Sì.Originally posted by pthome66
Tante, caro, tante. E tutte molto diverse tra loro.
Come giustamente scrive Foa "C'è da sorridere nel sentir parlare di frammentazione e di divisione e nel vedere riproposto - come sta avvenendo in queste ore tra la leadership ulivista in Italia - il mito dell'unità della sinistra, come se la sequenza delle sconfitte fosse il risultato di un problema di tecnica politica o come se la capacità di stringere alleanze possa prescindere da tradizioni, strategie e, soprattutto, dalle scelte che si compiono. C'è da sorridere nell'ascoltare Romano Prodi che riversa la colpa sui "problemi personali", come se tra l'ormai ex premier francese, da una parte, e Jean-Pierre Chevènement, Robert Hue e gli altri candidati della gauche dall'altra, le differente fossero - che so - di carattere e non di visioni e di obbiettivi. C'è da sorridere perfino nel vedere Fausto Bertinotti dire una verità, ovvero che "si chiude definitivamente la storia del centrosinistra in Europa", ma riproporre contemporaneamente un altro equivoco, quello della "rifondazione e dell'altematìva di società", come se da almeno dieci anni non fosse proprio questo il tema su cui sono state costruite grandi illusioni e su cui si sono consumate cocenti delusioni.......Sì, sinistre, è giusto parlame al plurale. Per due ragioni. Intanto perché vi coesistono storie profondamente diverse, gli ex comunisti, i vecchi socialdemocratici, i figli del Sessantotto, gli ambientalisti e, ultimi arrivati, i no-global. Ma poi soprattutto perché - questa è la seconda ragione - vi coabitano visioni spesso diametralmente opposte, però con una singolare coincidenza che attraversa tutto il continente: quella dello schiacciamento delle componenti riformiste e dell'esaurimento della loro cultura. Del resto, è proprio su questo terreno - il terreno del governo del cambiamento della società - che viene messa in forse, per la prima volta dopo un secolo, la presenza della socialdemocrazia europea come forza politica decisiva."
Ma analogamente NON capirò mai cos'hanno in comune Lega e An. Parlo di affinità politiche.
Ad ogni modo, Fra una decina d'anni la Lega sarà solo un ricordo, mentre An potrebbe fornire potenziali premier.