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51. Non puoi votare in questo sondaggio
  • Si

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    21 41.18%
  • Non lo so/Non mi interessa

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Risultati da 11 a 18 di 18
  1. #11
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    l'unica cosa che si può dire del sistema elettorale francese è che fa schifo, infatti era amto da Dalema and company, tutto basato sul personaggio, sul candidato e niente politica, programmi o altre cose serie.

  2. #12
    Il professore matto
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    Originally posted by Roderigo

    Perchè hai scritto persona tra virgolette?
    E perchè quella persona, a priori, non sarebbe in grado di rappresentare le aspirazioni e gli interessi del popolo francese, di cui fa parte?
    Tu conosci le aspirazioni e gli interessi del popolo francese?

    R.



    No,io non le conosco. Ma non mi sono candidato alle presidenziali.

    Vedi..un popolo ha un'identità che certamente non è disposto a perdere facilmente. E' giusto che sia così. L' immigrazione sregolata in Francia (che si sono anche un pò cercati andando per il mondo a mettere colonie) ha creato fratture sociali importanti a discapito di una coesione che garantisce da sempre sicurezza e solidarietà.
    Una persona di colore è comunque un corpo estraneo alla tradizione e dunque una frattura non accettabile,perchè questa persona porta con sè valori e concezioni di vita radicalmente diverse da quelle grandemente maggioritarie.
    Credo che un presidente del genere difficilmente farebbe gli interessi dei cittadini francesi originari, quanto piuttosto quelli di immigrati,islamici e quant'altro rientra nella risma..Questo il popolo francese l'ha capito ignorando la cadidatura "colorata" e votando logicamente in linea con la tradizione sciovinista e nazionalista francese.


    Indipendentzia!

  3. #13
    Roderigo
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    Originally posted by Corradino
    No,io non le conosco. Ma non mi sono candidato alle presidenziali.
    Se pure tu avessi voluto candidarti alle presidenziali francesi, la tua candidatura non sarebbe stata ammessa, poichè tu non sei un cittadino francese.

    Originally posted by Corradino
    Vedi..un popolo ha un'identità che certamente non è disposto a perdere facilmente. E' giusto che sia così.
    Ogni popolo ha una identità, che è il frutto della confluenza di più identità. L'identità di un popolo non è un dato stabile ed immodificabile nel corso della storia.
    Pensi forse che noi siamo tutti discendenti del popolo di Giulio Cesare?

    Originally posted by Corradino
    L' immigrazione sregolata in Francia (che si sono anche un pò cercati andando per il mondo a mettere colonie) ha creato fratture sociali importanti a discapito di una coesione che garantisce da sempre sicurezza e solidarietà.
    Nella Francia degli anni Sessanta, il rapporto nativi immigrati era cinque volte superiore a quello dell'Italia degli anni '90. Eppure con meno fratture, meno xenofobia, meno razzismo. Le Pen arriva solo negli anni '80. Il problema non è tanto la presenza di immigrati, ma il tenore di vita, il benessere economco. Nei periodi di crisi si individua sempre qualcuno da prendere a calci.

    Originally posted by Corradino
    Una persona di colore è comunque un corpo estraneo alla tradizione e dunque una frattura non accettabile,perchè questa persona porta con sè valori e concezioni di vita radicalmente diverse da quelle grandemente maggioritarie.
    Conosci queste differenze?
    Puoi illustrarle magari mettendo a confronto Colin Powell e Madeleine Albright?

    Originally posted by Corradino
    Credo che un presidente del genere difficilmente farebbe gli interessi dei cittadini francesi originari, quanto piuttosto quelli di immigrati,islamici e quant'altro rientra nella risma..Questo il popolo francese l'ha capito ignorando la cadidatura "colorata" e votando logicamente in linea con la tradizione sciovinista e nazionalista francese.
    La tradizione sciovinista e nazionalista francese ha preso il 17%. E' tanto, ma molto meno della maggioranza dei francesi.
    Le differenze non riguardano solo gli interessi, ma anche il modo di interpretarli. Un operario francese ha sicuramente interessi più simili a quelli di un operaio immigrato, che non a quelli del suo sfruttatore dalla pallida carnagione.

    R.

  4. #14
    Il professore matto
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    Originally posted by Roderigo

    La tradizione sciovinista e nazionalista francese ha preso il 17%. E' tanto, ma molto meno della maggioranza dei francesi.
    Le differenze non riguardano solo gli interessi, ma anche il modo di interpretarli. Un operario francese ha sicuramente interessi più simili a quelli di un operaio immigrato, che non a quelli del suo sfruttatore dalla pallida carnagione.

    R.

    ti rispondo in sequenza punto per punto



    Non sono cittadino francese e non mi posso candidare? Azz..non ci avevo pensato. Precisazione importante, grazie.


    Hai ragione circa la "confluenza di più entità" ma dimentichi il fattore tempo. Un conto è un'integrazione continua e limitata che apporti ricchezza culturale ad un filone culturale principale; Un conto è un inserimento massiccio nel tessuto sociale concentrato in un tempo storicamente limitatissimo. Nel primo caso si ha integrazione (e non farti sfuggire il significato della parola: "integrare" come "entrare in qualcosa" e non: distruggere questo qualcosa creando qualcosa di tot diverso), nel secondo spinte centrifughe notevoli. Per problemi economici principalmente,certo. Ma in gran parte determinati da concorrenza allogena sul mercato del lavoro (spesso sfruttata,tra l'altro) che genera fobie che poi portano a votare Le Pen.


    Il paragone con l'Italia lo sollevi tu. Io non mi sono nemmeno azzardato. Sono due realtà fortunatamente molto diverse.



    Tiri in ballo due illustri americani. Un razzista ti risponderebbe che sono l'eccezione che conferma la regola e che se si citano solo loro un motivo ci sarà.
    Io invece ti rispondo dicendoti che la situazione U.S.A è ancora diversa e che bisogna sempre contestualizzare. Francia, Italia e U.S.A....tutte realtà diverse con storie diverse. Ti ricordo i problemi in Francia circa il velo nelle scuole o altri episodi conseguenza della "non-integrazione" e dunque della non-accettazione da parte degli allogeni delle consuetudini e della cultura autoctone.



    Molti sciovinisti in Francia hanno votato Chirac, Chevenement o addirittura Lutte Ouvriere, a quanto dicono gli istututi di ricerca è un sentimento molto diffuso quello della gradeur o se preferisci dell' "Eception" che non si esaurisce nel bacino elettorale della destra xenofoba.
    Sempre secondo questi studi Le Pen ha raccolto consensi tra operai e agricoltori, sintomo del fatto che è riuscito ad interpretare l'anima profonda di questa gente.
    Mentre gran parte della borghesia ha votato socialista o addirittura trozkista.
    Significa che i socialisti hanno fatto ben poco per i primi e molto per questi ultimi,credo.







  5. #15
    hussita
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    Originally posted by Corradino





    ma,scusa,voteresti una negra?

    so what??


    io voterei Chevenement o al più Megret. Le Pen no perchè si è un pò sputtanato contro gli usa.





  6. #16
    Roderigo
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    Originally posted by Corradino
    Tiri in ballo due illustri americani. Un razzista ti risponderebbe che sono l'eccezione che conferma la regola e che se si citano solo loro un motivo ci sarà.
    Io invece ti rispondo dicendoti che la situazione U.S.A è ancora diversa e che bisogna sempre contestualizzare. Francia, Italia e U.S.A....tutte realtà diverse con storie diverse. Ti ricordo i problemi in Francia circa il velo nelle scuole o altri episodi conseguenza della "non-integrazione" e dunque della non-accettazione da parte degli allogeni delle consuetudini e della cultura autoctone.
    Non tutti i razzisti danno la stessa risposta.
    Molti francesi al secondo turno, voteranno Chirac, turandosi il naso, solo per sconfiggere Le Pen. Voterebbero qualsiasi cosa per sconfiggere Le Pen. In Francia oggi esiste, per fortuna, una maggioranza di questo tipo. Voterebbero anche quella persona che tu metti tra virgolette: Christiane Taubira. Se vi sono differenze di interessi e aspirazioni tra indigeni ed immigrati, ve ne sono molte di più tra democratici e razzisti.

    R.

  7. #17
    Il professore matto
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    Curiosa la definizione di democrazia che traspare dalle tue righe. Può esistere benissimo un razzista democratico. Come del resto è Le Pen, che vince nel sistema democratico e che deve essere battuto nel sistema democratico.

    Sono certo che i francesi in un eventuale ballottaggio batterebbero pressochè sempre LePen a prescindere dallo sfidante (curioso sarebbe un ballottaggio tra Le Pen e la Languiller,ma è fantapolitica). Ma attenzione. I sondaggi ad oggi dicono che Chirac vincerebbe col 78/80%.
    La candidata negra non credo avrebbe le stesse tranquille percentuali. Se vincesse, vincerebbe di 1-2 punti.

  8. #18
    Fieramente Leghista
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    Voterei Le Pen, senza pensarci un attimo.
    Anche se preferirei qualcuno altrettanto deciso nella lotta all'immigrazione, ma che fosse però anche un convinto federalista, autonomista e disponibile perfino a concedere il SACROSANTO DIRITTO DI SECESSIONE a corsi e bretoni, qualora questi popoli decidessero così, in base a un democraticissimo referendum su base locale!
    Ma purtroppo in Francia non esiste nulla di simile.

    Saluti Padani
    Alessandra

 

 
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