Caro amico,

nel suo discorso a Monterrey, il pluridecennale dittatore Fidel Castro ha
dichiarato tra l'altro

"Le armi ogni giorno più sofisticate che si accumulano negli arsenali dei
più poderosi e ricchi, come ho già avuto modo di dire una volta, potranno
uccidere gli analfabeti, gli infermi, i poveri e gli affamati, ma non
potranno uccidere l'ignoranza, le malattie, la povertà e la fame. Una volta
per tutte si dovrebbe dire: addio alle armi. Qualcosa bisogna fare per
salvare l'umanità. Un mondo migliore è possibile"

E' vero, bisognerebbe dire una volta per tutte addio alle armi. Castro, per
esempio, potrebbe cominciare a dire addio alle sue! Bisogna "fare qualcosa
per salvare l'umanità"? Bene, allora perché Fidel Castro non comincia a
ridurre le spese militari del suo Paese, che, stando all'"Economist" ("Il
Mondo in Cifre 2001", ed. Internazionale) , sono pari 5,36% del prodotto
interno lordo - una percentuale maggiore, detto per inciso, di quella di
Paesi come la Cina (5,33%), della Russia (5%) o dello Zimbabwe (4,95%) -, e
che pongono Cuba al trentaseiesimo posto sui 226 tra Stati sovrani e
territori non indipendenti del pianeta?

Vogliamo continuare a calarci le brache, lasciandoci fare la predica con il
dito alzato e l'espressione indignata di chi si atteggia a prode difensore
della causa "dei deboli e degli ultimi" da questo immondo dittatore e
assassino, che tanti, in buona fede, continuano a considerare un
"liberatore" dell'umanità, al servizio degli oppressi?

Se anche tu sei di quelli chenon la bevono, ne hai abbastanza di sentire
prediche dal pulpito meno degno che ci sia, e vuoi contribuire a smascherare
questo genere di impostori criminali, puoi darci una mano diffondendo questa
email a quante più persone possibile.

Grazie