Venezuela: Chavez torna a Miraflores


Il presidente venezuelano ha fatto ritorno, in elicottero, nel palazzo presidenziale. Intanto i militari che gli sono rimasti fedeli annunciano di avere il controllo della guardia nazionale.


CARACAS - Contro-golpe in Venezuela. Quarantotto ore dopo essere stato deposto, infatti, Hugo Chavez torna a essere il presidente della Repubblica venezuelana. Il caudillo ha lasciato, in elicottero, l'isola di Orchila, nei Caraibi, dove era rimasto confinato dopo il colpo di Stato messo a punto dall'insolita alleanza tra industriali e sindacalisti. Chavez è quindi tornato al palazzo di Miraflores, nella Capitale, e ha ripreso le proprie funzioni di presidente. Il golpe, che aveva consegnato il Paese nelle mani dei militari, quindi, è durato meno di 48 ore.

Immediata la ritirata dell'industriale e leader dell'opposizione Pedro Carmona. Che, dopo essersi autonominato presidente della repubblica venezuelana, ha spiegato alla radio nazionale di essersi dimesso "nel bene del Venezuela e per evitare un bagno di sangue".

Il paese ritorna quindi sotto il controllo di Chavez e dei suoi fedeli. Compresa la Guardia nazionale venezuelana. "Posso annunciare con orgoglio - ha detto durante un collegamento con la tv statale il generale Franceco Belisario Landis, da sempre vicino al presidente - che ho il totale controllo della Guardia, che torna ad essere fedele alla rivoluzione bolivariana".

Il presidente Chavez ha varcato il cancello di Miraflores in mattinata, dopo che il suo elicottero era atterrato nel cortile del palazzo presidenziale. In abiti borghesi, e accompagnato dai suoi militari più fedeli, Chavez è stato accolto da una folla di suoi sostenitori. Lunghi applausi hanno salutato il suo primo discorso dopo il riottenimento della carica di presidente. "Questa è una giornata da iscrivere nella storia dell'America Latina - ha spiegato Chavez ai suoi fedelissimi, riuniti sotto le finestre di Miraflores - il popolo venezuelano non avrebbe tollerato un'autocrazia". Quindi la risposta della folla, che ha urlato: "Chavez ti amiamo". La banda della guardia d'onore presidenziale ha suonato una marcia militare, mentre Chavez veniva accolto dal ministro dell'Interno Ramon Rodriguez Chacin.

Resta in sospeso, ora, il regolemento dei conti all'interno dell'esercito. Il ritorno del presidente, infatti, è stato deciso dopo una lunga riunione notturna nel palazzo presidenziale nella quale probabilmente i golpisti hanno ottenuto garanzie sul proprio futuro.

Prima di lui aveva giurato, come presidente provvisorio, il vice di Chavez Diosdato Cabello, che aveva di fatto annunciato la destituzione del governo golpista e l'arresto del presidente vicino ai militari Pedro Carmona. Quest'ultimo però, avrebbe parlato alla radio nazionale poco tempo dopo, smentendo di fatto le notizie sulla sua cattura. La situazione politica insomma, nonostante il ritorno del legittimo presidente, appare ancora fluida. In ogni caso, il Paese sembra riavviarsi verso un deciso recupero del riassetto costituzionale.