X Skepto : il paradosso dei consumi elettrici

[Diabolik]

Skepto, ho letto nei post che sei un genietto della matematica e della logica, dimmi che ne pensi di questo paradosso.

In questa discussione http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=6360

Yury e Brunik, affermavano che siccome oggi i consumi elettrici dell'industria sono stati quasi paragonabili a quelli di un giorno festivo, e siccome la domenica la gente non lavorando è come se fosse in uno 'sciopero virtuale' , si può dire che oggi hanno scioperato quasi tutti.

A me viene da ribaltare la frittata : visto che se a=b è anche vero che b=a, dimostrare che oggi hanno lavorato più o meno quanti lavorano di domenica, equivale a dimostrare che la domenica lavorano lo stesso numero di persone che hanno lavorato oggi.

E siccome oggi hanno comunque lavorato milionate di persone, anche nell'industria, questo dimostrerebbe per assurdo che la domenica lavorano milionate di persone, quante hanno comunque lavorato oggi.

Dove sta l'inghippo di questo paradosso ? Possono essere vere entrambe le deduzioni ?

[anton]

MA CHE VI FREGA ANDARE A CONTARE I CENTESIMI.????
RIMANE IL FATTO INCONTROVERTIBILE CHE IERI I GIORNALISTI DELLE TELEVISIONI HANNO FATO SCIOPERO.

PROPRIO QUELLI CHE OGNI GIORNO SI AFFANNANO A DIRCI CHE IL GOVERNO FA BENE , CHE BISOGNA LASCIALO LAVORARE, CHE FA GLI INTERESSI DEGLI ITALIANI TUTTI, CHE SHARON è UNA BRAVA PERSONA, CHE L'AMERICA è IL PAESE PIù RICCO PIù GIUSTO E PIù LIBERO, CHE CASTRO è UN DITTATORE CRUDELE , E CHE I COMUNISTI MANGIANO I BAMBINI.

[Skepto]

Se effettivamente il metodo per calcolare le adesioni fosse attendibile e se alla domenica l'industria assorbe una quantità di elettricità minima (mettiamo 2000 MW su 25000, per cui il consumo senza calcolare l'industria sarebbe di 23000; ciò ci porta a dire che normalmente si fanno fuori a scopi industriali 15000MW al giorno, al paese di Brunik), abbiamo che martedì si sono consumati 5000 MW, cioè un terzo del solito.
Questo porterebbe l'adesione allo sciopero attorno al 66,6%, con una quantità di operai che lavoravano pari al 250% di una domenica (insomma, due volte e mezza).

Conta che però quei 2000 MW alla domenica sono una stima personale (fatta molto a spanne, giacchè non me ne intendo); se cambi quella cifra, cambi tutto. Inoltre non ho considerato i negozianti e i servizi, che hanno comunque il loro peso nel calcolo sia alla domenica che durante la settimana.

[F.B.]

Originally posted by Diabolik
Skepto, ho letto nei post che sei un genietto della matematica e della logica, dimmi che ne pensi di questo paradosso.

In questa discussione http://www.politicaonline.net/forum/...&threadid=6360

Yury e Brunik, affermavano che siccome oggi i consumi elettrici dell'industria sono stati quasi paragonabili a quelli di un giorno festivo, e siccome la domenica la gente non lavorando è come se fosse in uno 'sciopero virtuale' , si può dire che oggi hanno scioperato quasi tutti.

A me viene da ribaltare la frittata : visto che se a=b è anche vero che b=a, dimostrare che oggi hanno lavorato più o meno quanti lavorano di domenica, equivale a dimostrare che la domenica lavorano lo stesso numero di persone che hanno lavorato oggi.

E siccome oggi hanno comunque lavorato milionate di persone, anche nell'industria, questo dimostrerebbe per assurdo che la domenica lavorano milionate di persone, quante hanno comunque lavorato oggi.

Dove sta l'inghippo di questo paradosso ? Possono essere vere entrambe le deduzioni ?

Salve,

non entro nel merito del paradosso, l'esperto qui e davvero Skepto.

Ho però dei dubbi diciamo così metodologici sull'uso di indicatori quali il consumo di energia elettrica tout cour per trarre conclusioni sul numero degli scioperanti.

Il consumo energetico, così come usato nel thread riferito, può al massimo rappresentare un indicatore qualitativo e cioé che l'altro ieri, essendosi consumata meno energia elettrica che in un normale giorno lavorativo, se ne può, con qualche cautela, dedurre che si è lavorato meno del solito. Non quante persone in meno hanno lavorato ma solo che il lavoro è calato.

Per dedurre altre caratteristiche quantitative bisognerebbe avere a disposizione altri dati. Ad esempio la percentuale, sui consumi di l'altro ieri, dell'energia per uso industriale. Poi, per poter ragionare con qualche cognizione di causa, bisognerebbe confrontare questo dato (consumi industriali di ieri l'altro) con un dato che abbia senso come termine di paragone e cioé che tenga conto di stagionalità, periodo dell'anno, giorno della settimana ecc. simili a quelli di ieri l'altro. Un suggerimento potrebbe essere la media dei consumi industriali del giorno lavorativo a metà del mese di aprile degli ultimi anni, facendo attenzione all'interpretazione del confronto tenendo conto dei fattori di crescita/calo economici, che potrebbero essere desunti dai dati sugli utilizzi degli impianti.

Ho trovato giuste le sue osservazioni sui consumi industriali che comunque ci sono stati, dato che le industrie a ciclo continuo, per definizione, continuano la produzione anche durante i giorni festivi. E non è un dato marginale, come qualcuno potrebbe essere portato a pensare, dato che un cementificio di dimensioni medio grandi (e l'Italia è uno dei maggiori produttori, oltre che consumatore, mondiali di cemento) ha un consumo di energia elettrica paragonabile a quello di una città di 100.000 abitanti.

Cordiali saluti

[Skepto]

Non sono un esperto come dici (almeno non sui consumi energetici) in ogni caso trovo anche io dubbio il metodo seguito. Entrano davvero in gioco troppe variabili: ad esempio, pur con un numero ridotto di lavoratori, i capannoni vanno comunque illuminati (così che il consumo sarebbe più alto di quanto ci si aspetterebbe dalla semplice proporzione). Oppure in alcuni posti di lavoro i dipendenti che non scioperavano possono essere stati assegnati a compiti che non richiedevano l'uso dei macchinari, a causa della mancanza di parte dei colleghi (facendo sì che i consumi calassero di molto, pur avendo magari un terzo dei lavoratori assenti).