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  1. #1
    SENATORE di POL
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    Predefinito Una manifestazione contro il governo, contro il terrorismo....e contro Marco Biagi

    Le parole del discorso del signor Cofferati, leader del sindacato rosso-giallo della CGIL (rosso quando governa il centrodestra, giallo quando al potere è il centrosinistra) sono state scelte con grande intelligenza politica e sono state chiare.
    Si sono ribadite le posizioni massimalistiche del sindacato espresse fin dal giorno dopo della vittoria elettorale del polo liberaldemocratico (dieci mesi fa), e si sono indicati con precisioni gli obiettivi non solo della CGIL ma della sinistra politica.
    Cofferati ha ricordato Marco Biagi, il consulente del governo assassinato dai "comunisti combattenti delle brigate rosse", rilevando come sia stato ucciso un altro "servitore dello Stato" come D'Antona, Tarantella e tanti altri. Non ha ricordato l'opera di Biagi per la riforma del mercato del lavoro, ne' la sua partecipazione alla forumulazione della rivisitazione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Ha evitato di ripetere le accuse di collateralismo con la confindustria, che pur non molto tempo fa "il cinese" aveva rivolto proprio al prof. Biagi, ma non ha neppure raccolto le critiche di questo ultimo al sindacato (ricordate da me in un post di qualche giorno fa), incapace di andare oltre al no, incapace di controproporre. Nel quadro di una contropoposta sindacale credibile Biagi sarebbe stato favorevole a suggerire al governo di stralciare l'art. 18.
    Cofferati ha anche attaccato il terrorismo, mettendolo in relazione con il momento di mobilitazione dei lavoratori contro il governo, quasi come se le brigate rosse non fossero la variante impazzita e delirante dell'estremismo classista di sinistra. La lotta contro il terrorismo, ha però ricordato Cofferati (bontà sua) deve essere unitaria e di tutti i democratici, in difesa dello Stato nato "dalla guerra di liberazione e di resistenza".
    Riguardo ai temi della manifestazione, contro il governo e la sua politica sociale, Cofferati ha confermato lo schierarsi della CGIL sul fronte conservatore, della difesa dello status quo, ripetendo le accuse al governo (e dunque anche a Marco Biagi come consulente importante dell'esecutivo su questi temi) e agitando le sue demagogiche deformazioni delle intenzioni del ministro Maroni e della maggioranza circa la riforma parziale dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Le solite balle...insomma.


    Ripropongo qui di seguito le parole di Parisi (di Confindustria) riguardo....all'argomento:

    da www.adnkronos.it :

    "Parisi: ''Una manifestazione
    contro le idee di Biagi''

    ''Mobilitata tanta gente e investite tante risorse soltanto per dire dei 'No' senza dare soluzioni nuove''



    Il direttore generale della Confindustria, Stefano Parisi
    Roma, 23 mar. (Adnkronos) -''Una manifestazione contro le idee di Marco Biagi e contro il Libro Bianco''. Questo il giudizio sul Cgil-day del direttore generale della Confindustria, Stefano Parisi che sottolinea ''la giusta condanna al terrorismo'', anche se, dice ''e' mancata l'autocritica verso le gravi cose dette negli ultimi mesi contro le idee e la persona di Marco Biagi e fra queste anche l'accusa di collateralismo che credo sia molto grave per un'intellettuale e una persona di cultura come lui''.

    Per il direttore generale degli imprenditori, quella della Cgil ''e' stata una manifestazione di 'No''' priva di ''nuove proposte. E' un peccato che sia stata mobilitata tanta gente, ovviamente in buona fede, e investite tante risorse soltanto per dire dei No senza dare soluzioni nuove. Credo che non sia una bella pagina del movimento sindacale perche' ha diviso ulteriormente il sindacato e indebolito la cultura del dialogo che fa parte della storia delle relazioni sindacali e della rappresentanza delle imprese in Italia''.

    La manifestazione di oggi, spiega Parisi, ha diviso le confederazioni ''per motivi politici, ma anche per il diverso approccio delle confederazioni. Mentre Cisl e Uil, pur non condividendo alcune questioni sono disponibili a fare controproposte sul Libro Bianco, dalla Cgil sono arrivate solo accuse''. Dire infatti che le proposte sul mercato del lavoro sono ''lesive dei diritti fondamentali delle persone e' non solo una sciocchezza, ma una gravissima accusa che lo stesso Marco Biagi ha denunciato nel suo ultimo editoriale sul Sole 24 Ore'' afferma.

    Se il governo ripartisse dal Libro Bianco la Confindustria sarebbe ''disponibilissima ne' ha mai posto un problema di agenda, ma non accetta, ne' lo fara' mai, che la disponibilita' a discutere sia condizionata all'eliminazione dal tavolo della discussione di qualche argomento. Se si discute si deve discutere di tutto. Quello su cui non si e' d'accordo lo si puo' dire al tavolo, non c'e' bisogno di dirlo nelle piazze''.

    Caustico Parisi su alcuni passaggi del discorso di Cofferati, sopratutto su quello oin cui il leader della Cgil, riferendosi al sud parla di ''collateralismo antico'' tra Governo e Confindustria: ''Mi sembra che le battute di Sergio Cofferati sul collateralsimo abbiano gia' prodotto dei danni. E' bene che Cofferati la smetta di fare queste battute''.

    E a Cofferati che ricorda come le imprese abbiano costruito le proprie fortune sulla svalutazione della lira, Parisi risponde ricordando che gli industriali ''per primi hanno combattuto e si sono schierati a favore dell'euro, della stabilita' dei cambi, della lotta all'inflazione. E' la storia di Confindustria che va in quella direzione ed e' proprio per questo che noi abbiamo spostato la sfida dalla competitivita' giocata sul cambio, come era negli anni '80, a quella giocata, invece, sui fattori produttivi''.


    Cordiali saluti.

  2. #2
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    Predefinito

    Mamma mia...

    Il fatto che si sia contro il terrorismo, a difesa delle libertà democratiche di espressione delle proprie opinioni e del portarle avanti, non significa che si debbano accettare le opinioni che non si condividono.

    Così si può manifestare contro l'idea che si possa ammazzare una persona per le sue idee e contemporaneamente manifestare per le proprie idee che sono in contrapposizione con le idee di chi è stato ammazzato.

    Questo è tutto meno che un controsenso, risponde alla stessa logica, la difesa della libertà di esprimere le proprie opinioni senza subire condizionamenti dal terrorismo.

    Eppure è semplice come concetto.

  3. #3
    Super Troll
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    Predefinito

    incapace di andare oltre al no, incapace di controproporre. Nel quadro di una contropoposta sindacale credibile Biagi sarebbe
    =============
    Non incapace di controproposte, solo sordo alle controproposte.
    Ci sono prezzi e compromessi che nella vita non si possono pagare.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  4. #4
    SENATORE di POL
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    Semplicissimo come concetto. Definire traditore e farabutto un uomo per bene non è come ucciderlo. Concetto elementare. Infatti il massimalismo non è terrorismo...ma non è neppure quel riformismo moderno di una sinistra capace di proporsi come credibile alternativa al polo liberal-liberista.
    Quindici paesi europei a Barcellona, di centro, di destra e soprattutto di sinistra hanno approvato un documento comune sulle necessità del mercato del lavoro e della flessibilità. Blair e il leader del socialsimo svedese hanno firmato un documento comune sulla flessibilità. Blari, Aznar e Berlusconi avevano fatto altrettanto....
    Tutto molto elementare, salvo che per la sinistretta italica.

    Cordiali saluti.

  5. #5
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    Secondo me il sindacato oggi si è comportato in maniera illegittima perchè un conto è fare gli interessi dei lavoratori un altro è condizionare la vita politica con la chiamata alle armi di tutti i lavoratori. E che è, solo perchè c'è al governo il centrodestra non può essere fatta alcuna riforma? Poi mica è stato ancora abolito questo famigerato articolo diciotto, mi sa che qualcosa non quadra, per nulla.

  6. #6
    SENATORE di POL
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    In democrazia tutte le manifestazioni pacifiche e civili sono LEGITTIME. Per il resto, vista anche la rottura dell'unità sindacale perpetrata dalla CGIL, i giuochi di Cofferati sono scopertamente politici, ed in gran parta interni alla lotta "per la leadership" del centrosinistra...


    Saluti liberali.

    da www.adnkronos.it :

    Pezzotta: ''A Roma un corteo di un solo colore''

    ''Avrei preferito una manifestazione con piu' bandiere: in un altro giorno ed in un altro momento, contro il terrorismo''



    Savino Pezzotta
    Parma, 23 mar. - (Adnkronos) - Grande distacco dal corteo di Cofferati a Roma da parte di Savino Pezzotta, ospite del congresso della Margherita a Parma. ''Ognuno e' libero -dice il segretario della Cisl- di fare quello che vuole: io avevo proposto una sola manifestazione unitaria contro il terrorismo, loro hanno voluto una manifestazione di una sola parte e di un solo colore. Mentre io avrei preferito una manifestazione con piu' colori e piu' bandiere: in un altro giorno ed in un altro momento, contro il terrorismo''. E attacca: ''quando si fanno scelte unilaterali, parlare di unita' diventa difficile, l'unita' e' una parola forte...''. Pezzotta non si scompone di fronte ai numeri dati dalla Cgil a Roma sulla partecipazione al corteo. ''Quelle -dice gelido- non sono le cifre 'del' sindacato' ma di 'un' sindacato: il linguaggio deve essere preciso, quella e' una manifestazione della Cgil e non tocca a me valutare le manifestazioni di un'altra organizzazione sindacale''.

    Dal Palacassa di Parma Pezzotta definisce quindi i margini della disponibilita' del suo sindacato nei confronti della convocazione per martedi' delle parti sociali decisa da Palazzo Chigi dopo l'assassinio di Marco Biagi. Il leader della Cisl suggerisce di ripartire dal Libro bianco sul lavoro nel nome di Marco Biagi con la sottolineatura che in esso ''non si parlava di art. 18''. E' ancora lo stralcio dell'art. 18 la 'conditio sine qua non' per la ripresa della concertazione, in assenza della quale lo sciopero generale di tutte le confederazioni sindacali sara' inevitabile.

    ''Sull'art. 18 -dice Pezzotta al Palacassa- la posizione e' chiara: il dialogo in questo paese e' utile e necessario, ma bisogna che vi siano criteri corretti. Il presidente del Consiglio ci ha convocato per martedi' -ricorda Pezzotta- con all'odg la lotta al terrorismo e la ripresa del dialogo sociale. Sulla lotta al terrorismo e' non solo utile ma importante che il premier ci abbia convocato, perche' per isolare e battere i criminali che hanno ucciso di nuovo va costituito nel paese un fronte ampio senza distinzioni di sorta''.

    Quanto al dialogo sociale ''puo' ripartire -dice Pezzotta- ma il governo deve sapere che da parte del sindacato non c'e' alcuna disponibilita' a modifiche dell'art. 18, come non vi sono disponibilita' sul modello di decontribuzione che e' stato proposto''. Stando cosi' le cose ''se se vuole davvero tenere presente il lavoro fatto da Marco Biagi -conclude Pezzotta- si deve ripartire dal Libro bianco. Questa -precisa- non e' la posizione della sola Margherita ma e' da sempre la nostra. La Cisl non ha mai detto che il Libro bianco e' 'limaccioso', lo ha detto qualcun altro''.

    ''Noi abbiamo detto sempre -puntualizza- che e' un utile strumento di confronto per tutti i veri riformisti di questo paese. Il sindacato, naturalmente, non e' d'accordo su tutti i suoi contenuti ma quel libro puo' essere una buona base di partenza. E voglio ricordare che in esso non si parla di art. 18: riformismo vuol dire affrontare i problemi veri del lavoro e non l'art. 18 che non e' una riforma ma una controriforma...''.

    Giovanni Tortorolo




  7. #7
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    Originally posted by Pieffebi
    In democrazia tutte le manifestazioni pacifiche e civili sono LEGITTIME. Per il resto, vista anche la rottura dell'unità sindacale perpetrata dalla CGIL, i giuochi di Cofferati sono scopertamente politici, ed in gran parta interni alla lotta "per la leadership" del centrosinistra...


    Saluti liberali.
    Però non mi quadra lo stesso, si portano in piazza milioni di lavoratori per protestare contro una legge che non c'è, che non è stata ancora approvata, ci sono ancora le trattative, ma ai sindacati è permesso tutto? Non dico che sia fuori dalla legge ma per me questa è pura speculazione politica, è facilissimo far leva sul sentimento popolare quando si indica nell'avversario da combattere colui che vuole eliminare dei diritti acquisiti, si facesse così alla vigilia di ogni finanziaria solo perchè c'è un governo sgradito sarebbe la fine della convivenza civile.

  8. #8
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    Sono appena tornato dalla grande manifestazione di Roma. Grande, bella, colorata, multietnica, serena, pacifica. Tanti i giovani, che manifestavano con i loro padri. Tanti i genitori con i loro pargoli, che sfilavano con carrozzini e biberon. Questa manifestazione ricompatta la sinistra, soprattutto la sua base. E sprona i suoi vertici a un'opposizione coerente e risoluta. Non sono bastate le pallottole dei sedicenti brigatisti rossi a fermare questo popolo di sinistra che difende, a denti stretti, i suoi diritti e vuole il cambiamento, e, soprattutto, non tollera le posizioni di un governo, ispirate direttamente dal padronato, dai fascisti e dai razzisti e ratificate da un capo che anche in materia di lavoro e confronto col sindacato entra in conflitto di interessi (a proposito: a Roma c'era anche lo striscione dei lavoratori Mediaset...). Ovviamente, tutto questo dà fastidio ai mostricciattoli del centrodestra, che a ogni passo rivendicano di aver vinto le elzioni, e oggi si ritrovano con tre milioni in piazza a protestare contro di loro. Per non parlare degli altri movimenti di contestazione che in questi mesi si sono risvegliati. Allora, lasciamo i mostricciattoli a fare il loro mestiere di provocazione e di diffusione delle menzogne. Godiamoci i risultati politici di questa giornata, che ha visto ancora una volta il popolo di sinistra e il mondo del lavoro a difesa della democrazia e dei diritti, contro le provocazioni sia del padronato e del suo governo che dei terroristi che fanno il gioco dei padroni e della destra.

  9. #9
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    Predefinito Una puntura di spillo per la volontà di riformare il mercato del lavoro...

    Il governo e la maggioranza non sembrano proprio lasciarsi intimidire dagli 800.000 manifestanti portati in piazza a Roma dal sindacato collaterale della sinistra politica. Ne' dal suo massimalismo anti-europeo e menzognero.
    Sembra piuttosto una puntura di spillo, che spronerà semmai, per quel poco che conta, il governo a cercare con fermezza un accordo sulle riforme, oppure a procedere ugualmente nell'interesse del paese e di tutti i cittadini italiani, ad iniziare dai giovani, dai disoccupati e dai lavoratori dell'economia sommersa.
    Ho brevemente commentato altrove il discorso di Cofferati, qui riporto notizia d'agenzia con le parole di alcuni esponenti del governo e della maggioranza.


    da www.adnkronos.it :

    "Marzano: "La manifestazione non influenzera' il confronto"

    ''Sull'articolo 18 non siamo riusciti a raggiungere un accordo, ma ci sono molte cose di cui dobbiamo parlare''



    Il ministro delle Attivita' produttive Antonio Marzano
    Pozzuoli, 23 mar. (Adnkronos) - Il corteo di oggi a Roma non influenzera' il confronto sul lavoro previsto per martedi' prossimo tra governo, parti sociali e imprenditori. Dalla maggioranza, dopo le considerazioni espresse dal presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani, il ministro delle Attivita' produttive Antonio Marzano afferma che ''la manifestazione non pesera' su quel confronto che si svolgera' su vari temi. Sull'articolo 18 non siamo riusciti a raggiungere un accordo, ma ci sono molte cose di cui dobbiamo parlare, a cominciare dallo Statuto dei lavori''. Poi, sottolineando la disponibilita' al dialogo della Uil e della Cisl, a margine della visita al Centro per l'alta tecnologia aeronautica della Piaggio Aero a Pozzuoli ha commentato: ''Speriamo che anche la Cgil ad un certo punto si decida''.

    ''Per una manifestazione sono cifre sicuramente imponenti, ma per un referendum contano anche quelle che rimangono a casa'' - ha proseguito il ministro, facendo riferimento ai partecipanti al corteo di Roma. Riguardo alle ipotesi di ricorrere al referendum sull'art. 18, Marzano ha sottolineato che ''nelle ultime votazioni la maggioranza del Paese ha dato consenso e fiducia alla Casa delle Liberta' che su questo punto e' compatta''.

    Secondo il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il Cgil day si e' rivelato ''una grande prova di forza soprattutto dentro alla sinistra. Hanno vinto Cofferati, Bertinotti, Agnoletto; hanno perso Fassino, Rutelli, D'Alema che sembrano un po' come i capretti che si preparano alla Pasqua''. Quanto alla modifica dell'art.18, Tremonti rileva come interessi solo chi non ha occupazione. ''Se tu hai il lavoro non ti interessa - spiega- perche' il tuo posto e' blindato, nessuno te lo toglie. Se sei disoccupato magari preferisci andare a lavorare piuttosto che stare a casa. Questa e' la domanda che non ha ancora avuto risposta''.
    .

    Cordiali saluti.

  10. #10
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    Predefinito

    bella manifestazione...davvero....
    non credo abbia vinto l'estrema sinistra come ha detto tremonti...anche perche' poi, gira che ti rigira, nel suo modo di ragionare e dall'alto dei suoi miliardi, chiunque si opponga al governo di cui fa parte e non crede alle bufale che periodicamente spara sul miracolo italiano e' tacciato di essere o disfattista, o estremista, o filoterrorista.
    ma e' un giochino ch ormai si sta esaurendo...si entra sempre piu' nel merito e le persone sono piu' consapevoli di quanto non credano certi esponenti del governo.
    Antonio

 

 
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