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  1. #31
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    Predefinito Re: CHI HA MENO PAGHERA' MENO

    Originally posted by Free
    In merito alle e-mail del tipo Rosso o blu?, diffuse da agenti della disinformazione incuranti dei possibili effetti della campagna di odio che continuano ad alimentare, basta semplicemente rimandare al testo della delega per la riforma fiscale (leggi la scheda tecnica del decreto di delega).

    L'articolo 3, lo stesso che fissa l'obiettivo di ridurre le due aliquote dell'imposta sul reddito (23% fino a 100.000 euro, 33% oltre), stabilisce che la parte relativa agli abbattimenti dell'imposta successivi all'applicazione delle nuove aliquote sarà rimodulata nel modo seguente:

    a) In primo luogo, si procederà all''identificazione di un livello di reddito minimo personale esente da imposizione, calcolato in funzione della soglia di povertà.

    b) In secondo luogo, si opererà una progressiva sostituzione delle detrazioni con deduzioni.

    c) In terzo luogo, si passerà ad articolare le deduzioni in funzione di una serie di valori e criteri - famiglia (con particolare riferimento al numero dei figli, degli anziani e dei soggetti portatori di handicap), casa, sanità, istruzione, formazione, ricerca e cultura, previdenza, assistenza all'infanzia negli asili nido, non profit e attività svolte in campo sociale, assistenziale, culturale e scientifico, nel volontariato e attraverso confessioni religiose riconosciute, costi sostenuti per la produzione dei redditi di lavoro.

    d) Infine, si concentraranno le deduzioni sui redditi bassi e medi, al fine di meglio garantire la progressività dell'imposta e di rendere particolarmente favorevole per questi redditi il nuovo livello di imposizione.


    Queste modifiche consentono il raggiungimento di sgravi assai elevati per i bassi redditi, quale che sia la situazione familiare, con effetti positivi maggiori per le famiglie più disagiate. I risultati saranno visibili fin dal 2003: il governo intende infatti dare pieno seguito alle indicazioni sulle "Azioni prioritarie" fissate al meeting europeo di Barcellona del 15-16 marzo 2002, secondo cui "allorchè gli Stati membri perseguono riduzioni fiscali, si dovrebbe dare priorità alla riduzione dell'onere fiscale sui salari più bassi". L'obiettivo sarà conseguito proprio dando priorità all'attuazione dei punti a), b), c), d).

    La domanda dell'e-mail Rosso o blu? ha dunque una risposta inequivoca: l'errore dei falsi informatori è decisamente blu! Anzi gli errori sono due:

    1) I calcoli della tabella contenuta nell'e-mail vanno rifatti, per i redditi bassi e medi, aggiungendo gli sgravi dovuti all'introduzione della deduzione legata alla soglia di povertà. Tale aggiunta inverte il segno del risultato, producendo, per questi redditi, percentuali di sgravio molto alte.

    2) I calcoli della stessa tabella per i redditi alti vanno invece rivisti verso il basso, dato che questi redditi godono oggi di detrazioni e di deduzioni che invece verrebbero meno.
    Lascia perdere gli articoli e i commi, avvocatucolo, le chiacchiere stanno a zero ed i numeri ti stendono!

  2. #32
    Free
    Ospite

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    La risposta è stata data e pubblicata nel sito di Forza Italia quindi querelate loro e il governo se quel che dicono non corrisponde a verità.

  3. #33
    brescianofobo
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    Art. 5.


    (Imposta sul valore aggiunto).

    ...

    2. Ogni anno la legge finanziaria determina, nel quadro dei vincoli comunitari, l'ammontare del volume d'affari che può essere escluso dall'imponibile, in quanto destinato dai privati a finalità etiche.
    Dilettantismo e demagogia allo stato puro.

    Da quando in qua i "privati" sono soggetti iva?

    Libero,lo sapevi che grazie alla riforma ora potrai escludere una parte del tuo volume d'affari dall'imponibile per destinarlo a finalità etiche?

    <center><i>
    "Komunisti, tiè!
    Con questa cazzata mi voteranno anche gli antiglobal !"</i></center>

  4. #34
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    La simulazione-esempio (fatta dal sindacato in vecchie lire) parte da un reddito lordo annuo 15.500 euro (30 milioni di lire), prodotto da lavoro dipendente. In base alle attuali aliquote l'Irpef ammonterebbe a 2.600 euro (5,05 milioni). Con le nuove aliquote scenderebbe a 2.130 euro (4,14 milioni) con uno sgravio, quindi, di circa 470 euro (910 mila lire). Senonché - avverte la tabella - questo risparmio si riduce drasticamente e potrebbe trasformarsi addirittura in un aggravio di imposta, tenendo conto delle agevolazioni fiscali già esistenti per la famiglia e i figli a carico. Le tasse si abbatterebbero così di 266 euro (516.000 lire) per il primo figlio, di 318 euro (616.000 lire) per i figli successivi al primo più 124 euro (240.000 lire) di detrazioni per ogni figlio di età inferiore ai 3 anni.

    Per il calcolo della nuova aliquota dell'imposta sul reddito - visto che la delega non fornisce indicazioni concrete sulla natura e l'entità delle deduzioni - la simulazione delle opposizioni parte da un'ipotesi di 'no tax area' (la fascia di esenzione totale dalle tasse) pari a 7.750 euro (15 milioni) e deduzioni progressive fino a 20.700 euro (40 milioni). Un reddito medio da circa 25.850 euro (50 milioni lordi all'anno) paga in base alle aliquote attuali 5.965 euro (11,55 milioni) di Irpef e ne verrebbe a pagare 5.940 (11,50 milioni) con la nuova Irpef, cioè 26 euro (50.000 lire) in meno.

    Il vantaggio diventa molto più consistente per i redditi alti. Con circa 181 mila euro (350 milioni) all'anno la vecchia Irpef è di 73.130 (141,6 milioni), mentre la nuova Irpef è di quasi 50 mila euro (95,5 milioni) con un risparmio di circa 23.800 euro (46,1 milioni). Per un reddito di circa 258 mila uro (500 milioni) la vecchia Irpef è di quasi 108 mila euro (209,1 milioni); la nuova sarebbe di circa 74.900 euro (145,0 milioni) con uno sgravio di 33.100 euro (64,1 milioni).

    Anche la Cgil boccia la nuova Irpef perché, spiega il sindacato in una nota, è un provvedimento che premierebbe soprattutto i redditi più alti, i lavoratori autonomi e gli imprenditori mentre rischierebbe di penalizzare i redditi più bassi. Oggi pomeriggio i sindacati incontreranno sulla delega fiscale il ministro Tremonti. L'organizzazione sindacale assicura comunque che si presenterà all'incontro con Tremonti portando proprie valutazioni tecniche e traccia tre scenari di no tax area:

    1) minimo imponibile a 6.300 euro (12,2 milioni di vecchie lire) e azzeramento della no tax area a 59.000 euro (114 milioni di lire), perdita di gettito a 29.219 milioni di euro (56.569 miliardi di lire) con una percentuale di soggetti che si avvantaggiano pari al 55% della platea dei contribuenti;
    2) minimo imponibile a 8.990 euro (17,4 milioni di lire) ed azzeramento della no tax area a circa 46 mila euro (89 milioni di lire), percentuale dei soggetti avvantaggiati 55,5% dei contribuenti;
    3) ipotesi no tax area a 6.300 euro (12,2 milioni di lire) a tutti i contribuenti.

    "Le 3 simulazioni - afferma la Cgil - sono state fatte prevedendo deduzioni familiari decrescenti con il reddito dela coppia e la trasformazione delle vecchie detrazioni per beni meritori in deduzioni equivalenti. Dalle simulazioni - continua la nota - risulta che la perdita di gettito, anche in presenza dell'ipotesi più contenuta (la prima), è quindi considerevolmente più ampia di quanto dichiarato dal Governo".

    Malgrado la consistente perdita di gettito, secondo la Cgil si rileva che:
    1) i vantaggi sono concentrati sui contribuenti a reddito medio-alto e sulle categorie del lavoro autonomo, che vengono equiparate per il minimo esente ai lavoratori dipendenti che oggi godono di specifiche detrazioni che vengono abolite. Se infatti la riduzione dell'aliquota media degli operai è del 2,9%, degli impiegati del 4,2%, quella per liberi professionisti ed imprenditori è del 9% e quella dei lavoratori autonomi del 6,5%;
    2) oltre il 55% dei vantaggi va alle famiglie con redditi superiori a 51.600 euro (100 milioni);
    3) a causa della riduzione delle progressività il grado di disuguaglianza dei redditi cresce, come si evince dall'aumento dell'indice di Gini.

    "Tremonti - conclude la nota - continua a dichiarare che il Governo ridurrà le imposte a partire dai redditi più bassi: la Cgil prende atto di questa volontà che sarà verificata nel confronto sulla prossima Legge Finanziaria". Intanto, secondo l'organizzazione sindacale, "il nuovo assetto fiscale a regime favorisce i ricchi e penalizza i lavoratori dipendenti".

    (8 maggio 2002)

  5. #35
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    Predefinito Re: Re: Re: Approvata alla camera la RIFORMA FISCALE!

    Originally posted by vend. solitario


    Purtroppo mi vedrò costretto a querelarti, dal momento che mi
    hai rubato fino all'ultima parola (e soprattutto, numero) che mi accingevo a scrivere. Mi chiedo come possa eseistere gente così
    idiota da non capire calcoli così elementari! Passi per gli straricchi che, egoisticamente, se ne infischiano traendo evidente vantaggio
    dal cambio di aliquote, ma non riesco a capire i morti di fame che
    autolesionisticamente difendono i superladri di F. I. Complimenti poi per la corretta (e, giustamente, infamante) definizione di ''sondaggista'': da anni, infatti, in qualità di insegnante di Statistica mi batto per la nettissima distizione tra la volgare ''sondaggistica'' e la STATISTICA tra la quali c'è lo stesso rapporto esistente tra la cartomanzia e la SCIENZA. Salutoni!
    Per un attimo mi sono chiesto che avevo fatto di tanto grave
    La tabella di confronto è stata da me copiata ... sinceramente non ricordo dove ... (ma controllata ed esatta). Possiamo cmq notare che di fronte a dati certi e domande specifiche non sanno che rispondere (vedi anche i quesiti posti da Brunik). Contraccambio i saluti.

 

 
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