Mi dispiace, Blondet è un buon 'sociologo', ha scritto cose apprezzabili, ma in politica estera ha una visione troppo complottista, fossilizzata sullo schema 'sionisti-neoconservatori', dimenticando che Soros e Brzezinski sono due cosmopoliti non 'sionisti' - o comunque non filo-israeliani in maniera oltranzista - ma, nonostante ciò, sono i due che manovrano da dietro le quinte Obama.
La differenza fondamentale fra i neo-cons e i progressisti obamiti è sostanzialmente nei metodi e non nei fini.
I neo-conservatori usavano una strategia aggressiva, unilateralista, mentre invece i progressisti obamiti - in realtà sorosiani e brzezinskiani - sono più 'aperti' e usano la stretagia del 'soft power', ma in realtà è semplicemente una forma di controllo molto più subdola e pericolosa.
Ahimè questo Blondet non l'ha ancora capito, ma del resto non pretendo chissà cosa da chi ha ancora il coraggio di sostenere i Croati contro i Serbi, nonostante quello che è successo in Bosnia e in Kosovo con gli islamici e gli americani.
Ce l'ho con Obama solo perchè è nero? Anche se fosse costituirebbe per te un problema?
Per me il fatto che Obama sia negro (nero non significa nulla a livello antropologico-razziale) è un problema. Ma non perchè non mi piaciono le carnagioni scure, ma perchè il fatto che sia presidente rappresenta il trionfo di un determinato modello di società a me estraneo.
Non vedo cosa ci sia di malvagio in questo.