Il Tribunale civile di Roma ha disposto il ritiro immediato dalle sale e il divieto di "ulteriore proiezione e/o utilizzazione economica" della pellicola "I BANCHIERI DI DIO",firmata dal regista Giuseppe Ferrara.
Il film,come noto,ricostruisce la vicenda del Banco Ambrosiano e della morte di Roberto Calvi,uno dei casi giudiziari più oscuri e misteriosi della recente storia italiona.
Il giudice Marzia Cruciani ha pertanto parzialmente accolto la denuncia del finanziere Flavio Carboni.
La pellicola dà per scontati una serie di elementi tuttora al vaglio delle autorità giudiziarie,ed in particolare avvalora la tesi che Carboni sia il responsabile materiale dell'omicidio,ordito da vari noti esponenti del Vaticano,della loggia massonica P2,della mafia,dei servizi segreti e del mondo politico ed imprenditoriale.
Tuttavia,riconoscendo il valore sociale e documentario del film stesso,il giudice ha disposto un deposito cauzionale di un milione e mezzo di Euro a carico dello stesso Flavio Carboni,a titolo di risarcimento provvisorio della casa produttrice.
Il regista Giuseppe Ferrara,tramite l'avvocato Nicola Rocchetti,ha annunciato la presentazione di un immediato ricorso contro il provvedimento.
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