La mia non breve esperienza di "denunciatore per vocazione", mi ha già dimostrato che anche sul piano procedurale, se non hanno qualche avvocato addosso, i nostri giudici fanno sempre e comunque il cazzaccio che gli pare.
Salvo rare ed eroiche eccezioni, manca totalmente alla categoria dei magistrati un elementare senso del diritto e della legalità.
E se poi ci si pensa bene, in fondo è naturale; come è naturale che a (quasi) tutti i funzionari dello stato, manchi qualunque senso dello stato. E che a quasi tutti i preti manchi il senso del sacro.

E' naturale. Ed è per questo che il servizio pubblico, il servizio nell'interesse della comunità, non avrebbe mai potuto essere ridotto a una qualunque professione, un mestiere, se non attraverso quella particolare forzatura etica e direi mentale che è stato il nazionalismo napoleonico (da cui per loro fortuna gli anglosassoni sono rimasti in gran parte indenni).

In un Paese a statalismo selvaggio, ed affetto da paraculismo acuto, dove per una timida riformicchia sull'art.18 si scatena addirittura una guerra civile, o si avanza a tagli netti in tutte le direzioni, oppure nulla vieta di rassegnarsi al progressivo declino....verso l'Africa, quella nera.