Ma chi ha mai detto che bisogna inglobare la persona schiava sotto il potere dello Stato? Al contrario l'intenzione non è quella di uccidere la libertà e la dignità della persona ma di promuoverla! Lo Stato ha il DOVERE di garantire e promuovere la libertà di ogni persona e la sua dignità, quindi lo Stato non fa altro che riconoscere dei diritti naturali delle persone e di promuoverli a tutti.(A)Originally posted by AngelodiCentro
Ingabbiare la persona nella rete burocratico-penale del sistema giudiziario statale...non è renderla schiava?
La libertà si promuove offrendo all'individuo varie opportunità tra le quali scegliere. Ovvero, dandogli completa libertà di scegliere.
Se mi parli di diritti naturali(intendendoli nel senso "classico" come vincoli all'azione dell'uno sull'altro, e come libertà dalle interferenze di terzi sulle azioni individuali che non comportino aggressione) allora lo stato ha l'unico dovere di starsene lontano il più possibile dal corpo e dalla proprietà dell'individuo, punto e basta. Lascia perdere i diritti naturali, che mi pare nemmeno sai in che cosa consistono.
Lo stato deve lasciare libertà ed offrire informazione, educazione e la garanzia di cure efficaci ed efficienti per coloro che ne vogliano usufruire.
Se è per questo anche tu sei un moralista, perché dire che la droga fa male è sempre una forma di moralismo, anche se consideri solo l'aspetto scientifico. Solo che a differenza tua io considero anche l'aspetto umano della persona, i suoi sentimenti e le sue emozioni. E mi spiace dirtelo ma sono fondamentali.
Cmq quante belle favole che sai raccontare...peccato che in Olanda accade il contrario!!u.(A)
La droga fa male. Non capisco cosa ci sia di moralista in questa affermazione. E' un dato rilevato da ricerche scientifiche (e, ahimè, verificabile anche da profani...basta frequentare una qualsiasi stazione centrale di una grande città). E' invece trovare qualcosa di intrinsecamente immorale nella dannosità della droga che è arbitrario. Perchè farsi del male è immorale? Può essere sbagliato, stupido, insensato, irrazionale, ma perchè immorale?
Io non racconto favole, ma espongo le mie opinioni. Possono non piacerti, come a me non piacciono le tue; con la differenza che io le tue le prendo sul serio e cerco di controbattere in maniera ragionevole e critica.
E' assurdo pensare di sconfiggere un male legalizzandolo, è un controsenso. Al contrario di quello che dici legalizzando un male lo si considera lecito e la gente non sceglie più in modo razionale e informato, ma al contrario viene spinta a scegliere il male, perché viene considerato un bene. Parli di una forte politica educativa, bene! Sono il primo a volerla, ma questa la si deve fare accompagnandola con il proibizionismo, capace di distinguere in modo netto ciò che è bene da ciò che è male.(A)
Legalizzare la droga non significa di per sè darle uno status, come dire, di positività. Io posso bere il caffè tutte le volte che voglio, ma questo fatto non è considerabile dal punto dell'etica pubblica. Non è categorizzabile o come buono o cattivo. E' un fatto, punto e basta. Lo stesso dicasi della droga.
Inoltre il "male" non è stato affatto sconfitto dal pro., ed anzi.
E' evidente che esso è una costante di tutte le società avanzate e non. Se l'obbiettivo è di sconfiggerlo, allora il risultato sarà la sconfitta, come è sempre stato. Le persone che usano eroina sono sempre di meno (che iniziano ad usarla) non perchè l'eroina è proibita, ma perchè la stragrande maggioranza degli individui, avendo avuto info. ed esperienza dei suoi danni, sceglie continuamente di non usarla.
Il pro non distingue tra ciò che è bene e ciò che è male, bensì impone un idea di bene e di male ai cittadini, i quali non possono scegliere.
E non si tratta affatto di moralismo astratto o di regole religiose ma di BENESSERE della PERSONA, non solo fisico ma anche psicologico, affettivo e sentimentale, ed è quello che uno Stato laico ma non laicista ha il dovere di promuovere e diffondere a tutti. E' ipocrita considerare "normale" la vita di persone che vivono nel degrado assoluto, nel malessere nascosto da tante mode e vizi per riempire il "vuoto" che hanno, perché non vivono affatto una vita dignitosa ma si mettono solo delle maschere addosso per nascondere il proprio vuoto affettivo e per farsi accettare dalla società degradante che non ha altro divertimento all'infuori delle canne e del sesso bestiale, quindi il vostro voler "legalizzare" anche le cose più orribili è solo IPOCRISIA e perbenismo, perché nascondete il malessere della gente sotto forma di false libertà. E malessere vuol dire proprio mancanza di Libertà, ma quella vera, e non quella tanto sbandierata dai radicali e dal sinistrume che voti tu.
Che dire....il benessere di una persona viene nettamente diminuito se questa viene arrestata e, dunque, immessa nel circolo vizioso della "delinquenza artificiale" del proibizionismo.
Una persona smette di usare droga solo e soltanto quando decide, per motivi suoi, di farlo. Non c'è nessuna galera e nessuna cura forzata che garantisca l'astinenza nel medio-lungo periodo, tranne, forse, il carcere a vita in isolamento.
Legalizzare il "male" è insensato, ma se la sua proibizione causa una maggior perdita dell'elemento che si era interessati a massimizzare (il benessere), allora fare una cosa insensata è l'azione più razionale possibile.
Io so bene che la droga è una sorta di maschera, una sorta di rifugio posticcio e pericolante. Ma questo è una considerazione che mi spinge ad essere ancor di più antipro. La società è costantemente composta da persone più o meno forti, caratterialmente, fisicamente, socialmente ecc. Pensare di poter radicalmente cambiare questa situazione è stupido, e utopico.
Non lo è cercare di creare delle opportunità, per le persone che stanno messe peggio, di cambiamento, di contenimento del disagio. E le costrizioni non servono a nulla. Non funzionano e aumentano il disagio invece che diminuirlo. Sono irrazionali.
Che la società sia degradante è un tuo punto di vista. Il quale soffre delle difficoltà che incontrano tutte le opinioni sulla generalità delle cose: arbitrarietà, esigenza di utilizzodi valori fortissimi ed onnicomprensivi, sensati solo, in ultima analisi, se si ha una concezione metafisica del bene e del male.
Ma che ragionamento è?! La politica è fatta proprio per questo, per imporre a tutti le stesse leggi, non per egoismo o per narcisismo, ma solo per il BENE COMUNE. E il bene comune non è solo fatto di benessere materiale, ma anche sentimentale e affettivo. La PERSONA non è un animale che mangia, beve, dorme, fa sesso e basta, non è fatta solo di materia ma anche di sentimenti e di valori più profondi, e di questo voi sinistri spesso ve ne dimenticate, annacquati come siete nel vostro materialismo e relativismo etico senza senso. Non ho mai pensato che bisogna mettere tutti sotto controllo dalla mattina alla sera, ma sono convinto che l'unica soluzione è una forte campagna educativa e legislativa che promuove e diffonde la vita umana, l'amicizia, il sano divertimento, l'amore e l'accoglienza. Non va in questa direzione invece chi promuove il degrado come una libera scelta personale!! Dici che sono intrigante, boh io mi sento solo coerente con i valori della vita, della dignità umana, della tolleranza e della libertà, e sicuramente la gente che voti tu o in cui ti riconosci tu non va in quella direzione ma che al contrario ha un senso incompleto e distorto della vita umana, della tolleranza e della libertà.
Il bene comune.....e chi decide cos'è bene comune? Bene comune non è forse diminuire il malessere? Ma se il pro. lo crea artificialmente, perchè allora continuare su questa strada?
Mi piacerebbe che tu mi spiegassi che vuol dire sano divertimento?
Io non voglio che la gente scelga il degrado, ma mi rendo conto che il proibire questa scelta causa, complessivamente, un maggior degrado, contando che una buona parte di esso è indottto dal fatto della proibizione. Tu puoi continuare ad insultare le mie opinioni, ad indignarti, ma tenta almeno di comprenderle per una volta! O è peccato?