Chi ricorda Topolino giornalista? ´Mickey Maus combatte contro i politicanti corrotti che fanno affari sporchi (in tutti i sensi) con la nettezza urbana. Forse ho scelto questo mestiere per colpa di quell´album idealista di Walt Disney. Oggi il papà di Paperino viene accusato perfino di essere stato una spia nazista, ma gli scandali sono sempre gli stessi.
I socialdemocratici di Colonia hanno concluso affari illeciti con la locale impresa delle immondizie. I soldi sono in Svizzera, lo scandalo si allarga di città in città. I fondi neri di Helmut Kohl nel ´99 misero in ginocchio l´opposizione, adesso tocca alla squadra del Cancelliere Schroeder (nella foto). Se si votasse domenica andrebbe KO, ma con scarso merito dello sfidante, il bavarese Stoiber. I tedeschi non hanno più fiducia nella politica (e l´astensione supera il 40 %).
L´Italia è una repubblica delle banane, sentenziò il britannico Economist suscitando le reazioni del solitamente compassato avvocato Agnelli. Qui si dice Bananenrepublik, uno di quei casi in cui ci si illude che basta leggere Sturmtruppen per imparare il tedesco. Der Spiegel, quello della mitica copertina con spaghetti e pistola, senza attendere il giudizio di Londra, riconosce: siamo una repubblica delle banane. Fino a ieri, Italienische Verhältnisse, situazione all´italiana, indicava caos sociale e malcostume politico. Ormai, i tedeschi non hanno più bisogno di far paragoni. Nella scala mondiale della corruzione, sono al ventesimo posto, noi al 22simo.
I politici teutonici rappresentano i loro elettori, non meno disposti ad accettare bustarelle, a evadere il fisco, a lavorare in nero. Tutto il mondo è paese? I proverbi non hanno sempre ragione, non del tutto. Mani pulite ha provocato una rivoluzione. La versione tedesca si è conclusa con qualche multa, sia pure colossale: 300 milioni di lire a Kohl, benché rifiuti per rispettare la parola d´onore di rivelare i nomi di chi gli versò denaro sottobanco. A nessun politico qui sono state inflitte pene detentive. Però basta un viaggio gratis non dovuto per troncare la carriera. E gli elettori non dimenticano. Chi sbaglia magari non paga, ma finisce in panchina, almeno fino al prossimo turno. Forse perfino Mickey Maus si accontenterebbe. Anche lui, temo, non è piu´ quello di una volta.
di Roberto Giardina