"Sicilia, terzo mondo dell'Unione europea"
Spietata inchiesta del settimanale britannico The Economist: la battaglia quotidiana di molte aziende per sopravvivere è più dura della lotta a Cosa Nostra.
LONDRA - ''Sicilia, il terzo mondo dell'Unione Europea''. Così L'Economist titola un' inchiesta pubblicata sul numero in edicola venerdì. ''La guerra delle cosche e gli attacchi della mafia agli uomini dello stato - osserva il settimanale britannico - hanno insanguinato la Sicilia, ma per molte aziende isolane la quotidiana battaglia per andare avanti, in un clima inospitale per il business, è più dura che difendersi dalle attenzioni di Cosa nostra''.
''Niente acqua e niente energia: solo due dei problemi - si legge in una anticipazione dell'articolo domani in edicola - che le aziende affrontano in Sicilia''. A questi problemi, secondo il settimanale, si aggiungono ad una ''pubblica amministrazione ostile e al diffuso concetto che il lavoro dà il diritto allo stipendio ma non implica doveri''. ''L' arretratezza dei trasporti e - prosegue l' articolo - la distanza dal cuore dell' Europa contribuiscono a spiegare il 20 per cento di disoccupazione, il doppio rispetto alla media nazionale, e il motivo per cui gli investitori se ne stanno alla larga da un luogo che è più terzo che primo mondo''.
Per l' Economist ''le aziende siciliane sono probabilmente le sole nel mondo industrializzato a ricevere l' acqua un giorno su tre''. A Caltanissetta - esemplifica il settimanale - la Averna resta a secco anche per una settimana consecutiva. Lo stabilimento ha dovuto investire in serbatoi, trivellazione di pozzi e filtri per l' acqua: ''Quali altre aziende come la nostra - dice l' amministratore delegato Francesco Rosario Averna - affrontano questi costi extra?'''. Il giornale esamina anche i problemi idrici della St Microelectronics, l' azienda franco-italiana di Catania, ''che è riuscita ad avere l' acqua quando il Comune si convinse a costruire un impianto per la più grande impresa isolana, che dà lavoro a più quattromila persone''.
Non meno pesanti i continui black-out di energia che costringono le aziende a costi aggiuntivi: ''Non passa giorno - spiega Averna - senza che ci siano interruzioni''. E la St Microelectronics, scrive ancora l' Economist, ''ha dovuto installare una seconda linea ad alta tensione''. ''Ma nonostante tutto - conclude il settimanale - i responsabili delle aziende dicono che le relazioni con le autorità sono buone, anche se molte imprese hanno perso la pazienza con gli amministratori locali. Lo scorso anno l' Eas, l' Ente acquedotti siciliani, ha incassato solo i due terzi delle somme dovute dai suoi utenti. Pesantemente indebitata, l'Eas si lagna con i consigli comunali, tra i clienti più insolventi. L' Eas non è la sola a lagnarsi: a marzo il settore privato dei pullman si è rivolto alla magistratura per recuperare 80 milioni di euro dovuti dalla Regione''.
(3 MAGGIO 2002, ORE 60)
Ovviamente e' tutto falso ed e' un complotto.
Anzi e' stata la Lega che ha dettato l'articolo a The Economist.
Ovviamente...