Continua la caccia a chiunque possa essere usato nell'operazione ebraica di caccia ai "risarcimenti".
Dopo le accuse a C.G. Jung, che si possono leggere sull'ultimo numero di "Reset", ora è "The Guardian" che va all'attacco, accusando nientemeno che Guglielmo Marconi di "antisemitismo".
Lo avrebbero scoperto un paio di ricercatori di Roma, che hanno trovato la lettera "E" che sarebbe stata vergata di suo pugno da Marconi su una lista di candidati accademici di origine ebraica. Gli articoli indicano ciò come una adesione di fatto ante-litteram (era il 1930) di Marconi alle leggi razziali anti-ebraiche che il Fascismo avrebbe instaurato in seguito, e di velenoso clima anti-ebraico che si sarebbe respirato anche in Italia contrariamente alle pretese degli "italiani più buoni dei tedeschi".