Non fa che ripetere da mesi le stesse cose, ossessivamente. La sentenza assolutoria se la procuri e se la legga....vi sono passi molto edificanti riguardo alle prove e agli indizi contro Silvio Berlusconi.Originally posted by MrBojangles
Le sentenze, e le motivazioni, "in tal maniera" assolutorie non mi sono note.
Mi farebbe piacere leggerle.
Tangenti a Gdf: condannati collaboratori Berlusconi
Condannati i collaboratori di Silvio Berlusconi.A Marinella Brambilla, segretaria particolare del presidente del consiglio, e Nicolò Querci, ex collaboratore del premier, è stata comminata una pena di due anni e sei mesi di reclusione per falsa testimonianza. La vicenda riguarda le deposizioni dei due al processo per le tangenti alla Guardia di finanza nel quale Berlusconi fu assolto in appello dopo una condanna a due anni e nove mesi in primo grado.
La condanna va al di là delle stesse richieste del pm Gherardo Colombo, il quale aveva chiesto per entrambi gli imputati un anno e quattro mesi di reclusione. In aula erano presenti sia Marinella Brambilla sia Nicolò Querci, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Sconto di tre mesi sulla richiesta del pm. Assolto
il fratello Paolo che si era dichiarato colpevole
Berlusconi condannato
per le tangenti alla Gdf
MILANO - Due anni e nove mesi per il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi e assoluzione per suo fratello Paolo nel processo per le tangenti pagate dalla Fininvest alla Guardia di Finanza. Questa la sentenza di primo grado dei giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano presieduta da Francesca Manca, dopo sei ore e mezzo di camera di consiglio. Uno sconto di tre mesi per l'ex presidente del Consiglio - che si è sempre proclamato innocente - rispetto alle richiesta di tre anni del pm Colombo. Incredibile assoluzione per il fratello Paolo, che ha invece sempre ammesso di aver pagato 300 milioni alle Fiamme Gialle per le verifiche fiscali alla Mondadori, alla Mediolanum e a Videotime.
Il giudici di Milano hanno dunque pienamente accolto la tesi dell'accusa, secondo cui la Fininvest aveva pagato i finanzieri perché "chiudessero un occhio" su quattro verifiche fiscali alle società della Fininvest Mediolanum, Videotime, Mondadori e Telepiù. La Fininvest, che durante il processo aveva sostenuto di essere stata vittima di concussione, aveva ammesso di aver pagato complessivamente 300 milioni per le prime tre verifiche, mentre aveva sempre negato i 50 milioni per le verifiche a Telepiù.
Silvio Berlusconi, dal canto suo, aveva sempre respinto ogni accusa, sostenendo di essere vittima della persecuzione politico-giudiziaria della Procura di Milano. Aveva sostenuto di non aver mai saputo che il suo gruppo avesse pagato tangenti e che i pagamenti erano stati autorizzati da Paolo Berlusconi (il quale
aveva confermato di non aver mai avvisato il fratello). Per il pool invece, Berlusconi era al corrente delle tangenti alla Gdf. "Non sosteniamo che Berlusconi non poteva non sapere, diciamo che Berlusconi sapeva", aveva detto Colombo nella requisitoria finale.
I giudici hanno condannato l'ex direttore amministrativo della Fininvest Alfredo Zuccotti a un anno e quattro mesi di reclusione, il responsabile dei servizi fiscali del gruppo, Salvatore Sciascia, a due anni e sei mesi, il consulente Giovanni Maria Berruti a dieci mesi, i
marescialli della Guardia di Finanza Giovanni Arces a due anni, Angelo Capone a tre anni e Francesco Nanocchio a due anni e due mesi. I giudici hanno invece assolto il tenente colonnello Vincenzo Tripodi.
Il pm Colombo aveva chiesto tre anni per Silvio Berlusconi e due anni e quattro mesi per Paolo Berlusconi; per l'avvocato ed l'ex parlamentare di Forza Italia Massimo Maria Berruti due anni; per i due manager Fininvest Salvatore Sciascia e Alfredo Zuccotti rispettivamente due anni e due mesi e un anno e sei mesi; per gli ex marescialli Giovanni Arces e Giuseppe Capone due anni e otto mesi; per il finanziere Francesco Nanocchio due anni e sei mesi; per l'ex tenente colonnello della Gdf Vincenzo Tripodi tre anni e dieci mesi.
(7 luglio 1998)
Le tesi accusatorie non mi sembrano poi "così tanto" campate in aria.
Saluti legalitari.
La responsabilità penale è personale, se lo metta in testa, e le condanne secondo il principio del "non poteva non sapere" e similari, sono alquanto discutibili sul piano del diritto, anche se ritenute "normali" in questo sfortunato paese, dove i teppisti sono liberi e i poliziotti in manette.
Saluti antigiacobini.