e RaiSet TACE!!....altri, forse, si stanno svegliando...

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CONSULTA: SDI, PERA E CASINI CONFERMINO SEDUTA FIUME (ANSA)
I parlamentari dello Sdi sollecitano i presidenti di Camera e Senato a chiarire che, se nelle sedute comuni fissate per il 9 e l'11 aprile non si arrivera' a eleggere due giudici costituzionali, sara' convocata una seduta comune di Camera e Senato senza interruzione, fino all'elezione dei membri che mancano alla Corte da lungo tempo. In un comunicato, i parlamentari dello Sdi dichiarano di aver ''preso atto'' del comunicato con cui Pierferdinando Casini e Marcello Pera preannunciano ''una seduta comune senza interruzione''; ma ''dopo le sollecitazioni del presidente della Repubblica - affermano i parlamentari dello Sdi - e l'annuncio dello sciopero della sete del leader radicale Marco Pannella, sarebbe necessaria un'ulteriore precisazione'' di Pera e Casini, per ''una giusta lettura'' del comunicato di ieri, rafforzando ''la decisione della convocazione di una seduta comune, senza interruzione, e pertanto fiume, fin tanto che non si conseguira'
l'obiettivo della elezione dei membri mancanti della Consulta''.
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CONSULTA: GIOVANARDI, PARLAMENTO RISOLVA SITUAZIONE SUBITO (AdnKronos)
''Auspico che il Parlamento trovi al piu' presto la via per eleggere questi due giudici della Corte Costituzionale''. Lo ha dichiarato a Radio Radicale il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi. ''Una Consulta a tredici e' una Consulta azzoppata - dice Giovanardi - con tutte le responsabilita' e anche i nuovi compiti della Corte, basta pensare ai conflitti tra regioni e stato sulle rispettive competenze . E' chiaro che senza due membri la Corte fa fatica a funzionare. Quindi auspico che il Parlamento trovi la strada per risolvere il piu' presto possibile la situazione''Quanto alla possibilita' che le Camere possano riunirsi in seduta-fiume, cosi' come richiesto da Marco Pannella, Giovanardi preferisce non entrare nel merito: Questo non dipende da me, dipendera' dalle decisioni dei presidenti di Camera e Senato''.


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<FONT COLOR="Purple"> Scusate! Avete visto qualche Radicale Italiano dibattere nei salotti "buoni" della TV ?
LA GENTE BEN INFORMATA NON PUO' ESSERE TRUFFATA</FONT c>
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ORE 19.00 VOLANTINAGGIO RADICALE A PIAZZA NAVONA DURANTE LA MANIFESTAZIONE CGIL-CISL-UIL
“IL TERRORISMO NON SI COMBATTE CON LE UNITA’ NAZIONALI IN NOME DELL’EMERGENZA, MA FACENDO USCIRE LE ISTITUZIONI DALL’ILLEGALITA’”
Domani l’avvio dello sciopero della sete di Marco Pannella per il mancato plenum di Consulta e Camera dei Deputati

Roma, 27 marzo 2002
Ore 13

Questa sera, a partire dalle 19.00, a Piazza Navona, dirigenti e militanti radicali (fra i quali il segretario Capezzone, la presidente Bernardini, il tesoriere Quinto, il deputato europeo Cappato, il Presidente di “Non c’è pace senza giustizia” Stanzani, il membro della Direzione De Lucia) effettueranno un volantinaggio nel corso della fase finale della manifestazione convocata da Cgil, Cisl e Uil.

Oggetto dell’iniziativa la perdurante situazione di illegalità in cui continuano a versare Corte Costituzionale e Parlamento, tuttora sprovvisti del plenum.

Su questo, Marco Pannella ha annunciato per domani l’avvio di uno sciopero totale della fame e della sete, mentre sono più di 170 i cittadini già impegnati in uno sciopero della fame.

Su questo, Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani, ha dichiarato:

Dalle 21 di lunedì sera, e quindi, mentre scrivo, da 40 ore, è in corso un “walk-around” radicale attorno alla sede del Senato.

A pochi metri di distanza, a Piazza Navona, si concluderà stasera la manifestazione sindacale contro il terrorismo, alla quale, nei giorni scorsi, sono stati invitati i Presidenti delle Camere, che, nelle scorse ore, rispondendo al messaggio ricevuto, hanno ricordato l’importanza della difesa dello Stato, della legalità e della democrazia.

Premesso che lo Stato di diritto e la democrazia, in Italia, per essere difesi, dovrebbero prima essere affermati e consolidati, preannuncio che stasera saremo a Piazza Navona, per far sapere ai manifestanti (oltre che per ricordare ai Presidenti Pera e Casini)
che il terrorismo non si combatte con le unità nazionali in nome dell’emergenza, ma innanzitutto con la conquista, quanto meno, di un minimo di legalità istituzionale.

Marco Pannella, nelle prossime ore, lo ricorderà a tutti, sottoponendosi ad una prova tremenda: nell’Italia del 2002 questo sembra dunque necessario per affermare l’efficacia di ciò che Costituzione e leggi tassativamente prescrivono. O, almeno, per consentire anche ai titolari delle massime cariche dello Stato di averne presente la nozione.