Ritengo sia importante (di questi tempi più che mai) ricordare la differenza tra antisemitismo ed antigiudaismo; stimolando magari una discussione al riguardo.
Comincio con una breve citazione da un articolo di don Curzio Nitoglia di qualche tempo fa.
Uno dei massimi specialisti della polemica antigiudaico-massonica e antimodernista fu monsignor Henri Delassus. Nato il 12 aprile 1836 ad Estaires in Francia, ordinato sacerdote a Cambrai nel 1862, nel 1875 diventa direttore del settimanale La semaine religieuse de Cambrai.
Monsignor Delassus fu creato prelato domestico di Sua Santità da S. Pio X nel 1904 e protonotario apostolico nel 1911. Morì a Saméon il 6 ottobre 1921.
Egli ha scritto: «Il Calvario ha diviso in due la razza ebraica: da una parte coloro che hanno creduto in Cristo; e dall’altra, i boja, sulla testa dei quali, secondo i loro stessi auspici, è ricaduto il Sangue di Cristo, votandoli ad una maledizione che persisterà fino a che durerà la loro ribellione». Secondo monsignor Delassus l’Antigiudaismo coincide con il Cattolicesimo, nel senso che i cattolici debbono combattere il Giudaismo, come combattono la Massoneria, il Socialismo e l’Anarchia, per difendere la società civile e la Chiesa.
La sua posizione è assai diversa da quella dell’Antisemitismo biologico o razziale, soprattutto per quanto riguarda due elementi fondamentali: «La piena salvaguardia dell’ebraismo antico, da cui nacquero Gesù, Maria, gli Apostoli, i fedeli delle prime comunità cristiane, e il riconoscimento che all’ebreo resta sempre aperta per redimersi, e tale deve restare, la strada della conversione al Cristianesimo. La considerazione di “razza maledetta”... è una condizione storica, storicamente datata e storicamente superabile… non è il prodotto della natura che imprigiona irrimediabilmente in una condizione senza via d’uscita»
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«Preghiamo anche per i Giudei infedeli, affinché il Signore Dio nostro TOLGA ILVELO DAI LORO CUORI ed anch’essi riconoscano Gesù Cristo, Signore nostro. O Dio onnipotente ed eterno, che non rigetti dalla tua Misericordia neppure i Giudei infedeli, esaudisci le preghiere che Ti rivolgiamo per questo popolo accecato, affinché, riconoscendo la luce della tua verità, che è Cristo, SIANO STRAPPATI ALLE LORO TENEBRE. Per lo stesso N. S. Gesù Cristo. Così sia»
La vera carità verso gli ebrei consiste «nel non nascondere ad essi la... tragica situazione obiettiva in cui sono venuti a trovarsi dopo la condanna di Gesù. La vera carità verso gli ebrei è di illuminarli lealmente su tale situazione... Niente di più dannoso per gli ebrei che nascondere loro o far dimenticare queste fondamentali verità rivelate, lasciandoli nell’illusione di essere prediletti da Dio come prima del Calvario»
Anche don Pio Edgardo Mortara preghi con noi per la loro conversione