non vorrei si liquidasse il tutto in quattro battute. La questione è complessa (per questo ci vorrebbe davvero il forum storico).
Negli anni 1914-1945 (la famosa "seconda guerra dei trent'anni" o "guerra civile europea") ci fu sul globo una gigantesca partita a scacchi tra imperi rivali, vecchi, nuovi o nascenti, in cui l'Italia volle giocare un ruolo probabilmente al di sopra delle sue possibilità.
Si potrebbe dire che Mussolini fece un gioco di alto rischio, e perdette. È proprio questa la sua responsabilità più grande.
Ma è proprio qui che si intreccia il personaggio storico singolare con la traiettoria generale di un paese, di un popolo, che aveva percorso un cammino particolare, che portava -con un certo ritardo e forti velleità- a far susseguire unità e potenza economica con la formazione di un impero coloniale similare a quelli già posseduti dalle più vecchie potenze europee.