Fidel Castro a Monterrey - "Misure in grado di generare fondi sufficienti per lo sviluppo"

Nei giorni dal 18 al 22 marzo si è tenuta nella città messicana di Monterrey
la "Conferenza internazionale sui finanziamenti allo sviluppo" organizzata
dall'ONU. Gli USA hanno posto il veto alla partecipazione di Fidel Castro.
Il presidente cubano ha solo potuto tenere un breve discorso, dove tra l'
altro ha affermato che misure come una tassa tipo Tobin "sarebbero oggi,
forse, le uniche in grado di generare sufficienti fondi" per lo sviluppo.

"Eccellenze,
Ciò che dirò qui non sarà condiviso da tutti, però dirò quel che penso, e lo
farò con rispetto.
L'attuale ordine economico mondiale costituisce un sistema di saccheggio e
sfruttamento come non è mai esistito nella storia. I popoli credono ogni
giorno di meno in dichiarazioni e promesse. Il prestigio delle istituzioni
finanziarie internazionali è sotto lo zero. L'economia mondiale è un
gigantesco casinò. Recenti analisi indicano che per ogni dollaro che si
impiega nel commercio mondiale, oltre cento si impiegano in operazioni
speculative che non c'entrano niente con l'economia reale. Questo ordine
economico ha portato il 75% della popolazione mondiale al sottosviluppo. La
povertà estrema nel Terzo Mondo raggiunge ormai la cifra di 1,2 miliardi di
persone.
L'abisso cresce, non si riduce. La differenza di entrate tra i paesi più
ricchi e quelli più poveri, che era di 37 volte nel 1960, è oggi di 74
volte. Si è arrivato a estremi tali che le tre persone più ricche del mondo
possiedono attivi pari al PIL combinato dei 48 paesi più poveri. Nel 2001 il
numero di persone con fame fisica raggiunse la cifra di 826 milioni; 854
milioni di adulti analfabeti; 325 milioni di bambini che non vanno a scuola;
2 miliardi di persone che mancano di medicine essenziali a basso costo; 2,4
miliardi di persone che non dispongono di condizioni elementari di
risanamento. Non meno di undici milioni di bambini sotto i cinque anni
muoiono ogni anno per cause evitabili, e 500 mila restano definitivamente
ciechi per mancanza di vitamina A.
Gli abitanti del mondo sviluppato vivono 30 anni in più di quelli dell'
Africa Subsahariana. Un vero genocidio! Non si può attribuire la colpa di
questa tragedia ai paesi poveri. Essi non conquistarono e saccheggiarono
durante secoli interi continenti, né stabilirono il colonialismo, né
ristabilirono la schiavitù, né crearono il moderno imperialismo. Ne furono
le vittime.
La responsabilità principale di finanziare il loro sviluppo spetta agli
Stati che oggi, per ovvie ragioni storiche, usufruiscono dei benefici di
quelle atrocità. Il mondo ricco deve condonare il debito estero e concedere
nuovi prestiti d'aiuto per finanziare lo sviluppo. Le offerte tradizionali
di aiuto, sempre rachitiche e molte volte ridicole, sono insufficienti o non
si realizzano. Ciò che è necessario per un vero sviluppo economico e sociale
sostenibile è molte volte più di quanto si afferma.
Misure come quelle suggerite dal recentemente deceduto James Tobin per
frenare il flusso incontenibile della speculazione monetaria, anche se la
sua idea non era quella di aiutare allo sviluppo, sarebbero oggi, forse, le
uniche in grado di generare sufficienti fondi che, nelle mani degli
organismi delle Nazioni Unite e non in quelle di funeste istituzioni come il
FMI, potrebbero fornire aiuto diretto allo sviluppo con la partecipazione
democratica di tutti, senza il sacrificio dell'indipendenza e della
sovranità dei popoli. Il progetto di consenso che ci viene imposto dai
padroni del mondo in questa conferenza, è quello di rassegnarci a
un'elemosina umiliante, condizionata e che favorisce l'ingerenza.
Bisogna ripensare tutto quanto creato da Bretton Woods fino ad oggi. Non ci
fu allora una vera visione del futuro. Prevalsero i privilegi e gli
interessi del più potente. Di fronte alla profonda crisi attuale, ci offrono
un futuro ancor peggiore, in cui non si risolverebbe mai la tragedia
economica, sociale ed ecologica di un mondo che diventerà ogni giorno più
ingovernabile, dove ci saranno ogni giorno più poveri e più affamati, come
se una grande parte dell'umanità fosse d'avanzo. E' ora di riflessione
serena per i politici e gli uomini di Stato. Credere che un ordine economico
e sociale che ha dimostrato di essere insostenibile possa essere imposto
mediante la forza è un'idea pazza.
Le armi ogni volta più sofisticate che si accumulano negli arsenali dei più
ricchi e potenti, come dissi una volta, potranno uccidere gli analfabeti, i
malati, i poveri e i famelici, ma non potranno uccidere l'ignoranza, le
malattie, la povertà e la fame. Una volta tutte si dovrebbe dire "addio alle
armi". Deve essere fatto qualcosa per salvare l'umanità! Un mondo migliore è
possibile!Grazie."

Tratto da GRANELLO DI SABBIA (n°42)
Bollettino elettronico settimanale di ATTAC
Giovedì, 11-04-2002
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