Una nota del ministero del Welfare annuncia
un disegno di legge che prevede benefici fiscali
Maroni studia sgravi
per le coppie sposate
Escluse dai vantaggi le convivenze di fatto
Insorgono Arcigay e Pdci, la Margherita approva
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ROMA - Sgravi fiscali per rendere la vita più facile alle giovani coppie sposate o che stanno per sposarsi. E' questo il contenuto di un disegno di legge al quale sta lavorando un gruppo di esperti insediato da Roberto Maroni al ministero del Welfare. E che però, escludendo dai benefici le coppie di fatto, sta già provocando polemiche, da parte di esponenti di sinistra e della associazioni di omosessuali.
Ma veniamo alla proposta, annunciata in un comunicato del Ministero. Il disegno di legge, è scritto nella nota, conterrà, tra l'altro, "una serie di agevolazioni fiscali, mirate allo scopo di facilitare la nascita di nuove famiglie". Il provvedimento, secondo quanto si è appreso, non è ancora ultimato: la discussione non sarebbe andata oltre le linee generali. L'unica cosa che sembra certa è che le norme non riguarderanno le coppie di fatto, ma solo quelle che si sono sposate da poco o che stanno per farlo. Nessun vantaggio, quindi, per chi convive ma ha deciso di non formalizzare questa scelta. Ancora da decidere anche il tipo di agevolazioni fiscali che, molto probabilmente, riguarderanno l'acquisto della casa, anche per chi decide di fare ricorso ad un mutuo.
E, subito dopo il comunicato, arrivano le reazioni. A cominciare da quella del leader dell'Arcigay, Franco Grillini, che usa parole dure: "Si tratta di un provvedimento che istiga al matrimonio, un dazio che il governo paga al grande elettore del Vaticano, una proposta che ci allontana dall'Europa e ci trasforma in un Paese feudale". "Sono sconcertato - prosegue Grillini - perché in questo modo si discrimina una fetta della società sempre più vasta, fatta di eterossessuali e omosessuali che invece del matrimonio hanno scelto la convivenza".
Giudizi analoghi da parte dell'ex ministro Katia Bellillo (Comunisti italiani): "Questo è un governo cieco davanti alle trasformazioni sociali. Le coppie di fatto sono una realtà sempre più diffusa nel nostro Paese: escluderle da qualsiasi beneficio concesso a chi si sposa vuol dire discriminare tra figli di serie A e figli di serie B".
Molto diverso, invece, il commento di un altro esponente del centrosinistra, Renzo Lusetti della Margherita: "La proposta di legge a sostegno delle giovani coppie sposate ci sembra una buona pista da sviluppare con attenzione".
Ancora più entusiasti, infine, Luca Volonté dell'Udc "proposta che non può che trovarci concordi, già nella scorsa legislatura il nostro gruppo ne aveva presentato una in tal senso") e Riccardo Pedrizzi di An: "E' una politica organica a favore dell'unica famiglia riconosciuta e protetta dalla nostra Costituzione, cioè quella naturale fondata sul matrimonio".
http://www.repubblica.it/online/soci...ni/maroni.html