Domenica lo "strillo" di prima pagina sull’"Unità" cita Oscar Luigi Scalfaro: "Dinanzi al tentativo di mettere in discussione la libertà e i diritti fondamentali della persona nessuno può permettersi di stare alla finestra". Da applausi. A p. 4, però, leggiamo che in tema di procreazione assistita "anche i laici del centro destra dovrebbero battersi" contro la posizione cattolica, "che prevede il diritto a nascere del concepito". "L’Unità" difende il diritto ad ucciderlo, e la fecondazione eterologa, e quella "per single e per gay". Hanno provato, anche in questa materia, a consultare il pensiero di Scalfaro? No. Loro non scherzano, anche quando pare. Infatti a p. 30 scrivono, ironizzando sui "miracoli" – polemica economica, con il governo, e anche antireligiosa, con le canonizzazioni in arrivo – che l’Italia si avvia verso "lo Stato pontificio". Ridiamo? Personalmente rido di più di più a p. 4, che pubblicizza la "festa dell’Unità": ballo con orchestra, fuochi artificiali – come la fecondazione? – musica dal vivo, pianobar, pedalata, supertombolissima, forno, pasticceria, videocassette… È qui la festa? Pare di sì. Domanda: che dirà, di tutto questo, chi non vuole "permettersi di stare alla finestra", confinato lassù, nello strillo della striscia rossa, sbandierato a comando e poi subito ammainato?