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  1. #1
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Predefinito Immigrati: La Legge E' Da Riscrivere

    Immigrati, la legge è già da riscrivere


    Il consiglio dei ministri ritocca in extremis il provvedimento per evitarne l'incostituzionalità. Sarà tolto ai questori e riaffidato ai giudici il potere di espulsione. Ritorna difficile cacciare i clandestini.
    di Franco Chirico

    ROMA - Urge un ritocco significativo alla legge sull'immigrazione, quella patrocinata soprattutto da Umberto Bossi e Gianfranco Fini che sta per affrontare l'esame di Montecitorio dopo aver superato indenne quello del Senato. Il governo se ne é accorto quasi in extremis e ha deciso di correre ai ripari sin da domani mattina.

    L'aggiustamento legislativo in corso d'opera verrà infatti apportato durante la già prevista riunione del Consiglio dei Ministri. E tenderà ad evitare che la normativa sulle espulsioni dei clandestini possa essere giudicata incostituzionale.

    In sostanza, tramite abboccamenti informali con la Consulta, si è scoperto che, in base ad una precedente sentenza della Suprema Corte in materia, c'è il fondatissimo rischio che la procedura di espulsione meramente amministrativa al primo ingresso illegale degli extracomunitari venga bocciata inesorabilmente dalla Corte Costituzionale.

    Da qui la decisione di inserire l'obbligo di un passaggio giurisdizionale che affida non più ad un questore, ma ad un magistrato, l'ordine di rimpatrio del clandestino. Non si tratta quindi, come si cominciava già a sospettare, dell'ennesimo addolcimento della legge concesso per accontentare i soliti centristi alla ricerca perenne di un compromesso fra la linea intransigente di alcuni settori della Casa della libertà e il solidarismo degli ex dc e dei cattolici. Ma piuttosto di una correzione in corsa per scongiurare il naufragio complessivo del nuovo impianto più rigoroso.

    Certo l'obbligo di adottare questa modifica comporta comunque che non ci sarà più la possibilità di rispedire su due piedi gli immigrati identificati, ma privi di permesso di soggiorno, nel loro paese d'origine. E anche per loro, come già per chi viene trovato sprovvisto di documenti, si adotterà infatti l'accoglienza coatta in attesa di ottenere dalla magistratura la sentenza di espulsione. Un bel colpo quindi per chi voleva dare un segnale di reazione immediata, quasi in tempo reale, all'ingresso illegale.

    La cosiddetta legge Bossi-Fini è dunque destinata a subire un ritardo nel suo ruolino di marcia. A questo punto è ormai certo infatti un suo secondo passaggio al Senato prima del varo definitivo. Anche se nella maggioranza c'è chi minimizza il rallentamento spiegando che il testo pervenuto alla Camera da Palazzo Madama era comunque imperfetto dal punto di vista formale, e quindi avrebbe comunque dovuto subire modifiche letterali. Senza contare che ci sono da risolvere anche alcuni "problemi tecnico-giuridici" sui minori presenti in Italia e sulla regolarizzazione delle colf.

    Intanto il ministro dell'Interno Claudio Scajola preannuncia che si sta studiando l'immissione di altri emendamenti alla legge che permettano di tutelare veramente chi arriva in Italia come rifugiato politico. Ma nello stesso tempo che consentano di perseguire chi invece si spaccia per tale "truccando le carte". Il responsabile del Viminale ha anche ribadito che il governo sta lavorando per intensificare gli accordi con i paesi da cui partono le navi della disperazione. In modo da prevenire il fenomeno.

    (27 MARZO 2002; ORE 167)
    ---------------------------------------------------------------

    Ogni commento è del tutto superfluo
    ---------pensiero--------

  2. #2
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    Predefinito Re: Immigrati: La Legge E' Da Riscrivere

    Originally posted by pensiero
    Immigrati, la legge è già da riscrivere


    Il consiglio dei ministri ritocca in extremis il provvedimento per evitarne l'incostituzionalità. Sarà tolto ai questori e riaffidato ai giudici il potere di espulsione. Ritorna difficile cacciare i clandestini.
    di Franco Chirico

    ROMA - Urge un ritocco significativo alla legge sull'immigrazione, quella patrocinata soprattutto da Umberto Bossi e Gianfranco Fini che sta per affrontare l'esame di Montecitorio dopo aver superato indenne quello del Senato. Il governo se ne é accorto quasi in extremis e ha deciso di correre ai ripari sin da domani mattina.

    L'aggiustamento legislativo in corso d'opera verrà infatti apportato durante la già prevista riunione del Consiglio dei Ministri. E tenderà ad evitare che la normativa sulle espulsioni dei clandestini possa essere giudicata incostituzionale.

    In sostanza, tramite abboccamenti informali con la Consulta, si è scoperto che, in base ad una precedente sentenza della Suprema Corte in materia, c'è il fondatissimo rischio che la procedura di espulsione meramente amministrativa al primo ingresso illegale degli extracomunitari venga bocciata inesorabilmente dalla Corte Costituzionale.

    Da qui la decisione di inserire l'obbligo di un passaggio giurisdizionale che affida non più ad un questore, ma ad un magistrato, l'ordine di rimpatrio del clandestino. Non si tratta quindi, come si cominciava già a sospettare, dell'ennesimo addolcimento della legge concesso per accontentare i soliti centristi alla ricerca perenne di un compromesso fra la linea intransigente di alcuni settori della Casa della libertà e il solidarismo degli ex dc e dei cattolici. Ma piuttosto di una correzione in corsa per scongiurare il naufragio complessivo del nuovo impianto più rigoroso.

    Certo l'obbligo di adottare questa modifica comporta comunque che non ci sarà più la possibilità di rispedire su due piedi gli immigrati identificati, ma privi di permesso di soggiorno, nel loro paese d'origine. E anche per loro, come già per chi viene trovato sprovvisto di documenti, si adotterà infatti l'accoglienza coatta in attesa di ottenere dalla magistratura la sentenza di espulsione. Un bel colpo quindi per chi voleva dare un segnale di reazione immediata, quasi in tempo reale, all'ingresso illegale.

    La cosiddetta legge Bossi-Fini è dunque destinata a subire un ritardo nel suo ruolino di marcia. A questo punto è ormai certo infatti un suo secondo passaggio al Senato prima del varo definitivo. Anche se nella maggioranza c'è chi minimizza il rallentamento spiegando che il testo pervenuto alla Camera da Palazzo Madama era comunque imperfetto dal punto di vista formale, e quindi avrebbe comunque dovuto subire modifiche letterali. Senza contare che ci sono da risolvere anche alcuni "problemi tecnico-giuridici" sui minori presenti in Italia e sulla regolarizzazione delle colf.

    Intanto il ministro dell'Interno Claudio Scajola preannuncia che si sta studiando l'immissione di altri emendamenti alla legge che permettano di tutelare veramente chi arriva in Italia come rifugiato politico. Ma nello stesso tempo che consentano di perseguire chi invece si spaccia per tale "truccando le carte". Il responsabile del Viminale ha anche ribadito che il governo sta lavorando per intensificare gli accordi con i paesi da cui partono le navi della disperazione. In modo da prevenire il fenomeno.

    (27 MARZO 2002; ORE 167)
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    Ogni commento è del tutto superfluo
    ---------pensiero--------

    Insomma decidera' il giudice e non il questore se espellere o meno,da quel che ho capito:ergo se il giudice e' un sinistro (ed e' pieno),state tranquilli che l'immigrato rimane.
    La norma dell'affidare l'espulsione ai questori e' incostituzionale?Mi pare SEMPLICE la soluzione: CAMBIAMO la Costituzione tramite referendum in quel punto.O devo presumere che se sulla Costituzione ci fosse scritto che "ogni immigrato puo' entrare",non si possa fare nulla??
    Pazzesco,assurdo,incredibile.
    Sono sempre + schifato.

  3. #3
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    No drago, il fatto che spetti al magistrato dare il via al reimpatrio è cosa sacrosanta....... Ne va dei diritti di tutti, al di là della questione immigrati.... Allorchè si decide della libertà di una persona,è necessario che i fatti vengano accertati da un'autorità giudiziaria secondo un certo iter, per non trovarsi sottoposti all'arbitrio di nessuno...In gioco, con il principio che tu vorresti abolire, sono anche le nostre garanzie e le nostre libertà...Credo poi che nessun giudice sia ancora in grado di rilasciare permessi di soggiorno o di indire sanatorie......Il problema diventa ora intensificare la creazione di centri d'accoglienza in attesa dei fogli di via.........

  4. #4
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    Ci vogliamo mettere in testa che finchè non verrà istituito il reato di immigrazione clandestina, ogni provvedimento per contrastare la stessa, sarà solo fumo??!!!

    E chiedetevi perchè non lo istituiscono..........

  5. #5
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    Tale reato sarebbe difficilmente perseguibile: stiamo parlando di centinaia di migliaia di potenziali rei, che dovrebbero essere arrestati, processati, condannati....Sarebbe una mole di lavoro esasperante....E le nostre carceri sono già piene oltremisura......Oltretutto molte di queste persone non vivono il carcere come una condanna, ma come una seconda casa, buona per avere vitto, alloggio,e perfino una collocazione "sociale".....Quindi il problema è creare tutti gli strumenti per ridurre al massimo i tempi di reimpatrio rimanendo nei sentieri della costituzionalità.....

  6. #6
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    Le questioni sono due:
    o istituisci il reato di immigrazione clandestina, e hai quindi degli strumenti per combattere la stessa, e contemporaneamente un definitivo deterrente, o lasci il solo reato amministrativo e te li tieni.
    Non c'è, come dimostrato da anni, nessuna alternativa.

    E comunque , riguardo ai costi che dovremmo sopportare per metterli in galera, prova a pensare se non pagheresti volentieri, piuttosto che violentassero, per esempio, tua figlia, o la tua fidanzata, o tua mogli...........i costi sono sempre proporzionali ai costi sociali.

    Scegli tu.

  7. #7
    Mjollnir
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    Originally posted by ZENA
    No drago, il fatto che spetti al magistrato dare il via al reimpatrio è cosa sacrosanta....... Ne va dei diritti di tutti, al di là della questione immigrati.... Allorchè si decide della libertà di una persona,è necessario che i fatti vengano accertati da un'autorità giudiziaria secondo un certo iter, per non trovarsi sottoposti all'arbitrio di nessuno...In gioco, con il principio che tu vorresti abolire, sono anche le nostre garanzie e le nostre libertà...Credo poi che nessun giudice sia ancora in grado di rilasciare permessi di soggiorno o di indire sanatorie......Il problema diventa ora intensificare la creazione di centri d'accoglienza in attesa dei fogli di via.........
    Francamente non colgo il nesso tra il rimpatrio degli immigrati e la mia libertà di cittadino (ed autoctono )...l'immigrato che viene espulso non è sottoposto a nessun "arbitrio" bensì alle leggi dello Stato.

  8. #8
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    Predefinito

    Originally posted by Mjollnir


    Francamente non colgo il nesso tra il rimpatrio degli immigrati e la mia libertà di cittadino (ed autoctono )...l'immigrato che viene espulso non è sottoposto a nessun "arbitrio" bensì alle leggi dello Stato.
    Un esempio concreto è quello delle diffide nei confronti di tifosi ai quali viene imposto l'obbligo di firma ogni domenica, cioè un limite alle libertà personali, a causa di fatti spesso presunti, sanzionato non da un'autorità giudiziaria, l'unica preposta a ciò in quanto garantisce la possibilità di una difesa per l'imputato.....

 

 

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