano state numerose segnalazioni ''sul possibile convergere di attivazioni dell'integralismo islamico, del terrorismo ideologico e dell'area autonoma ed anarchica''. Tutti insieme in nome di una crociata anti Occidente.

[Colombo da Priverno]

"Nel rivolgere la parola ai pellegrini di lingua italiana, il mio pensiero va al professor Marco Biagi, barbaramente ucciso ieri sera a Bologna sotto la sua casa, al rientro dal lavoro. Mentre esprimo ai familiari la mia spirituale vicinanza in questo tragico momento di dolore, elevo al Signore la mia preghiera di suffragio per l'anima del defunto economista. Nel deplorare con ogni fermezza questa nuova manifestazione di insensata violenza, auspico che si affermi nella cara Nazione italiana un clima di intesa fra le parti sociali, per una pacifica soluzione dei problemi in atto".
(Giovanni Paolo II, udienza generale, 20 marzo)

[Colombo da Priverno]

Appresa la notizia della barbara uccisione del professor Marco Biagi, Giovanni Paolo II ha manifestato il suo "profondo cordoglio" e la sua "ferma deplorazione" per l'inumano gesto di violenza in un telegramma a firma del Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato, fatto pervenire al Card. Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna. Ne pubblichiamo qui di seguito il testo:


"Appresa la triste notizia della barbara uccisione del Professor Marco Biagi, il Sommo Pontefice incarica Vostra Eminenza di far pervenire alla consorte ed ai figli della vittima l'espressione del suo profondo cordoglio per il drammatico assassinio. Nel riaffermare la sua ferma deplorazione per ogni gesto di violenza contro la vita umana, il Santo Padre esorta tutti a perseverare incessantemente nella ricerca del dialogo e della concordia al fine di pervenire ad un autentico e solidale progresso della diletta Nazione italiana. Mentre eleva fervide preghiere di suffragio per il riposo eterno del compianto defunto, Sua Santità invita a confidare sempre nella Provvidenza Divina e invia ai familiari, ai colleghi, come pure a quanti sono colpiti da un così tragico lutto, la confortatrice Benedizione Apostolica estensibile ai presenti tutti al rito esequiale".

Cardinale ANGELO SODANO
Segretario di Stato

[Marshall]

"Di Scajola che ha tolto la scorta e di Brigate Rosse che hanno sparato non c'è traccia nella tua analisi..."

Ti rispondo con le stesse parole del Ministro Scajola, approvate dalla maggioranza del mondo politico (non tutti i politici perfortuna, fanno sempre comizi oltranzisti come te, ma usano la ragione): anche se avesse avuto la scorta, si sarebbe salvato? O sarebbe accaduto qualcosa di ancor + grave? NON E'CERTO CON LE SCORTE CHE SI COMBATTE IL TERRORISMO....
Falcone l'aveva, Borsellino pure, allora non mi venire a colpevolizzare il Ministro che ha tolto delle inutili e onerose scorte. Il terrorismo si combatte anche con il dialogo, cosa che te evidentemente, non hai assolutamente intenzione di usarlo: mi dispiace, perchè se in Italia non ci fossero persone come te che polemizzano ogni secondo l'attività del Governo e di liberi professionisti, forse, tutto questo non sarebbe successo.