Anche i no global corrono per le comunali


Da Genova - con ben due candidati in campo - a Treviso, scendendo nelle Marche. L'area dei social forum si presenta alle amministrative sotto le bandiere uliviste e di Rifondazione.
di Giancarlo Castelli

ROMA - Due candidati a Genova. Altri a Treviso e nelle Marche. Più una pattuglia di nomi presenti nelle liste per le 11 circoscrizione del capoluogo ligure. Nel segno della democrazia partecipata che, ci tengono a sottolineare, non è in antitesi con la pratica antagonista dei movimenti, l'area del Social Forum si presenta come parte attiva all'appuntamento per le amministrative del 26 maggio prossimo.

Sarà proprio Genova, la città dei giorni caldi del G8, la sede più importante della loro discesa in campo.

Massimiliano Morettini, segretario provinciale dell'Arci, correrà nelle liste Ds. Sarà invece un avvocato del Legal Forum, Laura Tartarini, che ha difeso tra gli altri anche il "disobbediente" Luca Casarini, l'altro rappresentante del Social Forum iscritto come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista.

Questa tornata elettorale, la prima dopo la nascita dei forum locali, rappresenta il primo banco di prova per valutare l'impatto sociale che il movimento, dall'anno zero delle giornate genovesi a oggi, passando per Porto Alegre, le azioni di disobbedienza e l'impegno per la Palestina, ha avuto, ha ed avrà sui cittadini.

Non è la prima volta che il movimento presenta alcuni suoi esponenti nella competizione elettorale. Dal '97 in poi a Roma come a Milano, Venezia, Napoli, rappresentanti dei centri sociali prima, delle Tute bianche poi, hanno corso spesso con successo nelle varie elezioni amministrative.

Qualche nome? Beppe Caccia al Comune di Venezia. Nunzio D'Erme a Roma. Nella Capitale inoltre, con l'introduzione dell'elezione diretta nei Municipi, le ex circoscrizioni, una buona decina di no global svolge incarichi oltre che di consiglieri anche di mini assessori e finanche di presidente di Municipio, come Sandro Medici che è a capo di uno dei territori più grandi di Roma.

Democrazia partecipata, bilancio partecipato: questa l'ultima scommessa dei no global della Capitale che, dopo l'ultimo forum di Porto Alegre, occupano ruoli istituzionali. Proprio D'Erme, al Comune di Roma, è il delegato del sindaco al bilancio partecipato. "Siamo noi l'uncia vera opposizione ai Governi neo liberisti", sottolineano i no global che non nascondono la loro polemica verso la politica del centrosinistra, accusato di essere troppo soft verso i poteri forti e il libero mercato.

Non disdegnando però, come accadrà il 26 maggio prossimo, di correre nelle liste uliviste. Nel nome della partecipazione.

(27 APRILE 2002; ORE 10:20)