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Discussione: Torino esoterica

  1. #41
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    Per gli appassionati di magia, Torino è senza dubbio il centro italiano dell’occulto. Le sue piazze sono, da sempre, teatro di fenomeni inspiegabili e di eventi soprannaturali. Perché maghi e profeti di ogni tempo hanno scelto di vivere proprio qui? La risposta potrebbe oggi venire da una nuova e affascinante ipotesi sulla geometria della città, una risposta fatta di raggi laser.

    Secondo alcuni storici, Torino fu fondata dagli antichi Egizi: Fetonte, figlio di Iside, avrebbe scelto l’incrocio sacro tra i due fiumi (la Dora e il Po) per erigere un centro di culto al dio Api, proprio il dio-Toro. Torino sarebbe inoltre il vertice dei due triangoli geografici individuati dagli studiosi di esoterismo: quello di magia bianca che la legherebbe a Praga e a Lione e quello di magia nera che la congiungerebbe a Londra e a San Francisco. Ma non è tutto: la sua pianta romana pone le quattro porte d’ingresso in corrispondenza dei quattro punti cardinali e tutta la città è allineata sul 45° parallelo, segnato dall’obelisco che domina Piazza Statuto.

    Piazza Statuto è uno dei numerosi punti magici della città: proprio a pochi metri da qui visse Nostradamus. La piazza sorge sopra l’ultima necropoli romana, un’antica “città dei morti” e successivamente, per secoli, ospitò il cruento patibolo di Torino.

    La magia positiva di Torino si snoda dal cuore bianco di piazza Castello alla fontana dei Tritoni, dal duomo che custodisce la sacra Sindone alla Grande Madre, dove una delle due statue esterne indicherebbe il luogo dove riposerebbe il Graal, fino alla Mole, che indica il cielo. Nessun edificio di Torino sembra essere stato costruito a caso: è come se tutta la città obbedisse ad un unico, misterioso progetto.

    Un architetto austriaco sembra però, oggi, aver trovato una chiave per decifrare questo invisibile disegno. Le cinque residenze sabaude se collegate fra loro formano una stella e ognuno di questi luoghi nasconde una storia inquietante. La basilica di Superga, che ospita le tombe dei Savoia, fu il luogo del drammatico disastro aereo in cui perse la vita l’intera squadra del Torino. Il castello di Moncalieri, invece, fu una delle sedi dei cavalieri Templari, i custodi del Santo Graal.

    I 5 luoghi corrispondono architettonicamente ai 5 elementi del cerchio costruttivo: Superga-terra, Moncalieri-metallo, Stupinigi-acqua, Rivoli-aria, Venaria-fuoco.

    Il progetto studiato dall’architetto Muller prevede che da ognuno dei 5 vertici venga acceso un raggio laser. I 5 laser, incontrandosi in cielo, disegnerebbero allora una stella a 5 punte che dominerebbe l’intera città di Torino. Ma la stella a 5 punte è un chiaro simbolo esoterico: cosa nasconde questa inquietante coincidenza?

    L’uomo vive in un recinto ben definito, incastrato in un quadrilatero, fra due linee, fra le coordinate del tempo (asse Superga-Rivoli) e dello spazio (asse Moncalieri-Stupinigi). L’elevazione della stella, è simbolicamente la chiave per una nuova cultura, in cui l’uomo è in contatto con la propria parte spirituale (il triangolo verso Venaria)

    Ma questa nuova teoria è in grado di spiegare perché proprio a Torino abbiano scelto di vivere i più grandi personaggi esoterici della Storia? Era questo il tesoro spirituale, a cui ambivano maghi e profeti giunti qui da tutta Europa?

    Dagli alchimisti Paracelso e Fulcanelli al leggendario Cagliostro, dal filosofo Friederick Nietzche ai medici John Dee e Cesare Lombroso, dall’immortale Conte di Saint Germain al famoso sensitivo Gustavo Rol. Tutti scelsero di abitare a Torino. Nostradamus vi giunse nel 1556 e visse nella “Domus Morozzo”, devastata poi in un incendio. Tra le fiamme bruciò anche una misteriosa incisione lasciata dal profeta di Saint-Remy: "Nostradamus ha alloggiato qui, dove c’è il Paradiso, L’Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria. Chi mi onora avrà la gloria; chi mi disprezza avrà la rovina intera". Secondo alcuni studiosi, è in questi versi che sarebbe nascosta la chiave per decifrare tutte le quartine di Nostradamus

    Torino appare insomma come un complicato puzzle di storie, luoghi e leggende. Ma, come in ogni puzzle che si rispetti, ogni tessera deve avere un ruolo preciso e unico.
    Che la soluzione sia proprio in una stella laser proiettata nel cielo?

    Dal sito www.voyager.rai.it


    Piazza Statuto in una cartolina del 1916

  2. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da Silvia
    Dal sito: http://www.popobawa.it/itinerari/


    Il Mistero della Fontana Angelica

    Può sembrare un caso, ma in realtà tutto quanto si respira di magico nella città di Torino è dovuto a simboli esoterici nascosti, tramandati nei secoli da architetti e scultori.
    Uno degli esempi più sintomatici è rappresentato dalla Fontana Angelica di Piazza Solferino, dove - per i pochi iniziati - esiste tutta una tradizione legata alla massoneria. Storicamente la fontana era stata richiesta al Comune dal Grand’Ufficiale Pietro Bajnotti a ricordo dei propri genitori, e avrebbe dovuto essere collocata di fronte al Duomo. In chiave esoterica la scelta di spostarla dove si trova oggi fu sbagliata, perché la fontana ha perso l’orientamento verso Est.

    La Fontana Angelica è composta da quattro gruppi di statue appoggiati a basi di granito: ai lati ci sono due gruppi femminili, la Primavera e l'Estate; al centro in posizione più alta si trovano due figure maschili che versano acqua da un otre, l'Autunno e l'Inverno. La Primavera è seduta su un mantello di fiori e con una mano accarezza un bimbo che lancia nell'aria uno stormo di rondini; alle loro spalle c'è un altro bambino che solleva il mantello dove è seduta la donna. L'Estate è sul lato destro appoggiata a fasci di spighe e vicino ha un bimbo che sorregge una ghirlanda piena di mele, pere ed uva. L'Autunno, giovane, è appoggiato alla chiglia di una nave e nasconde in una mano una rosa un po' appassita; la figura è avvolta da una ghirlanda di melograni e sull'altro lato vi è un bambino che gioca con ananas, banane e pannocchie. L'Inverno è una figura barbuta e corrucciata, appoggiata ad un ceppo di quercia dai rami spogli e nodosi; la sua mano afferra l'otre a forma di ariete, poggiato ad un'aquila con una sola ala aperta. Sul lato posteriore si trova un bimbo sorridente con i capelli disposti a raggiera; un altro bimbo gli offre un grosso pesce, mentre un terzo gioca con una ghirlanda di pigne.
    Molti hanno provato a rivisitarla in chiave esoterica e vi hanno riscontrato i seguenti elementi magici: L'Inverno insieme con l'Autunno, rappresenta i giganti Boaz e Jaquim, i due sostenitori delle colonne d'Ercole, i guardiani della soglia che immette nell'eternita'. Boaz è anche il termine con il quale si definisce il primo grado di iniziazione compiuto dal neofita per ascendere ai 33 gradini delle logge massoniche. Jaquim rappresenta la perfezione, la luce, la conoscenza, mentre Boaz le tenebre e l'ignoranza. La conoscenza è simboleggiata dall'acqua che i due personaggi versano dagli otri, mentre questi ultimi sono due simboli astrologici: l'acquario è l'età verso cui si avvicina l'umanità, e l'ariete il segno sotto il quale si trova l'Italia.
    Le due figure maschili rappresentano anche Osiride, la più antica divinità egizia, le figure femminili rappresentano Iside, sua sposa e sorella. Ma le due donne simboleggiano anche i due aspetti dell'amore, quello sacro (Primavera) e quello profano (Estate), e anche la Virtù contrapposta al Vizio.

    Sembra che la Fontana Angelica nasconda un altro segreto legato alla disposizione dei blocchi di granito; guardando la fontana con attenzione si nota che fra le due figure maschili sono divise da un varco rettangolare.Il varco in questione rappresenterebbe la soglia invalicabile per i profani oltre la quale si entra in una dimensione sconosciuta, per accedere al di là delle colonne d'Ercole. E' l'ingresso alla Caverna Luminosa in cui sono custoditi i misteri alchemici che regolano tutto il mondo.

    Grazie per il contributo. Ne hanno parlato anche in una puntata di Superquarq

 

 
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