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  1. #11
    Hanno assassinato Calipari
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    [QUOTE]Originally posted by nobodyzero
    Originally posted by yurj


    Il Parc non ha fini nobili, ma di sopravvivenza.

    Mi sono rotto di gente come te che non ragiona prima di parlare. Ti sto dicendo che gli Israeliani radono al SUOLO campi, togliendo sicurezza alimentare, gesti che servono a umiliare *come il rogo in piazza dei certificati di nascita...* il popoplo palestinese.

    Che senso hanno questi gesti? Ma ragioni?
    [/QUOTE

    Ho letto i fini del Parc e non mi sono sembrati ignobili...

    Per il resto non ha molto senso nemmeno farsi saltare in aria in mezzo a una discoteca...
    Ma che c'entra? C'e' una opera sistematica di distruzione di una societa' CIVILE, in modo scientifico e preordinato.

    O non capisci o parli tanto per parlare...

  2. #12
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    Originally posted by yurj


    Ma che c'entra? C'e' una opera sistematica di distruzione di una societa' CIVILE, in modo scientifico e preordinato.

    O non capisci o parli tanto per parlare...

    Già che c'entra?...quelli che si fanno saltare in aria in discoteca da dove partono?...dove mangiano?...dove preparano gli ordigni?...su Saturno?

  3. #13
    Hanno assassinato Calipari
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    Originally posted by nobodyzero



    Già che c'entra?...quelli che si fanno saltare in aria in discoteca da dove partono?...dove mangiano?...dove preparano gli ordigni?...su Saturno?
    Ripeto: l'esercito USRAELIANO () uccide innocenti, compie atti disumani, viola i diritti di proprieta' e sopravvivenza (cibo e acqua).

    Questo vuol dire imboccare politicamente i terroristi (considerali come la mafia, avresti raso al suolo le case dei siciliani?), ormai l'IDF e' il primo alleato di Hamas...

    Ma ripeto, consideri giusto, umano far saltare in aria uffici di assocaizioni di insegnanti israeliani e palestinesi, bruciare in piazza i certificati di nascita, radere al suolo l'unico sostentamento autonomo di una famiglia?

    Sono allucinato dal tuo girarti dall'altra parte.

  4. #14
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    Originally posted by yurj


    Ripeto: l'esercito USRAELIANO () uccide innocenti, compie atti disumani, viola i diritti di proprieta' e sopravvivenza (cibo e acqua).

    Questo vuol dire imboccare politicamente i terroristi (considerali come la mafia, avresti raso al suolo le case dei siciliani?), ormai l'IDF e' il primo alleato di Hamas...

    Ma ripeto, consideri giusto, umano far saltare in aria uffici di assocaizioni di insegnanti israeliani e palestinesi, bruciare in piazza i certificati di nascita, radere al suolo l'unico sostentamento autonomo di una famiglia?

    Sono allucinato dal tuo girarti dall'altra parte.

    Tu consideri giusto ed umano educare intere generazioni all'odio e alla violenza...mandare al macello giovani che a loro volta macellano innocenti?...li ho letti i libri di testo dei bambini delle elementari palestinesi...
    Le autorità e le organizzazioni non sanno chi sono i referenti delle azioni suicide nei villaggi?...
    E cosa fanno oltre che strillare quando arriva l'esercito?

  5. #15
    Hanno assassinato Calipari
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    Originally posted by nobodyzero



    Tu consideri giusto ed umano educare intere generazioni all'odio e alla violenza...mandare al macello giovani che a loro volta macellano innocenti?...li ho letti i libri di testo dei bambini delle elementari palestinesi...
    Le autorità e le organizzazioni non sanno chi sono i referenti delle azioni suicide nei villaggi?...
    E cosa fanno oltre che strillare quando arriva l'esercito?
    ? Tu hai letto i libri palestinesi? Oppure NE hai letto sui giornali?

    Io considero profondamentee sbagliato incitare all'odio. Ma non esiste altro, se si abbandonano i palkestinesi. E' quindi importante che cresca una societa' civile che sappia dialogare con gli israeliani.

    Ora che io ho risposto, vuoi rispondere tu?

  6. #16
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al collasso»

    Originally posted by yurj


    ? Tu hai letto i libri palestinesi? Oppure NE hai letto sui giornali?

    Io considero profondamentee sbagliato incitare all'odio. Ma non esiste altro, se si abbandonano i palkestinesi. E' quindi importante che cresca una societa' civile che sappia dialogare con gli israeliani.

    Ora che io ho risposto, vuoi rispondere tu?

    Mi sono fatto tradurre qualche testo scolastico...

    Non si tratta di abbandonare i palestinesi ma di metterli di fronte ad una scelta precisa...rinunciare all'idea della distruzione di Israele...
    E controllare assolutamente dove finiscono gli aiuti...
    Un sostegno indiscriminato che non tiene conto dei diritti degli israeliani non fa altro che perpetuare l'attuale situazione...

  7. #17
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al colla

    Originally posted by nobodyzero



    Mi sono fatto tradurre qualche testo scolastico...

    Non si tratta di abbandonare i palestinesi ma di metterli di fronte ad una scelta precisa...rinunciare all'idea della distruzione di Israele...
    E controllare assolutamente dove finiscono gli aiuti...
    Un sostegno indiscriminato che non tiene conto dei diritti degli israeliani non fa altro che perpetuare l'attuale situazione...
    ============
    GLI ISRAELIANI NON HANNO DIRITTI.
    cON O SENZA L'APPOGGIO DI USA E DELL'onu sONO e restano DEGLI INVASORI...........dei ladri e degli assassini
    se non fossero tali in palestina non ci sarebbero andati

  8. #18
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: «Le attività produttive sono state distrutte, siamo al c

    Originally posted by ilclonedeicloni

    ============
    GLI ISRAELIANI NON HANNO DIRITTI.
    cON O SENZA L'APPOGGIO DI USA E DELL'onu sONO e restano DEGLI INVASORI...........dei ladri e degli assassini
    se non fossero tali in palestina non ci sarebbero andati

    Gli arabi non hanno abitato a lungo in modo stabile la Palestina. Continuativamente, solo poco più di un secolo. Per quattro secoli, dal 1516 al 1918, la Palestina è stata una negletta provin-cia turca quasi disabitata, consegnata dall'incuria dei governi di Istanbul alla sabbia del deserto e alle paludi. La Palestina (meglio conosciuta in quei secoli come "provincia di Damasco" e comprendente l'attuale Israele, Cisgiordania, Giordania, Libano e parte della Siria) incomincia a essere "restaurata" solo a partire dalla seconda metà dell'800, quando i primi pionieri ebrei, giunti dall'Impero zarista, creano qualche occasione di lavoro, capace di attirare lavoratori di altre province turche, come la Siria, l'Iraq, l'attuale Giordania (creata artificialmente, a tavolino, solo nel 1921), lo stesso Egitto. Maggiori occasioni lavorative si sviluppano tra la prima e la seconda guerra mondiale, sia per l'occupazione britannica che per le fatiche dei contadini ebrei, con i loro aranceti e le terre acquistate a caro prezzo dagli sceicchi arabi e strap-pate alla sabbia, e al conseguente indotto. Che oggi i palestinesi, cioè i pronipoti dei tanti lavoratori arabi giunti in Pale-stina un secolo fa, esistano e abbiano acquisito una coscienza nazionale, prima del tutto inesistente, è vero. Che abbiano diritto a un loro territorio e a un loro Stato autonomo oltre alla Giordania, dove più dei due terzi degli abitanti sono palestinesi, è ormai altrettanto accettato. Ma non è falsando la Storia che questi diritti diventano più sicuri.

    Come entità autonoma la Palestina (Peleshet) non è mai esistita, né sono mai esistite una lingua e una cultura palestinesi. I palestinesi, come i giordani, i si-riani, i libanesi e gli iracheni (tutte entità nazionali inventate dopo la prima guer-ra mondiale, nel i 92X)) sono arabi, proprio come i giordani, i siriani e così via, e tali unicamente si considerano. Per quasi 1900 anni l'area designata con il nome greco-romano di Palestina (per far dimenticare il nome stesso di Giudea) non è stata una nazione e non ha avuto frontiere, ma solo confini amministrativi. Gli Arabi conquistano la Palestina soltanto nel 637 e vi regnano fino al 750, per 11 3 anni in totale. Poi vi si alternano Persiani, Turchi, Circassi, Bizantini, Curdi, e nel 1099 i Cro-ciati cristiani, sconfitti nel 1187 da un condottiero curdo, il Saladino. Nel 1244 sono delle tribù alleate di Gengis Khan a occupare e a mettere a sacco la Palestina. Poco dopo arriveranno i Mongoli, cacciati nel 1516 dai Turchi che costituiranno l'Impero Ottomano, dalla Turchia ai paesi del Magreb, vale a dire lungo tutta la costa meridionale del Mediterraneo. I Turchi vi resteranno fino alla fine della prima guerra mondiale, nel 1918. La decadenza e il degrado della Palestina la fa apparire una " landa desertica e paludosa (..) quasi disabitata" agli occhi di Edmondo De Amicis nella seconda metà dell'8OO, mentre nel 1867 Mark Twain scriveva che la Palestina era (una silenziosa e funerea estensione, una desolazione (.J Non abbiamo mai visto un essere umano sulla strada (...). Perfino gli ulivi e i cactus, quegli amici sicuri di un terreno incolto, hanno per lo più abbandonato il paese (..). La Palestina siede su sacchi di cenere, desolata e brutta...". Gli unici insediamenti permanenti in Palestina - segnatamente a Gerusalemme e a Safed, sede ininterrotta quest'ultima di università religiose - sono stati quelli ebraici, a partire dalla fine del regno ebraico nel 70.

  9. #19
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    Una favola questa della palestina deserta che avevo già smontato sul vecchio forum MO.

    Vedrò di farlo anche qui, lasciatemi trovare i vecchi links.

    Anche quella della negazione dell'esistenza dei palestinesi è molto bella, cioè si afferma tranquillamente che ad esempio le comunità cristiane sono antichissime ma si devono chiamare con altri nomi...
    Abitanti arabi e eventualmente di altre etnie abitanti nei secoli in Palestina = Palestinesi.
    Non è che ci voglia molto.
    Certo capisco che poter dire che non esistono aiuterebbe molto qualcuno.

    Vediamo la Storia vista dai palestinesi (visto che abbiamo appena letto quella degli ipernegazionisti sionisti):

    I più antichi ritrovamenti umani, scoperti a sud del lago di Tiberiade, risalgono al 600000 a.C. Dal 10.000 al 5000 a.C comunità di agricoltori cominciano a stabilirsi in Palestina, come testimoniano I manufatti in pietra e rame rinvenuti a Gerico e nei pressi del Mar Morto. Intorno al 3000 a.C vi si stanziano I Cananei, che fondano la prima grande civiltà urbana, rappresentata dalla città di Ebla, la più antica del mondo, secondo gli archeologi. Dal 1800 a.C la Palestina subisce le prime migrazioni di popoli nomadi provenienti dalla Caldea e dalla Mesopotamia e di un popolo marinaro proveniente da Creta, I Filistei I quali si stabiliscono lungo la costa, dando vita alla “pentapoli filistea”. Gli Ebrei, provenienti da Ur in Caldea,si stabiliscono nel deserto del Negev, nel Sinai e nel deserto arabo ma, in seguito ad una carestia, si spostano nel vicino Egitto dove, sotto gli Hyksos, raggiungono una certa prosperità. Caduti in disgrazia presso I successori degli Hyksos e ridotti in schiavitù, intorno al 1250 a.C, gli Ebrei ritornano in Palestina, dando inizio ad una serie di aspre lotte con gli indigeni Cananei e con I Filistei. Sotto Saul e David gli altri popoli vengono soggiogati e si forma il regno di Israele. Nel 722 la Palestina viene conquistata dagli Assiri, che deportano gli Ebrei in Mesopotamia. Sotto il dominio persanio di Babilonia, gli Ebrei godono di diversi privilegi : gli si consente di tornare in Palestina, ma molti scelgono di restare in Mesopotamia; in Palestina rappresentano ormai una minoranza. Nel 333 a.C il Medio Oriente viene conquistato da Alessandro Magno, che crea un impero comprendente sia la Mesopotamia che la Palestina.

    Cominciano ad affacciarsi sulla scena mediorientale I Romani che fomentano la rivolta dei Maccabei per estirpare la presenza greca dalla Palestina. Nel 63 a.C il generale Pompeo conquista l’area siro-palestinese, che diventa provincia romana e che tale resterà fino al 395 d.C.

    Alcune rivolte ebraiche vengono soppresse con la violenza, finchè un decreto romano interdice ed espelle i Giudei da Gerusalemme; dopo la distruzione del tempio,questi si disperdono per tutto il Medio Oriente, Grecia, fino a Roma. Con l'impero bizantino (naturale continuazione di quello romano), la Palestina, in quanto luogo di nascita di Gesù, ha grande considerazione, ma gli imperatori bizantini conducono una politica di persecuzioni contro gli Ebrei, considerati come coloro che avevano rigettato Gesù. Nel 638 d.C , Omar ibn al-Khattab, secondo Califfo dell'Islam entra in Gerusalemme dopo la defezione del languente e corrotto esercito bizantino. La maggior parte della popolazione palestinese condivide con i nuovi arrivati ceppo razziale e linguistico, essendo entrambi di stirpe semitica. Durante il periodo Omayyade, la Palestina e Gerusalemme conoscono grande prosperità: i simboli della nuova Gerusalemme divengono le moschee di Omar e di Al-Aqsa ed alla fine della dinastia Omayyade, nel 750, la grande maggioranza dei palestinesi si sono convertiti all'Islam, anche se permangono comunità ebraiche e cristiane. Dopo la triste parentesi delle Crociate, e dopo l'invasione da parte dei popoli delle steppe, la Palestina resta provincia dell'impero islamico Ottomano fino al 1914.

    Alla fine del 1800 comincia a farsi strada il movimento sionista, che aspira alla creazione di uno stato che riunisca tutti gli Ebrei dispersi nel mondo.Dopo l’esclusione di altri stati in cui realizzare tale progetto, la scelta cade sulla Palestina e la prima colonia sionista,Petach Tiqva, viene stabilita nel 1878.

    Dal 1882 al 1903 circa 25000 sionisti emigrano in Palestina per sfuggire alle persecuzioni in Russia e Polonia, aiutati dalla Banca Ebraica di Rothschild. Una seconda ondata migratoria ha luogo nel 1914 e la Palestina vede raddoppiare il numero degli Ebrei sul suo territorio. Nello stesso anno, Russia, Gran Bretagna e Francia, desiderose di spartirsi l’impero Ottomano, dichiarano guerra alla Turchia, aiutate dal nazionalismo arabo che aspira a conquistare l’indipendenza dalle ceneri dell’impero. Nel 1917 la Gran Bretagna promulga la famosa dichiarazione di Balfour, con cui si impegna a favorire “la nascita di un focolare ebreo in Palestina”, nonostante il fatto che gli Ebrei rappresentano meno dell’8% della popolazione della Palestina. La I° guerra mondiale termina con la capitolazione ottomana e,tradendo i patrioti arabi che le avevano aiutate, le grandi potenze si spartiscono un territorio immenso: Palestina, Giordania, Egitto e Iraq passano sotto il controllo britannico.Il mandato inglese sulla Palestina viene ufficialmente approvato dalla Lega delle Nazioni nel 1922, nonostante il parere negativo espresso dalla commissione d’inchiesta americana King-Crane, inviata in Medio Oriente due anni prima per accertare quali fossero i desideri della popolazione autoctona. Durante questo periodo l’emigrazione ebraica aumenta drammaticamente portando la percentuale di ebrei residenti in Palestina al 30%. La percentuale di terra posseduta dagli ebrei passa dall’ 1,7% del 1920 al 6% nel 1947. I palestinesi sono stretti tra due fuochi: da un lato le potenze mandatarie e dall’altro un’immigrazione massiccia di ebrei che mina gli equilibri del paese; grandi scioperi e rivolte arabe infiammano la Palestina finchè gli inglesi decidono finalmente di mettere un freno all’arrivo di ebrei. A questo punto entra in azione l’attività terroristica dei gruppi paramilitari ebraici (banda Stern, Hagana,Tsel, Irgun, Palmach) rivolta in una triplice direzione:

    1) contro gli inglesi (attentato al King David Hotel),

    2) contro l’ONU (assassinio dell’inviato delle Nazioni Unite, lo svedese conte Folke Bernadotte, ucciso da elementi della banda Stern nella parte ebraica di Gerusalemme,

    3) contro i palestinesi (innumerevoli e cruenti massacri contro la popolazione civile per spingerla ad abbondanare case e terre, che vengono subito confiscate ed occupate da immigrati ebrei).

    Alla fine del 1947 la catastrofe è compiuta. La Gran Bretagna rinuncia al mandato ed i sionisti dichiarano la nascita dello stato d’Israele sulla base di una divisione della Palestina che i palestinesi avevano rifiutato, appellandosi al diritto di autodeterminazione dei popoli.

  10. #20
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    I villaggi arabi distrutti (che materialmente smontano l'idea di una Palestina deserta).

    Citazioni:

    "I villaggi ebrei furono costruiti al posto di quelli arabi. Voi non conoscete I nomi di questi villaggi arabi e non vi biasimo, perche' I libri gi geografia non esistono piu', anzi, non esistono piu' ne' I libri, ne' I villaggi arabi. Nahlal e' sorta al posto di Mahlul, il Kibbutz Gvat al posto di Jibta, il Kibbutz Sarid al posto di Huneifis, e Kfar Yehush'a al posto di Tal al-Shuman. Non c'e' un solo posto costruito in questo paese che non avesse una precedente popolazione araba."
    (Moshe Dayan, in un discorso al Technion di Haifa, citato da "Ha'aretz", 4 aprile 1969)



    "Yigal Allon ha chiesto a Ben Gurion cosa si dovesse fare con i civili. Ben Gurion ha fatto un cenno con la mano come a dire: mandateli via. 'Mandarli via ' e' un termine con un suono cattivo. Psicologicamente, era una delle azioni piu' difficili da fare. La popolazione di Lydda non ando' via spontaneamente. Non c'era modo di evitare l'uso della forza e sparammo per far marciare la gente quelle dieci-quindici miglia, finché incontrarono la legione araba.
    (Yitzak Rabin, Service Diary, citato da David Shepler, NY Times, 22 ottobre 1979)

    "Molte volte, in Israele e all'estero, ho visto mappe del 1948, in cui sono annotate centinaia di villaggi e citta' ora scomparsi, e queste sono distribuite dalle istituzioni palestinesi della diaspora. E queste mappe sono piu' pericolose di qualsiasi bomba."
    (Uri Avneri)

    Sui palestinesi che non esistono:

    "I Palestinesi rifiutano di soddisfare il sogno sionista rifiutandosi di smaterializzarsi".
    (Haim Bresheeth)

 

 
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