Sono appena rientrato da Roma. L'emozione senza confine che ho ancora addosso è quella che mi porta a scrivere le prime parole su quest'avvenimento storico ... bandiere rosse, unite, insieme ... io spero che tutti quelli che non sono venuti avessero, non un buon, ma un ottimo motivo per stare a casa, perchè ci sono esigenze talmente impellenti perchè non si può non andare. Fosse stato solo per sentire un discorso, come quello del CINESE (Bianca perdonami) caldo, denso e pregnante, per niente impiegatizio e banale come altri ... e poi donne, uomini, ragazzi, bimbi, famiglie intere. E poi, quel rosso tremolante sotto il vento, meraviglioso perchè eravamo tutti assieme ... e ancora quel tremore nel cuore al pensiero che è stata la più grande manifestazione dal dopoguerra e che tu c'eri e che per fortuna tanti, tantissimi altri hanno sentito la stessa impellente esigenza e si sono mossi, senza paura della stanchezza, magari non più giovani e con gambe salde e non sono stati trattenuti da scuse banali, da poca motivazione, da poco coraggio. Bene così, perchè non c'è bisogno nè di banalità, nè di demotivazione, nè di vigliaccheria … RESISTERE (tre volte)! Marco Biagi, così come Massimo D’Antona sono un’altra storia. Storie tragiche. Lo sappiano noi, lo sanno loro, anche se non lo ammettono.
Claudio.