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  1. #71
    Qoelèt
    Ospite

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    Cari amici,penso che questa discussione sul problema del male potrebbe continuare all'infinito,nella speranza di porre fine a questo lunghissimo thread vorrei ,in maniera molto elementare,trarre alcune considerazioni conclusive.
    Vedi Ichthys, quello che tu consideri contraddizione e irrazionalità è per noi ortodossi Sapienza-"Mentre i Giudei vogliono miracoli ed i Greci sapienza noi predichiamo Cristo e Lui crocifisso che per i Giudei è scandalo e per i Greci Follia":mentre la gnosticismo pretende di razionalizzare (ma con l'orgoglio e la fragilità di un intelletto decaduto)la questione del male,per noi cristiani esso rientra nella sfera "misterica " della fede . Il mistero (Mystirion o Sacramentum) nella sua accezione biblica e patristica prima ancora che la nozione dell'arcano,del segreto e del non-rivelato sottintende la dimensione di una realtà che,pur compiendosi nella dimensione di questo mondo, trascende infinitamente la dimensione terrena-visibile . Questo è il mistero ,una realtà che non può essere certo razionalizzata con la mente,ma compresa solo con il cuore,ossia ,citando i Santi Padri esicasti, "facendo scendere la mente nel cuore".E quelle quotidiane ingiustizie, quel male passivo apparentemente percepibili come contraddizione,come "non senso" dalla mente umana se si considera l'infinità bontà e misericordia di Dio ,in realtà diventano "comprensibili" solo accettando l'invito del Salvatore:"Vieni e seguimi",abbracciando la fede e la "follia" della croce salvifica.Il cristianesimo ortodosso Ichthys non vive di fideismo né tantomeno può essere ridotto a razionalità o erudizione…..Cristo e la Fede (e il Cuore)si abbracciano a un livello sovra-razionale (NON IRRAZIONALE!) , la sofferenza stessa, apparentemente MALE, nei gloriosi piani di Dio ,intuibili ribadisco solo con la "mente del cuore", può rientrare in una dimensione misericordiosa e salvifica :ma non ti aspettare di capire Dio e i Suoi progetti se ti ostini a penetrare il mistero con "affascinanti" ma in realtà vuote e orgogliose"masturbazioni mentali". La vera teologia si fa,non si studia ,perché la teologia non è erudizione bensì pratica ed esercizio del Cuore: e le mie migliori "lezioni"di teologia le ho avute proprio dalla sofferenza (personale e altrui-in particolare dalla persone più semplici )alla luce della Fede..
    Non so cos'altro aggiungere,amico Ichthys, probabilmente non ci capiamo perché viviamo due "dimensioni"di fede diverse: io posso solo invitarti a diventare anche tu "folle"nella fede in Cristo e pregare Dio perché illumini il tuo cammino….
    Spero di concludere qui questa bella,anche se è spesso scaduta nella provocazione e nella volgarità gratuita,discussione.

    Caro Patrizio, ho letto solo ieri il tuo msg privato (mi era proprio sfuggito anche perché solitamente non li guardo mai!): scusami davvero! Vorrei risponderti molto brevemente: la distinzione tra essoterismo ed esoterismo e il concetto di "Tradizione Primordiale" per noi cristiani non hanno,né possono avere , fondatezza alcuna. Tale distinzione è reale solamente nelle religioni che si ricollegano ai misteri dell'Abisso,che sono dei misteri di tenebre e che hanno di conseguenza bisogno di una zona d'ombra per perpetiarsi.Queste religioni comportano infatti un piano inferiore,che deve restare occulto e riservato e che appartiene ai soli iniziati,agli Illuminati che hanno accettato un'affiliazione a questi misteri dell'Abisso (e quando alcuni Padri parlano di "terribili misteri" si intende ben altro…..-leggi ciò che ho scritto sopra ad Ichthys).C'è un esoterismo islamico,così come un esoterismo nelle religioni iraniane e orientali.Ed è così perché queste religioni sono alimentate da una mistica di ordine luciferino.
    Ma la distinzione dei 2 livelli non è applicabile alla religione UNICA E VERA, quella Cristiana,in quanto essa si ricollega ai MISTERI DEL PIANO SUPERIORE, che sono solo MISTERI DI LUCE: "Io ho parlato apertamente al mondo,ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio,dove s'adunano tutti i giudei, E NON HO DETTO NULLA IN SEGRETO"(Gv 18,20 -per citare un evangelista tanto caro agli gnostici); "Quello che io vi dico nelle tenebre,DITELO ALLA LUCE DEL SOLE; e ciò che vi è stato detto in un orecchio,PREDICATELO DAI TETTI"(Mt10,27).La luce che Cristo ha portato non dev'essere nascosta,ma posta sul candelabro per illuminare tutta la casa. LA CHIESA ORTODOSSA non ha un insegnamento segreto. I Sacramenti iniziano ai misteri del Piano Superiore;non sono pratiche di occultismo;li si amministra pubblicamente .
    Così pure il concetto guenoniano di Tradizione Universale ( e di Rivelazione Primordiale) altro non è che un fatale e orgoglioso inganno di Satana: non esiste alcuna indefinita e vaga Tradizione comune, ma solo una Tradizione che da Adamo passa attraverso Noè,Abramo e le "colonne"dei Profeti dell'Antico Testamento fino a Nostro Signore Gesù Cristo che è la realizzazione di tale Tradizione, essendo il Salvatore da essa annunciato.
    Caro Patrizio, se noi diciamo che Guenon è un anti-cristiano non parliamo certo per luoghi comuni: un esempio è il guenoniano concetto neo-gnostico di "Principio Supremo"(la Virtualità Universale,l'Hyperthèos) che rigetta l'unità divina al di sopra e al di fuori della Trinità ,la quale diventa un tipo di hypo-thèos, un sotto-dio,forse creatore, ma secondario e relativo ("differenziato"),subordinato in ogni caso all'assoluto del "Principio Supremo" e alla sua logica. Come conciliare questa vera e propria eresia con il Credo Cristiano? Ti riporto sotto il SIMBOLO ATANASIANO:
    "Increato il Padre,increato il Figlio,increato lo Spirito Santo.Immenso il Padre, immenso il Figlio,immenso lo Spirito Santo.Eterno il Padre,eterno il Figlio, eterno lo Spirito Santo.E tuttavia non vi sono tre eterni, ma un solo eterno.Come pure non vi sono tre increati,né tre immensi,ma un solo increato e un solo immenso (…………).E in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o poi,nulla di maggiore o minore."

    In Cristo
    +Luca+

  2. #72
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    Caro Luca il problema del male è forse insolubile e suscita domande e risposte differenti. Lo gnosticismo in un certo senso risponde tentando di razionalizzare (non a caso i miti gnostici sono spesso stati ed ancora lo sono studiati da psicanalisti, da Jung a Ericckson, come simboli di percorsi di integrazione, di accettazione dell'ombra in vari modi più o meno efficaci) il male, di togliergli la carica scandalosa di interruzione e distruzione di una vita che si sperava ordinata alla pienezza, di accettarlo come elemento ontologico, ineluttabile presenza costitutiva l'essere stesso del mondo da cui solo si può evadere con una sterile, debolissima esangue "salvezza" che lascia come "pegno" al male ed alle sue soglie e dimore parti dell'essere creato che tutto dovrebbe essere destinato a redenzione e restituzione degne di tale nome. Il cristianesimo spesso razionalizza il male in un paradossale riferimento ad una superiore "logica" che fa rientrare a maggior gloria di Dio anche la sofferenza dell'innocente ma come sai Dostoevskji già diceva che una sola lacrima di bambino non vale tutta l'armonia cosmica e le teodicee. Propongo invece una suggestione ai cristiani. E se la grandezza del Cristo, del Dio crocifisso, del Dio che assume su di sè la sofferenza dell'innocente, fosse quella di chi non la redime o meglio la redime proprio mostrandone tutta la irredimibilità, tutta la scandalosità irriducibile ad ogni razionalizzazione mitica, gnostica, religiosa psicanalitica, consolatoria, mostrandone proprio di fronte a un Dio di misericordia tutta la insensatezza ma proprio perciò salvandola, serbandola, conservandola, conservandone il ricordo di fronte e contro ad ogni oblio rassicurativo che vorrebbe inquadrarla in un sistema razionale? In tal caso la figura del Cristo assumerebbe una grandezza ed un valore, pure tragico proprio in quanto tragico, incomparabile con qualunque narrazione consolatoria e diciamolo un po' vile. Chissà....

  3. #73
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    Originally posted by Qoelèt
    ...Questo è il mistero ,una realtà che non può essere certo razionalizzata con la mente,ma compresa solo con il cuore,ossia ,citando i Santi Padri esicasti, "facendo scendere la mente nel cuore".
    Caro Qoelèt, il cristianesimo gnostico non si sogna minimamente di voler penetrare il Pléroma con la sola ragione (altrimenti diventerei un giacobino di "illuministica" ispirazione), ma tramite un mediatore (Cristo/Logos) e una Rivelazione.
    Quello che ho detto non me lo sono inventato, ma l'ho ricavato da una Rivelazione scritta, e la sapienza metafisica di cui parlo è di supporto alla fede. La ragione ha il suo ruolo, nell'esegesi dei testi e nella formazione di un sistema coerente.
    E quando dici "facendo scendere la mente nel cuore", non fai altro che esprimere con parole tue quello che anch'io intendo.
    2010:

  4. #74
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    Ti ringrazio per la risposta, Quoelet.
    Prima di rispondere a quanto affermi, ti volevo chiedere se potresti segnalarmi opere (libri, articoli su riviste o su internet, altro...) scritte da qualificati rappresentanti dell'ortodossia in cui si affermano tali giudizi su Guénon, sugli autori tradizionalisti, e sull' "esoterismo".
    Non è una domanda provocatoria, voglio solo comprendere meglio a chi mi trovo davanti.
    Grazie.

 

 
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