NEW YORK - Preston Hollow, con le sue ville immerse tra boschi e ruscelli, è il più bel quartiere di Dallas e tra i suoi residenti i milionari non mancano: petrolieri, ricchi imprenditori, proprietari delle squadre di basket, baseball e calcio (Liverpool), star della musica country e dello sport. Un quartiere molto esclusivo, in cui nel 1956 la locale "associazione dei cittadini" stabilì che potessero vivere "solo i bianchi", una (razzista) tradizione che, anche se non supportata da alcuna legge, è rimasta in vigore fino al 2000. Da qualche giorno Preston Hollow è finito nelle prime pagine dei media Usa, grazie all'arrivo di quello che sarà di gran lunga il vip numero uno: George W. Bush.

Domani sera, nella casa al 10141 di Daria Street che lui e Laura hanno comprato a Preston Hollow - una grande villa circondata da due ettari di terreno, con le stalle, i cavalli e una bella vista su laghi, montagne e il locale golf club - "Dubya" (il nomignolo con cui gli americani continuano a chiamarlo familiarmente) ospiterà il primo di diversi incontri informali con alcuni dei più stretti collaboratori dei tempi andati.

Ci sarà l'ex segretario di Stato Condoleezza Rice, i fedeli consiglieri Dan Bartlett e Karen Hughes, l'ex "speechwriter" Michael Gerson, l'ex direttore del "programma Aids" Mark. R. Dybul, l'ex consigliere per la politica interna Yuval Levin. Una ventina di persone, tutti insieme a cena - i meeting di lavoro veri e propri sono in programma per martedì - per discutere e programmare la politica della George W. Bush Presidential Library, la fondazione che l'ex presidente ha deciso di costruire nella Southern Methodist University di Dallas, l'università protestante dove ha studiato la moglie Laura. Libri, fondazioni, conferenze: come tanti altri ex che l'hanno preceduto alla Casa Bianca.


Non ci sarà, però, Dick Cheney. Un'assenza impossibile da non notare, dovuta (sostiene il New York Times) a un aspro scontro che, negli ultimi giorni di regno della Casa Bianca bushiana, ci fu tra "Dubya" e il suo vice. Motivo la grazia non concessa da Bush a Lewis "Scooter" Libby, l'ex capo dello staff di Cheney condannato per spergiuro nel processo "Ciagate". Che i rapporti tra i due si fossero raffreddati lo si era del resto capito dalle interviste che Cheney ha dato negli ultimi due mesi, in cui le critiche a Bush sull'affare Libby sono state piuttosto esplicite. Resta incerta invece la presenza o meno di Karl Rove, il guru fondamentale per la vittoria elettorale del 2004, tornato alle cronache per lo scontro dialettico con il vice di Obama Joe Biden.

Quest'ultimo si era vantato con la Cnn del suo rapporto con Bush ("mi faceva piacere stare con lui, ricordo un incontro nello Studio Ovale in cui mi disse "Joe, io sono un leader" e io gli risposi già, però nessuno ti segue") e Rove gli ha replicato seccamente: "Non è mai stato da solo con il presidente, Joe Biden è un bugiardo".

Che ci sia Rove o no, la cena di domani è un avvenimento privato che segna di fatto il rientro di "Dubya" nell'attività pubblica. La Bush Library e l'annesso museo (che saranno gestiti dagli Archivi Nazionali) verrà inaugurata solo nel 2013, ma le attività della fondazione inizieranno entro l'autunno. Non senza polemiche, visto che alcuni professori della Smu e qualche pastore metodista teme che sia un "think-thank" troppo conservatore e che la raccolta di fondi (servono 300 milioni di dollari) procede un po' a rilento.

Mentre Barack Obama è impegnato nel cancellare di fronte agli americani (e soprattutto al mondo intero) i guasti del "bushismo", "Dubya" ha evitato con cura ogni accenno critico al nuovo presidente. Un atteggiamento che la Casa Bianca apprezza e che in Bush sembra sincero. Nonostante le sostanziali differenze tra i due, Obama su alcune linee fondamentali di politica internazionale (vedi Iraq e Afghanistan) non ha cambiato molto e sulla guerra al terrorismo l'ex presidente resta convinto che alla fine la storia gli darà ragione.

La Fondazione Bush avrà tra i suoi principali interessi quello per le "nuove democrazie" e per i paesi dell'Africa che combattono contro l'Aids e l'ex presidente vuole portare alla Southern Methodist University studiosi, intellettuali e politici di primo piano. In un'intervista al Dallas Morning News del gennaio scorso si è detto "molto intrigato" dal trovare questi collaboratori, che saranno un "mix eclettico e interessante".

La vita a Preston Hollow sembra soddisfarlo, anche se come per tutti gli ex presidenti resta alquanto blindata dagli agenti del Secret Service. Qualche cena a casa di amici fidati, qualche partita di baseball, i week-end nel ranch di Crawford e soprattutto il lavoro al libro di memorie, nel quale spiegherà le difficili e spesso impopolari decisioni che ha dovuto prendere.


http://www.repubblica.it/2009/04/sez...ge-w-bush.html