Ugo Maria Tassinari,
In God we kill. America tra terrorismo e rivoluzione,
Jamm Edizioni Napoli
(Febbraio 2002) , 312 p., euro 18
Neonazifascisti. Suprematisti bianchi. Miliziani. Anarchici di destra. Il pluriverso della destra radicale americana si distingue per una inquietante caratteristica comune. Sono tutti convinti di agire per conto di un dio. Un arcipelago "nero" da visitare con particolare attenzione dopo l'attacco all'America dell'11 settembre, per gli intrecci tra estrema destra e fondamentalismo islamico. Questi terroristi che uccidono in nome di Dio - un delitto imperdonabile - sono in realtà, come ci ha spiegato Gore Vidal nel suo ultimo, vibrante pamphlet, dei rivoluzionari. Come definire altrimenti un movimento che contesta radicalmente il monopolio legittimo dello Stato sull'uso della forza, sull'amministrazione della giustizia, sull'esazione fiscale?