Democrazia?

[Alberich]

E’ democratica, oggi, l’Italia?
Certamente sì. Le elezioni, cui tutti siamo chiamati, avvengono regolarmente in un regime di libera competizione tra partiti, nessuno ci minaccia nei seggi e le nostre scelte politiche avvengono formalmente in totale libertà. Disponiamo di varie forme di informazione riflettenti i diversi orientamenti ideali presenti nella società. La prova più evidente della democraticità dell’Italia la si ottiene analizzando gli esiti delle ultime tre elezioni politiche, che hanno visto prima la vittoria del Polo, poi dell’Ulivo, infine si è tornati al Polo: l’alternanza è uno degli indici più evidenti dell’esistenza di un assetto democratico. E non si può negare che gli schieramenti siano realmente alternativi. In definitiva, non si può contestare il fatto che tutte le istituzioni fondamentali della democrazia liberale sono garantite.

[Alberich]

E’ democratica, oggi, l’Italia?
Certamente no. E’ tollerabile, in democrazia, che il primo ministro controlli direttamente tre delle quattro televisioni private (98% del mercato) e indirettamente le tre reti private? Io credo di no. Questo causa un vulnus gravissimo alle regole democratiche e limita fortemente la libertà del cittadino.E’ tollerabile che il primo ministro disponga del maggior impero economico-finanziario del paese, calpestando il principio della separazione dei poteri? Io credo di no, dal momento che egli, disponendo di risorse finanziarie –e in questo caso anche mediatiche- enormi si pone in un piano di obbiettivo vantaggio nei confronti dell’opposizione. Senza contare il problema del conflitto di interessi popriamente detto. A queste questioni di fondo, si può aggiungere un fattore di grave distorsione del principio democratico sopravvenuto ultimamente a livello decisionale: la votazione sul conflitto di interessi. E’ noto, infatti, che la democrazia è –anche- un insieme di procedure che permettono di prendere decisioni politiche. Ma questo non può e non deve avvenire in senso assoluto, senza limitazioni. Infatti, secondo una nota teoria di N.Bobbio, le procedure democratiche escludono che si possano prendere in maniera formalizzata quelle decisioni “che in qualche modo contribuirebbero a rendere vane una o più regole del gioco”. Innegabilmente sul conflitto di interessi si è andati contro a ciò.

[Sir Demos]

L'Italia è Democratica! L'Italia è Democratica. L'Italia è Democratica???

[Allanim]

Sono decenni che gli Agnelli ed i De Benedetti condizionano ed alterano i mercati finanziari grazie anche ai loro media. Hanno fatto persino fallire concorrenti per rilevarli sotto costo, grazie a campagne di stampa.
E' tollerabile che industriali monopolisti e finanzieri da rapina abbiano media, e pure sotto stretto controllo politico e personale?

[Sir Demos]

Sono decenni che gli Agnelli ed i De Benedetti condizionano ed alterano i mercati finanziari grazie anche ai loro media. Hanno fatto persino fallire concorrenti per rilevarli sotto costo, grazie a campagne di stampa.

Bel modo parziale di impostare il ragionamento...

E' tollerabile allora, assistere ad un tale concentramento di potere nelle mani di una sola persona, potere politico, economico, mediatico ecc., così spiccatamente pericoloso?

E' tollerabile che un presidente del consiglio regoli e disciplini materie in cui lui ha interessi fortissimi?

E' tollerabile che il presidente del consiglio controlli la gran parte dell'informazione nazionale?

Non solo non è tollerabile ma è molto pericoloso.

Credo che di-fronte alla paradossale situazione che ti ho descritto, il resto del tuo ragionamento non abbia molto senso...

Ciao.