SCIOPERO DELLA SETE DI MARCO PANNELLA: DANIELE CAPEZZONE SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Roma, 16 aprile 2002 - Ore 17.00
Signor Presidente,
mentre Le scrivo, sono trascorse ventiquattr’ore da quando Marco Pannella -dopo quattro giorni di sciopero della fame- ha avviato uno sciopero totale della fame e della sete. Sono anche trascorsi rispettivamente sedici ed undici mesi da quando la Corte Costituzionale e la Camera dei deputati sono prive l’una di due, e l’altra di tredici membri.
Non starò a ricordarLe quali siano i rischi che l’iniziativa di Pannella comporta, né quanto profonde siano le ferite della legalità costituzionale che l’hanno determinata. So bene che l’una e l’altra cosa Le sono ben presenti, ma mi permetto di scriverLe comunque, anche a nome dei 1100 cittadini che stanno accompagnando, con il loro sciopero della fame, l’iniziativa nonviolenta di Pannella.
Credo che Le sia anche presente come la conoscenza di tutto questo sia scientificamente sottratta agli italiani: queste vicende, come sa, non hanno meritato un solo rigo o un solo minuto di attenzione da parte degli organi d’informazione pubblici e privati, scritti e audiovisivi. Per carità, nihil sub sole novi: così come nel 1939 si trattava di impedire che gli italiani sapessero che si poteva entrare in guerra o no, e che vi erano dei pro e dei contro, allo stesso modo oggi si deve impedire ai cittadini di conoscere e giudicare tutti questi temi. E di questo stiamo ancora una volta facendo l’esperimento “in corpore vili”: ma il ”corpus”, sul piano morale e politico, è la legalità della vita delle istituzioni italiane, non certo Pannella.
Proprio per queste ragioni, signor Presidente, Le chiedo di intervenire: mi permetto di segnalarLe, da questo punto di vista, quanto sia forte -a maggior ragione in presenza di fatti di così grande rilevanza costituzionale- il rischio di desuetudine dello strumento formale rappresentato dal messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica.
Dica, scriva una parola, signor Presidente. Marco Pannella ha scelto di inviare il proprio “messaggio” alle Camere, facendo del suo fisico, del suo corpo, un’arma ideale e politica immediata per il nostro paese: anche per Lei e per ogni altro fratello d’Italia. La prego: ne faccia tesoro. Grazie.
Daniele Capezzone
Wolare (informato privilegiato)
<FONT COLOR="Purple"> Scusate! Avete visto qualche Radicale Italiano dibattere nei salotti "buoni" della TV ?
LA GENTE BEN INFORMATA NON PUO' ESSERE TRUFFATA</FONT c>
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