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  1. #1
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    Predefinito Ma l'indipendenza dei popoli non dovrebbe chiederla Bossi?

    Cossiga chiede l'indipendeza del popolo sardo ed anche di quello veneto. Ma il minisro delle riforme Bossi che fa?
    _______________
    Da L'ARENA di Verona di oggi:
    Giovedì 9 Maggio 2002

    - L’appello di Cossiga

    La nazione sarda? «Prima c’è il Veneto»


    È arrivata subito la risposta della Liga Fronte Veneto, il Partito degli Indipendentisti Veneti, all’appello dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga per il riconoscimento dell’autonomia della «Nazione Sarda», sul modello Catalano in Spagna. Ma chiede che lo stesso riconoscimento venga esteso anche al popolo Veneto. Il segretario Giorgio Vido «esprime tutto il suo apprezzamento e solidarietà per l’azione parlamentare intrapresa dall’ex presidente della Repubblica» ma aggiunge: «Al senatore Cossiga ricordiamo però che nelle carceri italiane sono attualmente detenuti, dopo ben 5 anni dai fatti, dei patrioti veneti la cui unica colpa è quella di aver manifestato, con l’ascesa al campanile di Venezia, per l’autonomia e per l’indipendenza del Veneto, la stessa autonomia e indipendenza che il Senatore rivendica per la sua terra».
    Vido inoltre aggiunge: «Coerenza vorrebbe che l’ex Presidente della Repubblica ponesse il suo prestigio anche al servizio delle legittime rivendicazioni di altri popoli come il popolo Veneto chiedendo la grazia per tutti i Serenissimi. Con questo spirito ed intenzione la Liga Fronte Veneto si rivolge all’ex Presidente perché intraprenda una tale azione che non può essergli che di merito».
    __________________________
    Semo ciapài ma£e se dovemo spetare l'aiuto de Cossiga.
    Comunqoe, mejo che gnente!!!!!!

    Serenissimi padani sa£udi

  2. #2
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    Chiederei al signor Cossiga o senatore come mai solo i veneti e i sardi e si dimentica di tutti gli altri popoli ?

  3. #3
    Ospite

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    semplice ...il giochetto del dividi et impera......cossiga si finge autonomista ? ....e tutto un bel dire se può farlo.......dalla lega come oramai siamo abituati il normalissimo silenzio di chi ha già mangiato ed ha il frigo pieno....

  4. #4
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    Il primo dei 122 articoli non lascia spazio a dubbi. Testuale: «La Sardegna, come nazione individuale e distinta nell’ambito della nazione italiana, e per realizzare il proprio autogoverno, si costituisce in Comunità Autonoma di Sardegna, di seguito denominata “Comunità Autonoma”, in conformità con i principi della Costituzione della Repubblica e delle altre leggi costituzionali italiane». Il voluminoso disegno di legge costituzionale che l’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ha presentato in Parlamento prevede ovviamente la doppia lingua: italiano e sardo, per dare alla Regione oltretirrenica un’autonomia sul modello adottato dalla Catalogna.
    Nella relazione introduttiva Cossiga si mostra scettico sulla possibilità che la nuova norma possa essere approvata: «La propongo come contributo, esempio e provocazione di una riforma in senso federalista e asimmetrico dello Stato, come esercizio di puro e semplice adattamento dello statuto della Catalogna alla Sardegna». Aggiunge: «A parole è stato un tema fondamentale e ineludibile per centrosinistra e centrodestra, ma la riforma dello Stato in senso federalista è sempre svanita nel nulla, o è diventata qualcosa di caricaturale».
    Sui tempi l’ex capo dello Stato non si sbilancia: «Gli ostacoli in Sardegna sono costituiti dalla confusione del centrosinistra, dovuta in gran parte al caos che regna non da oggi nei ds, e dall’ignoranza tra virgolette - che vuol dire non sapere o non interessarsi - di Forza Italia su questo problema. D’altronde fin dal nome pare essere un partito che trova le uniche ragioni della sua esistenza nell’aggancio alla centrale lombarda, tanto che oggi chi la governa in Sardegna non è un sardo ma un senatore lombardo, Comincioli, al quale, poveraccio, non si può chiedere di conoscere la nostra storia».
    Al Parlamento si chiede di approvare il nuovo Statuto della Regione, vera e propria Costituzione di comunità autonoma e Francesco Cossiga riporta il titolo anche in lingua sarda: “Noa Carta de logu de sa comunidade autonoma de Sardigna”. Il senatore a vita ricorda nella relazione l’ampio dibattito sulla riforma federale dello Stato non nascondendo la confusione spesso fatta sull’argomento. «Il termine federalismo - scrive Cossiga - giustamente cancellato dalle leggi costituzionali e ordinarie approvate è stato infatti usato largamente a sproposito, fatta eccezione per alcuni singoli politici, quale ad esempio il senatore Francesco D’Onofrio e in parte la Lega Nord». Cossiga spiega questa distinzione così: «A ben vedere neanche la Lega Nord è a favore di una trasformazione in senso federale dello Stato italiano e usa appropriatamente non solo il termine federalismo ma devolution o devoluzione, termine che indica l’attribuzione di poteri quasi statuali non a tutte le parti del territorio dello Stato, ma solo ad alcune parti di esso, come è avvenuto appunto nel Regno Unito, dove la devolution è stata realizzata oltre che come nelle origini dell’Irlanda del Nord a favore della Scozia e in forma molto attenuata in favore del Galles». Il disegno di legge prevede che organi della “Comunità autonoma di Sardegna” siano il Presidente di Sardegna, il Parlamento sardo chiamato “Stamenti generali della Sardegna” ed il Consiglio Esecutivo. Amplissimo il ventaglio delle competenze della Comunità Autonoma sarda e la «nazione individuale» avrà una propria polizia, anche con ordinameto militare ed eserciterà funzioni amministrative, di sicurezza e di polizia giudiziaria. Nel preambolo della “Noa Carta de logu de sa comunidade autonoma de Sardigna” si legge che «la presente Costituzione è l’espressione dell’identità collettiva della Sardegna, stabilisce le sue istituzioni e regola le proprie relazioni con la Repubblica Italiana, nel segno di una libera e volontaria solidarietà con le restanti nazionalità e regioni della Comunità italiana. Questa solidarietà nella libertà, nella autonomia e nell’eguaglianza costituisce la garanzia dell’autentica unità di tutto il Popolo italiano, nelle sue varie nazionalità, regioni, comunità, lingue». La Sardegna Nazione individuale avrà come lingue ufficiali l’italiano ed il sardo e nel Paese catalano di Alghero «è lingua propria ed ufficiale anche la lingua catalana. Nell’Isola di Carloforte è riconosciuto l’uso della parlata ligure». La bandiera della Comunità Autonoma è quella tradizionale della Sardegna antica, il motto è “Forza paris”.
    Sul tema ieri è intervenuto anche l’ex presidente della Regione Mario Floris, pronto a presentare in Consiglio regionale una proposta di legge costituzionale di modifica dello Statuto «che non vuole essere in contrasto con l’Assemblea Costituente, bensì rappresentare un momento di confronto e ripresa del dialogo tra i partiti e tutte le forze politiche sul tema cruciale del riassetto istituzionale in Sardegna».


    R. R.

    www.unionesarda.it

  5. #5
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    Meglio un Cossiga oggi che chissà chi domani. Confesso di avere un debole per l'ex presidente... non fatemente una colpa!!


    PS Perdu: che tu sappia, Bustianu Cumpostu ha un'email? Nel caso, potresti mandarmela per pvt message? Grazie.

  6. #6
    VENETO LÌBARO
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    Predefinito

    se fossi Sardo la prenderei come provocazione e basta. Indipendenza ha ben altro significato, molto più radicale. E i Sardi questo lo comprendono molto bene. Se poi pensiamo che certe "proposte" arrivano in campagna elettorale...........

    PS: qualcuno ha sentito Cossiga a RPL ieri sera?

  7. #7
    100% sardu
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    Originally posted by DVD
    se fossi Sardo la prenderei come provocazione e basta. Indipendenza ha ben altro significato, molto più radicale. E i Sardi questo lo comprendono molto bene. Se poi pensiamo che certe "proposte" arrivano in campagna elettorale...........

    PS: qualcuno ha sentito Cossiga a RPL ieri sera?
    per noi indipendentisti infatti la proposta di cossiga non vale niente.......se leggi i commenti sul mio forum (Sardinnya) e su quello de su cuncordu (s'Arrexonada) lo potrai notare!

  8. #8
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    Predefinito Re: Ma l'indipendenza dei popoli non dovrebbe chiederla Bossi?

    Originally posted by Orso Brrrrr
    Cossiga chiede l'indipendeza del popolo sardo ed anche di quello veneto. Ma il minisro delle riforme Bossi che fa?
    ma di che ti lamenti ? avete finalmente trovato uno sponsor importante ...un demomocristo nientepopodimeno ex presidente d' italia e ex-capo della galdio !....

    sono felice per voi , auguri !

  9. #9
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    Originally posted by Perdu
    Il primo dei 122 articoli non lascia spazio a dubbi. Testuale: «La Sardegna, come nazione individuale e distinta nell’ambito della nazione italiana, e per realizzare il proprio autogoverno, si costituisce in Comunità Autonoma di Sardegna, di seguito denominata “Comunità Autonoma”, in conformità con i principi della Costituzione della Repubblica e delle altre leggi costituzionali italiane». Il voluminoso disegno di legge costituzionale che l’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ha presentato in Parlamento prevede ovviamente la doppia lingua: italiano e sardo, per dare alla Regione oltretirrenica un’autonomia sul modello adottato dalla Catalogna.
    Nella relazione introduttiva Cossiga si mostra scettico sulla possibilità che la nuova norma possa essere approvata: «La propongo come contributo, esempio e provocazione di una riforma in senso federalista e asimmetrico dello Stato, come esercizio di puro e semplice adattamento dello statuto della Catalogna alla Sardegna». Aggiunge: «A parole è stato un tema fondamentale e ineludibile per centrosinistra e centrodestra, ma la riforma dello Stato in senso federalista è sempre svanita nel nulla, o è diventata qualcosa di caricaturale».
    Sui tempi l’ex capo dello Stato non si sbilancia: «Gli ostacoli in Sardegna sono costituiti dalla confusione del centrosinistra, dovuta in gran parte al caos che regna non da oggi nei ds, e dall’ignoranza tra virgolette - che vuol dire non sapere o non interessarsi - di Forza Italia su questo problema. D’altronde fin dal nome pare essere un partito che trova le uniche ragioni della sua esistenza nell’aggancio alla centrale lombarda, tanto che oggi chi la governa in Sardegna non è un sardo ma un senatore lombardo, Comincioli, al quale, poveraccio, non si può chiedere di conoscere la nostra storia».
    Al Parlamento si chiede di approvare il nuovo Statuto della Regione, vera e propria Costituzione di comunità autonoma e Francesco Cossiga riporta il titolo anche in lingua sarda: “Noa Carta de logu de sa comunidade autonoma de Sardigna”. Il senatore a vita ricorda nella relazione l’ampio dibattito sulla riforma federale dello Stato non nascondendo la confusione spesso fatta sull’argomento. «Il termine federalismo - scrive Cossiga - giustamente cancellato dalle leggi costituzionali e ordinarie approvate è stato infatti usato largamente a sproposito, fatta eccezione per alcuni singoli politici, quale ad esempio il senatore Francesco D’Onofrio e in parte la Lega Nord». Cossiga spiega questa distinzione così: «A ben vedere neanche la Lega Nord è a favore di una trasformazione in senso federale dello Stato italiano e usa appropriatamente non solo il termine federalismo ma devolution o devoluzione, termine che indica l’attribuzione di poteri quasi statuali non a tutte le parti del territorio dello Stato, ma solo ad alcune parti di esso, come è avvenuto appunto nel Regno Unito, dove la devolution è stata realizzata oltre che come nelle origini dell’Irlanda del Nord a favore della Scozia e in forma molto attenuata in favore del Galles». Il disegno di legge prevede che organi della “Comunità autonoma di Sardegna” siano il Presidente di Sardegna, il Parlamento sardo chiamato “Stamenti generali della Sardegna” ed il Consiglio Esecutivo. Amplissimo il ventaglio delle competenze della Comunità Autonoma sarda e la «nazione individuale» avrà una propria polizia, anche con ordinameto militare ed eserciterà funzioni amministrative, di sicurezza e di polizia giudiziaria. Nel preambolo della “Noa Carta de logu de sa comunidade autonoma de Sardigna” si legge che «la presente Costituzione è l’espressione dell’identità collettiva della Sardegna, stabilisce le sue istituzioni e regola le proprie relazioni con la Repubblica Italiana, nel segno di una libera e volontaria solidarietà con le restanti nazionalità e regioni della Comunità italiana. Questa solidarietà nella libertà, nella autonomia e nell’eguaglianza costituisce la garanzia dell’autentica unità di tutto il Popolo italiano, nelle sue varie nazionalità, regioni, comunità, lingue». La Sardegna Nazione individuale avrà come lingue ufficiali l’italiano ed il sardo e nel Paese catalano di Alghero «è lingua propria ed ufficiale anche la lingua catalana. Nell’Isola di Carloforte è riconosciuto l’uso della parlata ligure». La bandiera della Comunità Autonoma è quella tradizionale della Sardegna antica, il motto è “Forza paris”.
    Sul tema ieri è intervenuto anche l’ex presidente della Regione Mario Floris, pronto a presentare in Consiglio regionale una proposta di legge costituzionale di modifica dello Statuto «che non vuole essere in contrasto con l’Assemblea Costituente, bensì rappresentare un momento di confronto e ripresa del dialogo tra i partiti e tutte le forze politiche sul tema cruciale del riassetto istituzionale in Sardegna».


    R. R.

    www.unionesarda.it
    ....Lo Stato italiano dovrebbe riconoscere a Calaforte la parlata ligure (cosa che mi fa enorme piacere) e a Genova non si riconosce l'uso della LINGUA genovese? Se tanto mi da tanto, anche la Liguria deve usufruire dei diritti della Sardegna e di quelli che Cossiga vorrebbe riconoscere anche al Veneto....Cosiccome Lombardi, Piemontesi ecc.... dovrebbero poter vedere le loro "comunità" promosse nel segno di una libera e volontaria solidarietà.....
    Quanto alla Lega, è chiaro che federazione e federalizzazione sono due cose diverse. Nell'impossibilità di trasformare le regioni in veri e propri soggetti politici "costituenti", è chiaro che per federalismo non si può che intendere un principio teorico da non smarrire nel devolvere le competenze.
    Comunque la strada seguita dalla Sardegna mi sembra buona, e credo che altri potrebbero tentare questa via simmetricamente al varo di competenze para-statuali (sacrosante!), posto che ogni regione deve:
    a) seguire la propria strada nel rispetto dei PROPRI valori e riferimenti storici, delle proprie esigenze, delle proprie tradizioni senza vedersi imposti modelli pre-costituiti.
    b) varare a sua volta una devolution a favore delle provincie, affinchè vi possa essere equilibrio fra gli stessi enti locali, ognuno dei quali ha un proprio ruolo insostituibile.
    Ma,dato il modello federale e segretariale, che ruolo può aver la Lega nel guidare le comunità all'auto-determinazione sul modello catalano? Non sarebbe utile a questo punto la creazione e/o la valorizzazione di movimenti e associazioni in grado di indicare agli enti locali il "Know-how" del federalismo cossighiano? Alla fine, le conclusioni sono queste: le regioni e le provincie esistono nel contesto istituzionale, la Padania solo nella mente e nel cuore di chi padano si sente. Non è allora, per gli autonomisti, il momento di creare, adesso, una corrente d'opinione localista, reagendo ai disagi globali con l'accentuazione dei valori comunitari e con la creazione di una rete associativa e indipendente sul modello "no-global", capace di dialogo e progettualità?
    Io cavalcherei l'onda autonomista sarda per estendere quei riconoscimenti a tutte le genti padane, affiancando la devolution leghista e duplicando la potenza dell'edificio devoluto: da un lato le lingue, le culture, le tradizioni che dal basso reclamano diritti; dall'altro le competenze e le risorse che dall'alto vengono devolute. Voi che ne dite?

  10. #10
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    Ma quando il sor cossiga faceva il presidente della repubblica,garante dei diritti degli italiani,e,quindi,delle Nazioni che compongono la "nazione",non s'è accorto che una certa Lega Lombarda (e mi limito a questa per comidità) assumeva posizioni federaliste sotto le bordate di tutti quei partiti che,adesso,giocano a chi è più federale?
    Cos'è che tutto d'un tratto gli vengono ste fregole da difensore della dignità dei popoli?
    Perchè non ha preso una posizione netta quando farlo avrebbe voluto dire spingere il federalismo vero (sempre che ci credesse) oltre il muro di gomma dell'associazione per delinquere statale?
    ...je i solit pajass..
    .e pajass de pë amò quei chi a scultä..


    Se vedòm!
    Se vedòm!

 

 
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