La maligna e perfida strategia dei trozkisti francesi:tifare Le Pen cosi' dopo se...

[anton]

[QUOTE]Originally posted by Il Condor
[B]

Originally posted by bom-bim-bom


Buuu che paura... occhio che i komunisti avanzano!!

Ma dove?

Ti piacerebbe... ma le orde komuniste che avanzano sono tutte nelle vostre menti"


... e in quella ci Cciapas

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GIA!!!!
TU, COME CONDOR, VOLI ALTO PROPRIO PER NON ACCORGERTI CHE QUESTA LIBERTà LIBERALE E LIBERISTA ESISTE SOLO NELLE DICHIARAZIONI DEI PADRONI.

[Ichthys]

VORRAI DIRE:

Originally posted by bom-bim-bom
ATTENZIONE GLI OMINI ROSSI SONO TRA NOI!!!!

[yurj]

Originally posted by Dragonball
...vince,si puo' gridare al fascismo e di conseguenza andare in piazza tutti i giorni e fomentare disordini fino a fare un colpo di Stato comunista con la piazza.
Non e' una congettura o pura fantascienza la mia,ma una lucida e diabolica strategia,tanto che la candidata di "Lotta Operaia" che vuole l'instaurazione della DITTATURA DEL PROLETARIATO,NON s'e' schierata per Chirac e NON ha fatto appello per votarlo.
Bisognerebbe riflettere di + sull'attualissimo pericolo comunista e sull'elevato grado di sovversione democratica,talvolta implicita (come insegna la Storia),che questa ideologia porta con sè.

Va a lavorare

Io se fossi in te, chiederei di rinchiudere i comunisti in campi recintati, non si sa mai che suceda qualcosa. Poi anche gli arabi, si s mai che vogliano far vincere le Pen per poi protestare... E' così che è cominciato il Nazismo...

[bom-bim-bom]

Originally posted by Ichthys
VORRAI DIRE:

ATTENZIONE GLI OMINI ROSSI SONO TRA NOI!!!!

Si anche loro.

Insieme agli omini neri che vengono da Sirio e agli omini arcobaleno che vengono da Betelgeuse.

E poi orde di omini negazionistucci che vengono da un mondo chiamato Gnosis...

Il loro intento è costringere l'umanità ad indossare la biancheria intima in perfetto comunismo, oggi a te domani a me sempre lo stesso capo.

[brunik]

Originally posted by Dragonball
...vince,si puo' gridare al fascismo e di conseguenza andare in piazza tutti i giorni e fomentare disordini fino a fare un colpo di Stato comunista con la piazza.
Non e' una congettura o pura fantascienza la mia,ma una lucida e diabolica strategia,tanto che la candidata di "Lotta Operaia" che vuole l'instaurazione della DITTATURA DEL PROLETARIATO,NON s'e' schierata per Chirac e NON ha fatto appello per votarlo.
Bisognerebbe riflettere di + sull'attualissimo pericolo comunista e sull'elevato grado di sovversione democratica,talvolta implicita (come insegna la Storia),che questa ideologia porta con sè.

Svelato anche il segreto di Berlusconi premier: i komunisti lo hanno votato per poter manifestare e spaccare tutte le vetrine.

La solita maligna e perfida strategia dei komunisti. Mai fidarsi.

[yurj]

Originally posted by brunik


Svelato anche il segreto di Berlusconi premier: i komunisti lo hanno votato per poter manifestare e spaccare tutte le vetrine.

La solita maligna e perfida strategia dei komunisti. Mai fidarsi.

Dubbio esistenziale: io non ne ho mai spaccata una di vetrina... non sono più comunista?

[anton]

Originally posted by brunik


Svelato anche il segreto di Berlusconi premier: i komunisti lo hanno votato per poter manifestare e spaccare tutte le vetrine.

La solita maligna e perfida strategia dei komunisti. Mai fidarsi.

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E SE TU CI AVESSI AZZECCATO??
Credi davvero che berlusca quando li chiama comunisti voglia farlo per un dispetto???

[GiorgioB]

Originally posted by Dragonball
...vince,si puo' gridare al fascismo e di conseguenza andare in piazza tutti i giorni e fomentare disordini fino a fare un colpo di Stato comunista con la piazza.
Non e' una congettura o pura fantascienza la mia,ma una lucida e diabolica strategia,tanto che la candidata di "Lotta Operaia" che vuole l'instaurazione della DITTATURA DEL PROLETARIATO,NON s'e' schierata per Chirac e NON ha fatto appello per votarlo.
Bisognerebbe riflettere di + sull'attualissimo pericolo comunista e sull'elevato grado di sovversione democratica,talvolta implicita (come insegna la Storia),che questa ideologia porta con sè.

Non è fantasia,
ma è la medesima stra intrapresa in Italia, interrotta dall'11 settembre !

saluti

[Skepto]

Originally posted by GiorgioB


Non è fantasia,
ma è la medesima stra intrapresa in Italia, interrotta dall'11 settembre !

saluti

Lo sapevo io che Berlusconi era in realtà appoggiato dai comunisti! Ci avrei giurato, anzi appena l'ho visto per la prima volta ho pensato: scommetto che i rifondaroli voteranno per lui.

Scherzi a parte, nella vecchia POL c'era un forum di fantapolitica. Peccato che sia stato eliminato...

[Dragonball (POL)]

Da L'Unita':


Francia, ancora migliaia in strada contro Le Pen. Il dubbio: quanto farà al secondo turno?
di Gianni Marsilli

Parigi - La paura s’insinua, di pari passo con la fibrillazione della strada che anche ieri è stata invasa da 250mila manifestanti. Gli studenti ritrovano una bella fibra antilepenista, anche quei tanti ventenni che domenica scorsa hanno snobbato le urne, annoiati, o votato trotzkista, dispettosi. Gli stati maggiori sono meno fiduciosi, hanno meno slancio.Non sono pochi i socialisti – come il ministro Segolène Royal – che temono che con tanto manifestare si faccia di ogni erba un fascio, che poi possa sortire l’effetto contrario a quello voluto: «Non tutti quelli che hanno votato Le Pen sono fascisti». Ergo, non bisogna criminalizzare. Attorno a Chirac si teme piuttosto che, da un momento all’altro, la situazione degeneri. Si guarda con preoccupazione alla giornata del primo maggio: i lepenisti, forse centomila come vorrebbe il loro capo, a festeggiare Giovanna d’Arco in place de l’Opera; i democratici alla Republique. In mezzo, migliaia di gendarmi.
Ma la preoccupazione più angosciosa risiede nella domanda che tutti si rigirano in bocca, senza riuscire a trovare una risposta plausibile: quanto farà Le Pen al secondo turno? Si dice che Chirac, ottimo conoscitore degli umori del paese, tema un eclatante 35 per cento. Le Pen come catalizzatore, ancor più che al primo turno, di tutti i malcontenti del paese, di tutti i suoi mali di pancia, di tutte le sue frustrazioni. I sondaggi tacciono, anche se filtra – per esempio – che un 15 per cento almeno di quelli che avevano votato per la trotzkista Arlette Laguiller voteranno Le Pen al secondo turno. Per sfasciare il sistema, visto che per una volta l’occasione è a portata di mano, e creare un clima da rivoluzione.
Pascal Perrineau, politologo molto stimato e profondo conoscitore del mondo lepenista, non dà affatto per scontato che il ritorno degli astensionisti si faccia a vantaggio di Chirac: in molti, incoraggiati dal terremoto del 21 aprile, potrebbero andare alle urne per dare un’altra spallata al sistema. E comunque l’elettorato di Le Pen è in fase di rapidissima mutazione, ha allargato le sue basi tradizionali e nessuno sa bene in quali direzioni. I socialisti non azzardano previsioni. Sono stretti in una tagliola: il senso di responsabilità nazionale li porta a sperare in una larghissima vittoria di Chirac. Ma il calcolo elettoralistico li porta a sperare in una forte affermazione di Le Pen: sarebbe, per il leader frontista, una buona base per le legislative. E più forti saranno i lepenisti alle legislative, più possibilità avranno i socialisti di imporsi su una destra divisa. Vuol dire scherzare col fuoco, e infatti nessun dirigente l’ammette. Ma questa è la logica elettorale, e tantissima è la voglia di immediata rivincita.
Al di là delle frasi di circostanza, non tutti tra i socialisti hanno apprezzato il comportamento di Lionel Jospin. Ci diceva un dirigente: «Dalla sera di domenica scorsa non ha detto una parola al suo elettorato. Lascerà la vita politica, d’accordo. Ma è un modo di parlare di sé stesso e basta, un po’ come se non capisse la gravità del momento». Emergono recriminazioni, si mastica amaro, amarissimo: «Sono stati i socialisti a favorire il trotzkista Olivier Besancenot, il postino che ha preso il 4,7 per cento. Senza le firme di centinaia di sindaci socialisti non avrebbe mai potuto presentare la sua candidatura. Speravano di contenere l’altra trotzkista, Arlette Laguiller, che minacciava sfracelli: i sondaggi in marzo la davano al 12 per cento. Così come sono stati i socialisti ad incoraggiare la candidatura di Christiane Taubira, la candidata repubblicana che ha preso il 2,3 per cento. Una donna di colore che simbolizzasse la repubblica tollerante e multietnica, per indebolire Jean Pierre Chevenement e la sua repubblica retrograda tutta fatta di sovranità nazionale e ordine pubblico. Bel risultato, tutti questi calcoli e calcoletti».
Vero è che le ore passano e Lionel Jospin non apre bocca. È l’unico che non ha ancora invitato a votare Chirac, neanche con una formula indiretta come quella che va per la maggiore: «Fare blocco contro Le Pen». Si preme su di lui perché prenda posizione prima del secondo turno. I socialisti aspettano impazienti. I più critici accusano il primo ministro (tuttora in carica, fino alla sera del 5 maggio) di non essere in grado di uscire dalla gabbia psicologica nella quale si sarebbe rinchiuso: quella di essere choccato e paralizzato dall’«ingratitudine» dei francesi. Non si sarebbe fatto ancora una ragione del tremendo schiaffo ricevuto. Il suo atteggiamento non sfugge neanche alla destra. Ha detto ieri Philippe Douste-Blazy, che alcuni indicano come futuro primo ministro di Chirac: «Il silenzio di Lionel Jospin per me è choccante. Si tratta dei valori della Repubblica. Bisogna fare blocco contro l’estrema destra».
Jean Marie Le Pen ha cominciato ieri a distinguere tra «il programma del Fronte per le politiche» e «i grandi orientamenti presidenziali». Ha sfumato le sue intenzioni rispetto all’euro: «Potrebbe restare, ma non come moneta unica. Potrebbe coesistere con il franco». Ha considerato che «sotto il 30 per cento per me non sarebbe un successo». Ha ritenuto che il ritorno degli astensionisti potrebbe essere «contraddittorio», cioè nei due sensi. Ha ipotizzato l’istituzione di campi di transito, in attesa di espulsione, per i sans papiers di incerta nazionalità. Ha risposto a Blair, Berlusconi e Aznar, che avevano dichiarato il loro appoggio a Chirac: si sarebbero resi «colpevoli di una grave mancanza alle regole del diritto pubblico internazionale» ingerendosi nella «libera scelta del popolo sovrano francese», compiendo così «un grave affronto alla Francia nel suo insieme». Le Pen prende una postura presidenziale: ma si vede bene, in tv, che vorrebbe avere vent’anni di meno. Ha l’aria di recitare una parte che mai avrebbe pensato gli sarebbe toccata.


TOH!
PURE L'UNITA' E' D'ACCORDO CON ME SUL FATTO CHE CERTI ESTREMISTI COMUNISTI POTREBBERO VOTARE APPOSTA LE PEN,PER ANDARE IN PIAZZA E POI FARE UN COLPO DI STATO!
BOM-BIM-BOM...RIDI ANCORA???