Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    24 Aug 2009
    Messaggi
    5,378
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Chiese Dell’europa Orientale: Un Difficilissimo Mosaico

    Le Chiese dei Balcani e dell’Europa orientale fanno parte dell’insieme più vasto chiamato Oriente cristiano, denominazione che comprende le Chiese sorte nella parte orientale dell’Impero romano e quelle sorte in dipendenza da esse, fuori dei confini dell’Impero.

    Le Chiese orientali

    Un primo gruppo è rappresentato dalle Comunità cristiane del Vicino e del Medio Oriente. Esse discendono dalle prime Chiese cristiane e si sono staccate, dalla comunione della Chiesa universale, in seguito ai dibattiti teologici dei primi cinque secoli, riguardanti la definizione dei misteri cristiani della Trinità e dell’Incarnazione. Queste Chiese hanno origine dalle due tendenze dottrinali combattute dai primi concili ecumenici, fino al concilio di Calcedonia (451): il Nestorianesimo e il Monofisismo. Si parla, quindi, di Chiese nestoriane e monofisite, o anche di Chiese pre-Calcedoniane.Un altro gruppo di Chiese cristiane, invece, comprende le comunità legate, per ragioni storiche e religiose, al Patriarcato di Costantinopoli, le quali, seguendo la Chiesa Madre, si staccarono dalla Chiesa di Roma, definitivamente nel 1054. Si tratta, appunto della Chiesa greca, delle Chiese dei paesi balcanici e lituani, e dell’Europa orientale: quelle che formano la cosiddetta Ortodossia. Se alcune di queste Chiese dei Balcani subirono l’influenza del cristianesimo latino (vedi la Chiesa della Croazia, per esempio), la maggioranza di esse devono la loro origine alla Chiesa di Costantinopoli. Esse, quindi, seguirono tutte le fasi del progressivo distacco da Roma, guidato da Costantinopoli: lo scisma di Acacio nel 5 secolo, lo scisma Monotelistico nel 7, la lotta per le immagini sacre, nel secolo 8, lo scisma di Fozio nel secolo 9, fino alla separazione definitiva del patriarca Michele Cerulario, nel 1054.Il grande problema che spiega queste ed altre difficoltà sorte fra la Chiesa d’Occidente e la Chiesa d’Oriente, è il modo di concepire i rapporti fra i vescovi, fra le diverse Chiese locali, e specialmente l’autorità del Vescovo di Roma sugli altri vescovi e quindi su tutta la Chiesa. La separazione da Roma favorì un vero frazionamento del cristianesimo orientale, dove prevalse il fenomeno delle Chiese autocefale, cioè indipendenti di diritto e di fatto, che si amministrano da sé, indipendentemente da legami o rapporti con le Chiese madri dalle quali hanno avuto origine. Pur conservando una certa unità di rito (bizantino), di dottrina e di disciplina, la separazione ha rotto i legami di giurisdizione e di autorità che legavano queste Chiese fra loro. Ogni capitale di un regno cristiano rivendicava il diritto all’autonomia e alla preminenza, all’indipendenza dalla Chiesa madre: così la Chiesa Bulgara nel 927, la Chiesa Serba, nel 1235, la Chiesa russa nel 1448.Il fenomeno era favorito anche dal disgregamento dell’Impero; la protezione che esso non poteva assicurare alle Chiese era assicurata dai poteri politici dei singoli stati, ai quali in cambio si concedeva una certa autorità su materie ecclesiastiche (amministrazione dei beni ecclesiastici, leggi matrimoniali, ecc.). E’ l’insieme di queste Chiese autocefale, derivanti dall’antico Patriarcato di Costantinopoli, che costituisce quella che si chiama la Chiesa Ortodossa, o l’Ortodossia, che oggi comprende circa 180 milioni di fedeli. Il carattere nazionale di queste Chiese, la loro partecipazione e coinvolgimento agli avvenimenti che hanno forgiato le rispettive nazioni, insieme ad un certo ritardo nell’assumere la moderna distinzione del fattore religioso da quello politico, spiegano l’accusa di nazionalismo, di collusione col potere politico che viene loro mossa spesso.

    La Chiesa Serbo-Ortodossa.
    La Chiesa Serba Ortodossa, della quale si è tanto parlato in questi ultimi anni, rientra in questa storia. Già unita a Costantinopoli, si costituì in Chiesa autocefala nel 1235, per opera di San Sava Nemanjic, monaco, iniziatore della letteratura serba, fratello del re Stefano I Nemanjic, che lo creò arcivescovo, coll’incarico di organizzare la Chiesa Serba. Il carattere nazionale di questa Chiesa si accentuò nei secoli successivi, quando il regno serbo raggiunse una grande prosperità e una vasta espansione territoriale, inglobando la Macedonia, l’Epiro e l’Albania. Nel 1346, il re Stefano Dusan (1331-1355) si proclamò "zar" (imperatore) "dei Serbi e dei Romani, dei Bulgari e degli Albanesi" e nominò Patriarca l’arcivescovo della Chiesa Serba.

    L’Islam e l’Impero Ottomano

    Una componente religiosa importante della storia e della cultura di questi paesi è la religione musulmana. Mentre il Medio e Vicino oriente furono occupati dalla prima espansione musulmana effettuata dagli Arabi già nel secolo 7°, i paesi balcanici, slavi e russi caddero sotto l’interesse dell’Islam solo più tardi, per opera dei Turchi e dei Mongoli, popoli nomadi di origine asiatica, convertiti all’Islam.I Turchi Ottomani, consolidato il loro potere in Asia Minore, verso la metà del secolo 14° si rivolgono all’Europa e penetrano nei Balcani. Procedendo da sud-est, una prima serie di conquiste assicura agli Ottomani la Bulgaria (1389) e sconfigge la potenza Serba nella storica battaglia di Kossovo Polije (28 giugno 1389). L’occupazione dei territori serbi sarà completata in un secondo tempo, nella prima metà del secolo 15°, e si estenderà fino alla conquista dell’Albania, ritardata dalla resistenza di Skanderbeg (Giorgio Kastriota), tra il 1443 e il 1467. Questi paesi entrarono a far parte dell’Impero Ottomano, la cui capitale, Costantinopoli, cadde in mano turca nel 1453, e venne chiamata Istanbul.La lotta contro i Turchi è entrata non solo nella storia, ma nella epopea di questi popoli. L’ideale patriottico e il sentimento religioso si confondevano nell’esaltazione della resistenza armata contro l’invasore. Le battaglie, le vittorie, le sconfitte stesse, le gesta dei vari personaggi assunsero un valore nel definire e rinsaldare l’identità nazionale, dei Serbi, degli Albanesi e degli altri popoli che conobbero la stessa sorte. La loro letteratura popolare è piena di canti che celebrano vari episodi della secolare lotta tra turchi e cristiani e quello che potremmo chiamare il ciclo della battaglia del Kosovo (1389) è uno dei più ricchi. Per i Serbi il Kosovo, culla della potenza serba e campo di battaglia contro i Turchi, è diventato "terra storica e santa". L’occupazione turca comportò una certa islamizzazione, che si protrasse per parecchi secoli ed ebbe andamento differente, secondo i paesi. Risultati cospicui essa raggiunse soprattutto in Albania (oggi il 70% ca. della popolazione è musulmana), in Bosnia ed Erzegovina. In Kosovo la grande maggioranza della popolazione è pure musulmana. In generale le popolazioni dei balcani e dell’Europa orientale mantennero la fede e la pratica cristiana, a costo di sacrifici eroici e grazie proprio al fatto che le Chiese nazionali furono le uniche custodi delle tradizioni sacre e civili, l’unica forza di coesione dell’identità nazionale e cristiana.

    Le Chiese cattoliche di rito orientale

    Sotto l’influenza dell’occidente e della Chiesa latina, molti cristiani orientali hanno ripreso la comunione con la Chiesa di Roma. Ci furono tentativi di una riconciliazione comune, di tutta l’Ortodossia, nel 1274, all’occasione del Concilio di Lione, al quale parteciparono anche l’Imperatore bizantino e il Patriarca di Costantinopoli, e specialmente nel 1439 al Concilio di Firenze, dove dopo cinque mesi di serrate discussioni si arrivò ad un "Decreto di unione".Gli Ortodossi accettarono la formula del Credo che conteneva il discusso "Filioque", e anche il primato del Vescovo di Roma. Ma la pubblica opinione, in Grecia e in altri paesi interessati, sconfessò la scelta dei vescovi e dei membri orientali del Concilio. Pochi anni dopo, la caduta di Costantinopoli metteva fine all’Impero bizantino e le Chiese orientali cadevano sotto il potere dell’Impero ottomano. Da allora fu la "Santa Russia" che si considerò la guardiana dell’Ortodossia, "la Terza Roma".Nei secoli seguenti, tuttavia, per opera dei missionari in Medio Oriente e anche per la protezione dei poteri europei, particolarmente della Francia, un certo movimento favorevole alla riunione, diede origine a comunità cattoliche orientali, staccate dalle corrispondenti comunità originarie, anche da quelle non appartenenti all’Ortodossia. Unendosi a Roma esse tuttavia conservavano il rito, la lingua liturgica, le disposizioni canoniche delle rispettive comunità orientali, secondo i decreti del Concilio di Firenze. Praticamente, se si esclude la Chiesa Maronita, sempre rimasta fedele a Roma, tutte le altre Chiese cattoliche di rito orientale provengono dalla riunione con Roma di fedeli che appartenevano a Chiese separate. Si calcola che in tutto essi siano circa 12- 15 milioni. Gli Ortodossi li chiamano "Uniati", denominazione non priva di una punta di disprezzo.La posizione di queste comunità cristiane, infatti, non è delle più facili. I loro fedeli sono mal visti dai cristiani separati, perché considerati transfughi, frutto di un proselitismo inopportuno. In molti paesi non sono riconosciuti dal governo, spesso per opposizione delle Chiese ufficiali, nazionali. Essi vorrebbero essere come un ponte per facilitare il processo di riunione; ma talora sono visti, anche dai cattolici, piuttosto come un ostacolo all’unione, che oggi si preferisce perseguire per la via del dialogo, piuttosto che per quella delle singole conversioni.Le vicende delle Chiese orientali sono la testimonianza della cattolicità della Chiesa, che deve abbracciare la diversità dei riti, delle culture e delle nazioni.

  2. #2
    Moderatore
    Data Registrazione
    18 Apr 2010
    Località
    Pistoia fraz.San Felice
    Messaggi
    2,420
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito TRADIZIONE ed il SINODICO DELL?ORTODOSSIA

    A parte varie imprecisioni "di parte" nella descrizione degli avvenimenti storici dello scisma: perchè, ad esempio, dire che Costantinopoli si è staccato dalla Chiesa e non viceversa....
    A parte questo il mosaico è ancor più frastagliato perchè ci siamo anche noi... sì noi, la Chiesa Ortodossa Tradizionale, detta anche "del vecchio Calendario" o "dei resistenti" etc.
    Per una cronistoria più recisa rimado ai nostri siti dove tutte le vicende sono esaurientemente presentate.
    Qui, per pura notizia, spiego che all'interno della Chiesa Ortodossa ci sono cristiani ortodossi (pastori e fedeli) che hanno ritenuto un abuso la decisione di "modernizzare" la Chiesa ortodossa, specialmente con l'introduzione del calendario Gregoriano e con la partecipazione al movimento ecumenico che si basa sulla cosiddetta "teoria ei rami, una visione relativistica della Chiesa che è UNICA SANTA CATTOLICA ED APOSOLICA. Può quindi darsi "separazione DALLA Chiesa ma non divisione DELLA Chiesa.
    La Domenica dell'Ortodossia in tutte le Chiese rimaste fedeli alla tradizione, alla fine della Liturgia Divina si proclama solennemente il SINODICO, un testo promulgato all'origine dal II Concilio di Nicea e poi dal Sinodo che ristabilì definitivamente il culto delle Icone ed al quale, di volta in volta si sono aggiunti i testi che si rifarivano alle varie eresie sorte successivamente. Questo testo, che varia talora in piccole e secondarie cose da luogo a luogo è un po' il Manifesto della Chiesa Ortodossa, quindi vorrei riportarlo per intero, anche se nella forma abbreviata che usiamo al Monastero di San serafino

    SINODICO DELL'ORTODOSSIA

    SINODICO DELL'ORTODOSSIA, OSSIA DECRETO DEI NOSTRI SANTI PADRI, LETTO LA PRIMA DOMENICA DELLA GRANDE QUARESIMA.
    (TESTO SINTETIZZATO)

    Il sacerdote inizia lentamete e solennemente la proclamazione del Sinodico:


    In questo giorno di anniversario nel quale la santa Chiesa di Dio è stata restituita alla pienezza della fede, offriamo a Dio il ringraziamento e la riconoscenza che gli sono dovuti per i suoi grandi benefici: a questo (ringraziamento) noi aggiungiamo l'esposizione dei dogmi pii e veridici della nostra fede, nonché la condanna delle invenzioni malvagie dell'empietà.
    Camminando sulla scia delle parole dei Profeti, nella via delle esortazioni degli apostoli, sui passi delle parole Evangeliche, noi oggi festeggiamo la festa del Rinnovamento.
    Di fatto la voce di Isaia chiede che "le isole festeggino il loro rinnovamento davanti a Dio"; con queste parole egli si indirizza simbolicamente alle Chiese delle nazioni: e per "chiese" egli intende non solamente i templi che scintillano di splendore, ma più ancora la moltitudine dei fedeli che le riempiono e che rendono culto a Dio con inni di lode.
    Anche l'Apostolo invia la medesima esortazione: egli ci comanda di "camminare in novità di vita" e, indirizzandosi a tutti quelli che sono" divenuti una nuova creazione in Cristo", li supplica di realizzare il loro rinnovamento.
    Le stesse parole del Signore, infine, dichiarano:" ecco che ha avuto luogo la festa della Dedicazione del Tempio di Gerusalemme; ed era l'inverno" intendendo non solo l'inverno sensibile, quello che ci affligge quando il tempo è freddo, ma anche l'inverno spirituale, la stagione dei tormenti e degli uragani del furore sanguinario che il popolo giudaico si apprestava a rivolgere contro il Salvatore di tutti gli uomini.
    L'inverno! Sì, anche noi abbiamo conosciuto l'inverno, e quale inverno! quello che riversa l'errore del più grande male (quello dell'eresia): ma la bella primavera della grazia (ora) è fiorita! questa primavera divina che ci raccoglie ora per offrire a Dio il ringraziamento e la riconoscenza per il raccolto: così bene che noi esclamiamo, prendendo dal salmista la voce:
    "estate e primavera, tu le hai formate; quando ti sei ricordato della tua creatura!"
    Sì, i nemici del Signore, gli insolenti che lo oltraggiavano, che avevano perseguitato la santa adorazione che noi rendiamo a Lui attraverso le Icone, i bestemmiatori pieni di orgoglio che si esaltavano dei loro sacrilegi, questi il Dio delle meraviglie li ha abbattuti. Egli ha precipitato al suolo la sfrontatezza dell'apostasia e non ha disprezzato la voce di quelli che gridavano a lui: "Ricordati, Signore, dell'obbrobrio dei tuoi servi, che io porto nel mio seno, dell'offesa di tutte le genti, dell'oltraggio - Signore - dell'oltraggio che i tuoi nemici hanno inflitto al popolo riscattato dal sangue del tuo Cristo. Noi vediamo in questo popolo riscattato dal Cristo, quelli che sono stati redenti dalla sua morte e quelli che hanno creduto in Lui, grazie alla predicazione della Parola ed alla rappresentazione delle Icone. Perché è attraverso la Parola e la rappresentazione iconografica che la grande opera dell'economia della salvezza si fa conoscere e si manifesta a coloro che il Signore ha liberato per mezzo della sua Croce, della sua Passione, dei suoi Miracoli di prima e dopo la Croce; è ancora per mezzo della Parola e delle Icone, come da una sorgente, che viene l'imitazione delle sofferenze del Signore:
    questa si è trasmessa agli Apostoli, da loro ai Martiri e da questi è discesa fino ai Confessori ed agli Asceti.
    Il nostro Dio, infine, si è ricordato di questo oltraggio inflitto al popolo riscattato dal suo Cristo, Egli ha avuto fremito nelle sue interiora; egli si è lasciato piegare dalle preghiere della sua Madre e dalle suppliche degli Apostoli e di tutti i Santi che hanno subito con Lui la stessa offesa e sono stati vilipesi, loro, nel momento stesso in cui venivano offese le loro Icone. Ed era, infatti, conveniente che chi aveva preso parte nella sua carne alle sofferenze della sua carne, prendesse parte con l'oltraggio alle sue icone all'oltraggio reso all'intemerata icona di Lui dagli insulti degli iconoclasti. Il nostro Dio ha ascoltato le loro suppliche ed ha compiuto ciò di cui si era già determinato: egli ha compiuto di nuovo ai nostri giorni quello che già un'altra volta aveva realizzato.
    Una prima volta, infatti, dopo anni di disonore e d'infamia nei quali erano state tenute le sante Icone, il nostro Signore aveva permesso la vittoria della pietà con il loro ristabilimento al culto; oggi, per la seconda volta, dopo trenta anni di persecuzione, ci ha ristabilito, anche se ne siamo indegni, e ci ha donato di sfuggire alle mani dei nostri persecutori, ci ha liberato da tutti i tormenti, ci ha consentito di predicare la fede vera, di prosternarci alle icone senza timore, ed infine di celebrare questa festa che ci ricolma di tutti i frutti della salvezza.
    In effetti, le Icone ci mostrano le sofferenze che il Signore ha sopportato per noi, la sua Croce, la sua sepoltura, I'Ade messo a morte e l'Inferno spogliato; nelle icone noi vediamo i combattimenti dei martiri e le loro corone, la Salvezza stessa, operata in mezzo alla terra da Colui che per primo ci ha invitato a lottare Lui che per primo ha fissato la ricompensa, Lui che per primo, uscito vincitore (dal sepolcro) ha ricevuto per primo (dal Padre) la corona del trionfo.
    Questa è la festa e la solennità universale che noi celebriamo oggi: in essa
    noi ci rallegriamo e siamo pieni di gioia, noi esultiamo in preghiera, sfiliamo in processione esclamando con inni e salmi: "qual Dio è grande come il nostro Dio? Tu sei il Dio nostro! Tu solo compi prodigi!" Quelli che avversavano la tua gloria e spezzavano le tue icone che ne risplendono, Tu li hai fiaccati e li hai riempiti di tremore e li hai messi in fuga!
    Questa è dunque l'azione di grazie che noi offriamo a Dio, questo è il Trionfo che il Signore ha riportato sui suoi avversari; per le lotte ed i combattimenti causati di distruttori delle icone, noi faremo altrove una più dettagliata narrazione. Ora, come nel luogo del riposo dopo una traversata nel deserto, eccoci entrare in possesso della Gerusalemme spirituale: per questo riteniamo nostro dovere scolpire nei cuori dei nostri fratelli come su una stele di pietra maestosa e destinata a ricevere la Scrittura, le beatitudini che sono dovute a coloro che osservano la Legge e le maledizioni che si attirano da se stessi coloro che la disprezzano, così come Mosè all'ingresso nella terra della Promessa.

    E' per questo che noi oggi solennemente proclamiamo le acclamazioni che seguono:

    Il Protodiacono , stando al centro della navata ed indicando con l’orario l’oriente proclama le “Memore eterne” e gli “Anatemi”

    - A coloro che riconoscono la venuta di Dio il Verbo nella carne e la confessano in parole,con la bocca, col cuore e con lo spirito nonché attraverso le icone, (perché è dalla venuta in carne del Verbo che l'Invisibile si è fatto visibile e rappresentabile nelle icone)
    MEMORIA ETERNA!

    - A coloro che sanno che nell 'unica e medesima Ipostasi del Cristo, esiste una differenza di essenze e così attribuiscono alla sua Ipostasi di volta in volta il creato e l'increato, il visibile e l'invisibile, il passibile e l'impassibile, il descrittibile e l'indescrittibile; che rapportano l'increato e gli attributi della stessa specie all'essenza divina e affermano gli altri (attributi) in relazione alla natura umana, in particolare il fatto di essere descrittibile; e che confessano infine tutto questo sia attraverso la Parola che attraverso l'Iconografia,
    MEMORIA ETERNA!

    - A coloro che credono e predicano annunciando il Vangelo, scrivendo le parole e rappresentando gli eventi e che confessano che queste due modalità – la predicazione con la bocca e la pittura delle icone che conferma la verità (dell'incarnazione), - concorrono al medesimo fine,
    MEMORIA ETERNA!

    - A coloro che per mezzo della Parola evangelica santificano le loro labbra e gli ascoltatori che questa Parola raggiunge, e che sanno e insegnano che gli occhi sono santificati nella stessa maniera dalle Icone sacre e che il nostro spirito si eleva, attraverso di loro,alla conoscenza di Dio, così come fa attraverso tutte le altre cose sacre,
    MEMORIA ETERNA!

    - A coloro che riconoscono che la Verga (di Aronne) e le Tavole (della Legge), l'Arca, il Candelabro, l'Altare e l'Incensiere prefiguravano la Tuttasanta Deipara e Semprevergine Maria; che confessano che queste cose la prefigurano di fatto, ma che essa non fu queste cose, bensì una giovane vergine, e che restò vergine dopo l'incarnazione di Dio; a quelli dunque che sanno questo e per questa ragione tentano di dipingere nelle immagini, la Deipara tale qual ella fu, e si astengono dal rappresentarla attraverso le figure e le ombre di Lei,
    MEMORIA ETERNA!

    - A coloro che accettano e riconoscono le visioni dei Profeti, tali quali Dio stesso ha formato e inviato loro, e credono tutto quello che i Profeti hanno visto nel loro cuore ed hanno annunziato, e conservano la Tradizione, scritta e non scritta trasmessa dagli Apostoli e dai Padri, e che, per questa ragione, rappresentano sulle icone le Persone e le Cose sante,
    MEMORIA ETERNA!

    - A quelli che comprendono il vero senso delle parole di Mosè: "Il giorno in cui il Signore ha parlato sull'Horeb, sulla montagna, voi avete udito la voce delle sue parole, ma Lui non l'avete visto; a quelli cioè che sanno rispondere in maniera ortodossa e dire:"se noi l'abbiamo visto l'abbiamo visto in bellezza e bontà", come il figlio del tuono, (I'Apostolo ed Evangelista Giovanni,) ci insegna:"Colui che era all'inizio, colui che noi abbiamo ascoltato, colui che noi abbiamo visto,colui che i nostri occhi hanno contemplato e le nostre mani
    hanno toccato, cioè il Verbo della Vita" ecco che di Lui noi rendiamo testimonianza; e come gli altri discepoli del Verbo hanno proclamato:"con Lui abbiamo mangiato e bevuto, non solamente prima della Passione, ma anche dopo la sua Passione e Resurrezione. Coloro dunque che, con la forza ricevuta da Dio, sono capaci di fare la distinzione tra il comandamento della Legge e l'insegnamento della Grazia, tra ciò che è invisibile secondo la prima e che nella seconda si è reso visibile e palpabile; a coloro che conseguentemente rappresentano ed adorano nelle icone Colui che è stato visto e toccato,
    MEMORlA ETERNA!





    COSÌ QUELLO CHE I PROFETI HANNO VISTO, QUELLO CHE GLI APOSTOLI HANNO PREDICATO, CHE LA CHIESA HA RICEVUTO, CHE I DOTTORI HANNO DOMMATIZZATO E CHE L'UNIVERSO HA CREDUTO; così che la Grazia ha brillato, che la Verità si è manifestata e l'errore è stato dissipato; così che la Sapienza ha chiaramente predicato e che il Cristo ha stabilito come prezzo della Vittoria; così anche noi pensiamo, anche noi diciamo, anche noi proclamiamo, adorando senza posa il Cristo nostro vero Dio con tutti i suoi Santi, in parole, negli scritti, nei pensieri, nelle oblazioni, nei templi e nelle icone; noi adoriamo e veneriamo il Cristo come nostro Signore e Dio; noi abbiamo reverenza verso i suoi Santi a motivo di Lui, il Signore di tutti,e come suoi autentici servitori: e così noi li adoriamo di una adorazione relativa (a Lui) tale è la fede degli Apostoli, tale è la fede dei Padri, tale infine è la fede che tiene saldo l'Universo.
    E con affetto fraterno e pietà filiale noi possiamo cantare gli eroi della Fede, a gloria e lode della Pietà per la quale essi hanno combattuto, e onorarli con queste acclamazioni:

    - A Germano, Tarasio, Metodio e Nichifòro, autentici vescovi e ierarchi di Dio, campioni e dottori dell'Ortodossia,
    MEMORIA ETERNA!

    - Ad Ignazio, Fozio, Stefano, Antonio e Nicola, Patriarchi santi e ortodossi,
    MEMORIA ETERNA!

    - A tutti gli scritti e discorsi pubblicati o proferiti contro di loro, ANATEMA!

    -A tutti gli atti e innovazioni che saranno perpetrati contro la Tradizione e l'insegnamento della Chiesa e contro l'insegnamento dei nostri Padri santi e venerabili,
    ANATEMA!

    - A Teodoro il santissimo Igumeno del Monastero di Studion,
    MEMORIA ETERNA!

    A Simeone il santissimo stilita, colonna dell'Ortodossia,
    MEMORIA ETERNA!

    - A Giovanni Damasceno, prete e poeta, che con le sue parole ed i suoi scritti ha condotto lotte senza numero e si è mostrato avversario incrollabile dell'eresia e dei nemici delle sacrosante icone, MEMORIA ETERNA!

    - A Costantino e Irene sua Madre, santissimi Imperatori Ortodossi, che hanno preferito al regno terrestre il regno dei Cieli,
    MEMORIA ETERNA!

    E come le benedizioni indirizzate ai Padri, discendono su di noi, loro figli, così le maledizioni ripiombano sui parricidi e su tutti quelli che disprezzano i comandamenti del Signore. E' per questo che con una voce unanime, noi l'assemblea cattolica dei fedeli, noi scagliamo anche queste maledizioni, non per dannare i fratelli ma per proclamare solennemente, come monito perpetuo, che essi stessi se le sono attirate sul loro capo.

    - A quelli che accettano solo in teoria l'economia dell'Incarnazione di Dio il Verbo, ma non sopportano la rappresentazione delle Icone, che è la conseguenza della Verità dell'Incarnazione stessa, e così rinnegano la nostra Salvezza, ANATEMA!

    - A coloro che in modo erroneo si attaccano all'affermazione che Dio non è rappresentabile e rifiutano così di rappresentare Cristo il Dio Verbo incarnato che ha avuto in comune con noi la carne ed il sangue, e che a giusta ragione sono chiamati fantasiasti, cioè credenti solo nell'apparenza dell'incarnazione ma non della sua Verità,
    ANATEMA!

    - A quelli che a parole dicono di credere nelle visioni profetiche ma rifiutano di rappresentare nelle icone quello che i Profeti hanno visto - o meraviglia! - prima dell'incarnazione del Verbo, e affermano quindi che non è Dio quello che i Veggenti ispirati hanno visto, perché Lui è invisibile ed inaccessibile, così che affermano che i Profeti non hanno ricevuto in rivelazione una immagine raffigurante la verità, oppure dei suoi tipi o figure, così che si rifiutano categoricamente di raffigurare il Verbo fatto cane e le sue sofferenze accettate per noi,
    ANATEMA!

    - A quelli che persistono nell'eresia distruttrice delle icone, o, per meglio dire, nel rinnegamento della fede e nell'ostilità a Cristo, contrapponendosi all'insegnamento apostolico, al cammino della pietà, all'insegnamento dei Padri, al consenso unanime delle sante Chiese di Dio diffuse nel mondo; a questi che restano nella Legge giudaica rinnegando la Grazia che ci viene donata dall'incarnazione del Verbo nostro vero Dio; a questi un tempo membri della Chiesa e che si sono da loro stessi distaccati dal corpo dei fedeli,
    ANATEMA!

    - A Costantino, Atanasio e Nichita che furono, sotto gli imperatori Isaurici, gli ispiratori dell'eresia, sacerdoti indegni e guide di perdizione,
    ANATEMA!

    - A Leone l'Isaurico che profanò il trono dell'imperatore cristiano con l'orrore dell'empietà,
    ANATEMA!


    Così oggi, ancora mentre celebriamo questa santa restaurazione della pietà con il ristabilimento delle sacre icone, è giusto che ancora condanniamo l'errore di ogni empietà che i blasfemi hanno pronunciato maledicendo se stessi ed onorando insieme i campioni della fede che hanno attirato su di se e sul popolo dei credenti le beatitudini del regno, richiamando alla mente la dottrina ortodossa ed allontanando da noi i falsi insegnamenti che s'e ne distaccano. Così che questa fede, che immacolata abbiamo ricevuta dai nostri, senza rimprovero la trasmettiamo paura ai nostri figli fino al giorno del ritorno del Signore nostro Gesù Cristo nella gloria di tutti i suoi Santi.

    - A Simone Mago e a tutti i suoi seguaci che hanno rinnegato l'insegnamento apostolico confidando nelle forze umane della comprensione più che nella rivelazione della Pietà,
    ANATEMA!

    - All'empio Ario, padre degli eresiarchi, che ha fatto del Dio Verbo una creatura, di Lui che è Coessenziale al Padre, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, ad Eunomio suo discepolo ed a tutti coloro che hanno condiviso l'empietà, ANATEMA!

    - Ad Apollinare empio, indegno sacerdote di Cristo, che ha attribuito al Dio Verbo un corpo inanimato,
    ANATEMA!

    - Di Costantino il Grande e di Elena sua Madre, santissimi Imperatori Ortodossi incoronati da Dio e pari agli Apostoli,
    MEMORIA ETERNA!

    - Di Nicola di Mira, del Grande Atanasio Arcivescovo di Alessandria, di Basilio e dei Due Gregori, santissimi Padri della Cappadocia, veri luminari della fede e dottori dell'Ortodossia,
    MEMORIA ETERNA!

    - Di Antonio Monaco di Paolo e di Eutimio e tutti coloro che hanno testimoniato con le opere dell'ascesi e la forza della santità la verità della fede cattolica, MEMORIA ETERNA!

    - Dei Santissimi Padri riuniti in Nicea sotto Costantino il Grande,
    MEMORIA ETERNA!

    All'Empio Macedonio che ha negato la coessenzialità del santissimo Spirito,
    ANATEMA!

    - Dei santissimi Padri riuniti a Costantinopoli sotto Teodosio il grande, MEMORIA ETERNA!

    - A Nestorio indegno arcivescovo che ha profanato la cattedra predicando da essa l'eresia anziché la parola di verità, ANATEMA!

    - Di Cirillo santissimo Papa e patriarca della santa città d'Alessandria che ha confutato l'eresia nestoriana proclamando l'unità del Verbo unico Figlio di Dio fatto carne,
    MEMORIA ETERNA!

    - Del Santissimo Leone, papa dell'antica Roma, a giusta ragione chiamato 'il grande' che predicò la parola di Verità, MEMORIA ETERNA!

    -Dei santissimi Padri riuniti in Efeso attorno al Beato patriarca Cirillo,
    MEMORIA ETERNA!

    - Dell'empio Eutiche, falso archimandrita che conduce la mandria nella perdizione, che ha professato empiamente l'annullamento dell'umanità del Dio Verbo incarnato, negando la nostra salvezza,
    ANATEMA!

    - Dei santissimi Padri riuniti in Calcedonia nella Chiesa della Santa e grande-Martire Eufemia che dommatizzarono la Verità sull'unica ipostasi e le due essenze, divina ed umana di Cristo nostro Vero Dio,
    MEMORIA ETERNA!

    - Di Giovanni Crisostomo, Arcivescovo della santa e regale città di Costantinopoli, nuova Roma,
    MEMORIA ETERNA!

    - Di coloro che hanno negato a Cristo nostro Dio la verità di una volontà umana che consentiva perfettamente nell'obbedienza alla volontà divina, indicandoci così la strada della salute, MEMORIA ETERNA!

    - All'empio Onorio, che profanò la cattedra apostolica dell'antica Roma,
    predicando da essa l'eresia, anziché la parola di verità,
    ANATEMA!

    -Di Massimo, a giusta ragione chiamato Confessore,
    MEMORTA ETERNA!

    -Del santo e pio principe granduca Vladimiro e della sua ava Olga, illuminatori della Rus' e pari agli Apostoli,
    MEMORIA ETERNA!

    -Di Gregorio Palamas, santissimo monaco ed arcivescovo di Tessalonica che irradiò al mondo la verità della Luce increata e dell'Increata grazia della nostra deificazione,
    MEMORlA ETERNA!

    - A Barlaam Calabro che parlò contro il Santissimo Gregorio Palamas e di tutti coloro che con lui avversarono la veritabile dottrina della Grazia,
    ANATEMA!

    - Del Pissimo Simeone venerabile igumeno di san Mama,
    MEMORIA ETERNA!

    - Di tutti i combattenti ortodossi che hanno danno dato la loro vita per la fede e per la patria,
    MEMORIA ETERNA!

    - A tutti coloro che negano che nei santissimi Misteri del Corpo e del Sangue del Signore, questi ci sono donati in verità e non solo come ricordo o apparenza, ANATEMA!

    -Di coloro che negano che la Santa Chiesa di Cristo abbia da Lui ricevuto nel ministero episcopale ed apostolico il potere di rimettere i peccati e di ritenerli, di legare e di sciogliere sulla terra così che quanto sarà stato legato sulla terra sarà legato in cielo e tutto quello che sarà stato sciolto sulla terra sarà sciolto in Cielo, ANATEMA!

    -Alle innovazioni che i Latini hanno introdotto contro la tradizione della Chiesa cattolica,
    ANATEMA!

    - Al cosiddetto Concilio del Vaticano, che ha falsamente dogmatizzato che il Vescovo di Roma ha potere episcopale su tutta la Chiesa di Cristo quasi fosse una unica eparchia, negando di fatto l'Episcopato delle sante Chiese di Dio, e ha definito, orgoglio inusitato , la sua infallibilità personale sulle materie della fede, ANATEMA!

    - Dell'empia dottrina che riprende da pagani la trasmigrazione delle anime e confonde gli uomini con i bruti negando la loro ipostasi personale e la loro somiglianza con le ipostasi divine, secondo la Parola della Scrittura,
    ANATEMA!

    - A coloro che attaccano la Chiesa di Cristo insegnando che la Chiesa di Cristo è divisa in supposti “rami” che differiscono sia nella dottrina sia nella prassi di vita, ovvero che la Chiesa di Cristo non esiste visibilmente ma che si formerà in futuro quando tutte le branche o sette o denominazioni, ed anche le religioni, saranno riunificate in un solo corpo, e che non distingue il sacerdozio ed i misteri della Chiesa da quelli degli eretici ma afferma che il Battesimo e l'Eucarestia degli eretici hanno efficacia per la salvezza, a coloro che consapevolmente hanno comunione con queste affermazioni eretiche o che si fanno avvocati e difensori di questa nuova eresia dell'Ecumenismo sotto il pretesto dell'amore fraterno o di una supposta riunificazione dei Cristiani saparati
    ANATEMA!

    - A chi dispregia la nostra salvezza giungendo a adorare i demòni al posto dell'unico Vero Dio, o che pretendono di evocare le anime degli addormentati o che pensano che attraverso riti propiziatori le energie divine, angeliche o demoniache possano venire piegate alla volontà dell'uomo,
    ANATEMA!


    - Alla setta detta dei Testimoni di Geova, vero concentrato di tutte le
    eresie, ANATEMA!

    - Di chi professa con verità ed umiltà la fede della Chiesa cattolica ed ortodossa senza nulla variare di ciò che gli Apostoli e i padri ci hanno tramandato,
    MEMORIA ETERNA!

    Di Glicherio di Romania, giustamente detto il nuovo confessore, di Giustino il nuovo filosofo e di Giovanni di Shangai e San Francisco,
    MEMORIA ETERNA

    - Di quelli che hanno testimoniato con la parola e la vita l’ortodossia della fede in questo secolo empio e che soffrono ed hanno sofferto a causa della fede e della testimonianza di Gesù Cristo,
    MEMORIA ETERNA!

    Ed ora conviene proclamare i "molti anni" a chi custodisce il gregge
    di Cristo nel timore e nella pietà, santi pastori ortodossi:

 

 

Discussioni Simili

  1. Gli splendidi esemplari dell'Europa orientale
    Di oggettivista nel forum Destra Radicale
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 16-11-08, 13:20
  2. Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-12-07, 04:52
  3. Segnalo sito: Storia contemporanea dell'Europa Orientale
    Di [Assalto] nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-12-07, 04:51
  4. Segnalo sito: Storia contemporanea dell'Europa Orientale
    Di [Assalto] nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 11-12-07, 04:46

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito