Eminem, è un Libertario?

[Sir Demos]

Eminem è tornato. Il trasgressivo rapper di Detroit promette ancora scandalo nel suo nuovo album, "The Eminem show", in uscita domani. Una settimana prima del previsto a causa delle copie pirata già presenti sul mercato nero. Anticipato dal singolo "Without me" e dal battibecco a distanza con la moglie del vicepresidente americano Cheney - per il pezzo "White America", in cui l'artista rivolge un deciso "fuck you ms Cheney" alla signora - il disco arriva dopo le 17 milioni di copie vendute dal precedente, "The Marshall Mothers Lp".

E un assaggo del nuovo Eminem si è avuto al concerto che il cantante ha tenuto ieri a Washington, in cui trenta persone sono rimaste ferite. A provocare gli incidenti, l'eccessiva ressa degli spettatori. Quando il rapper bianco è apparso in scena, al Rfk Stadium, la folla ha cercato di avvicinarsi il più possibile al palco; qualcuno è caduto a terra ed è stato schiacciato, nel panico generale. Il concerto è stato sospeso per una decina di minuti, fino a quando non sono intervenuti i soccorritori. La maggior parte dei feriti non è grave, ha assicurato il portavoce dei vigili del fuoco Alan Etter, a eccezione di un uomo che ha avuto un infarto ed è stato rianimato sul posto.

Ma torniamo all'album. Che, nella versione a tiratura limitata, contiene un dvd con diverse chicche, tra cui il trailer di "8 mile", il primo film del rapper che uscirà negli Usa in autunno. Quanto ai testi, "The Eminem show" non smentisce la fama da duro dell'autore. E ci sono anche vari attacchi ad altri esponenti del mondo muiscale. In "Without me", ad esempio, si scaglia contro la band dei Limp Bizkit ("piccoli bastardi"), Chris Kirkpatrick degli 'N Sync e Moby, definito "omosessuale pelato di 36 anni" e anche peggio. Per la cronaca, Moby era stato uno di quelli, insieme alla moglie di Cheney, che avevano pubblicamente criticato Eminem per i contenuti omofobi dei suoi brani.

Ancora, "The kiss" si apre con la premessa "ammazzerò questa puttana, la ammazzerò, finirò in galera perché ammazzerò questa puttana". In "Paul Rosemberg", l'omonimo avvocato dice al rapper: "Te l'avevo detto di non andare in giro con la pistola come un idiota".

Sul piano musicale, invece, si tratta come sempre di un disco convicente e sofisticato. Prodotto dal mentore di Eminem, il rapper afroamericanp Dr. Dre, vede la partecipazione di altri cantanti come D-12, Dina Rea e lo stesso Dre.

da www.repubblica.it

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[benny3]

secondo me e` semplicemente un pirla

poi che il rapper sia un bianco e` veramente una sfiga, per i poveri neri d`america non ne va una bene.

[Sir Demos]

[PINOCCHIO (POL)]

non ho mai guardato i suoi testi.
Ti risulta abbiano qualche cenno libertarista'
saluti padani

[Sir Demos]

La punteggiatura è per te un dettaglio, nell'economia di una lingua...

Non conosco neanche io i suoi testi, ma il suo atteggiamento mi sembra quello di uno in perenne sfida alle regole, forse più che un Libertario, un anarchico...

[Claude74]

Originally posted by benny3
secondo me e` semplicemente un pirla

poi che il rapper sia un bianco e` veramente una sfiga, per i poveri neri d`america non ne va una bene.

Ricordo che la musica pop-rock angloamericana e quella italiana hanno due matrici culturali molto differenti, tanto che è difficile comprendere, per un italiano, le peculiarità espressive della prima.
Nella cultura popolare americana, il rock, e quindi anche il rap, ha una valenza trasgressiva molto potente, della quale non c'è traccia in quella italiana. Il rap nasce dalle strade, dalla violenza e dall'insoddisfazione, e tale rimane la sua origine pur divenendo, in seguito, un tipo di musica per tutti gusti e tasche.
Una figura come quella di Eminem (ma ce ne sono molte altre) in Italia non avrebbe senso, non verrebbe capita e susciterebbe, al più, solamente il riso: Il "fuck you" americano è trasgressivo, suscita indignazione, il "vaffanculo" italiano è goliardico e suscita il sorriso e l'ammiccamento.
Qui, con una canzone, si può parlare male della Gguerra (poco importa quale), dell'Iingiustizia ecc., là della Mmamma e della Ffamiglia.

[Oli]

Originally posted by Claude74

Ricordo che la musica pop-rock angloamericana e quella italiana hanno due matrici culturali molto differenti, tanto che è difficile comprendere, per un italiano, le peculiarità espressive della prima.
Nella cultura popolare americana, il rock, e quindi anche il rap, ha una valenza trasgressiva molto potente, della quale non c'è traccia in quella italiana. Il rap nasce dalle strade, dalla violenza e dall'insoddisfazione, e tale rimane la sua origine pur divenendo, in seguito, un tipo di musica per tutti gusti e tasche.
Una figura come quella di Eminem (ma ce ne sono molte altre) in Italia non avrebbe senso, non verrebbe capita e susciterebbe, al più, solamente il riso: Il "fuck you" americano è trasgressivo, suscita indignazione, il "vaffanculo" italiano è goliardico e suscita il sorriso e l'ammiccamento.
Qui, con una canzone, si può parlare male della Gguerra (poco importa quale), dell'Iingiustizia ecc., là della Mmamma e della Ffamiglia.

E' un buon imprenditore ke sa vendere il proprio prodotto.

[Claude74]

Originally posted by Oli


E' un buon imprenditore ke sa vendere il proprio prodotto.

Beh, presumo il suo o suoi agenti, produttori e managers discografici più che lui. Eminem, come tutti i rappers, o gruppi rock, sono più prodotti che imprenditori.
Bisogna dire comunque che negli USA, solitamente, chi vende molto ha anche qualcosa di personale e particolare, è sempre un pò innovativo, cosa che in Italia accade raramente. Evidentemente gli americani hanno il maledetto vizio di affidarsi al talento dei singoli, oltre che alle ricerche di mercato, per commerciare musica.

[Sir Demos]

Eminem, come tutti i rappers, o gruppi rock, sono più prodotti che imprenditori.

Concordo.

[S.P.Q.R.]

Eminem, è un libertario?
No è solamente un coglione