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Discussione: Un test interessante

  1. #11
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    Originally posted by aran banjo


    Scusa ma mi spieghi come si fa ad essere libertari e non, contemporaneamente, libertini essendo quest'ultimo una delle tante declinazioni appunto del libertarismo?
    Ho usato libertino nell’accezione comune del termine, cioè come sinonimo di “lincezioso”.
    In questo senso l’esser libertari non comporta l’esser libertini, anzi il libertario, che, in quanto tale, non crede nell’autorità (imposta) ma all’autorevolezza di “istituzioni libere”, può essere benissimo un “conservatore”…

    Per fare un esempio, se io mi dichiaro a favore della legalizzazione delle droghe o della prostituzione, non vuol dire che faccia uso di stupefacenti o che mi trastulle con le donnine di strada…….anzi, la mia posizione di principio acquista ancora maggiore credibilità visto che non traggo vantaggi diretti dalla mia “lotta” politca.

    Sa£udi serenissimi da Pippo III.

  2. #12
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    mi crolla un mito ahahahahahahhh

  3. #13
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    Sono d'accordo con Pippo III. Un libertario non può certo avere obiezione alcuna (dal punto di vista giuridico) contro chi decide di esercitare stili di vita libertini (omosessualità, droga, ricorso alla prostituzione, eccetera). Questo non significa che li approvi moralmente. Anzi, in questo senso è interessante la tesi di chi (come Hans-Hermann Hoppe in America o Guglielmo Piombini qui da noi) ritiene che molto probabilmente in una società libertaria (anarchica) si imporrebbe un codice morale rigidamente conservatore. Significativo è il caso dell'Inghilterra vittoriana: a fronte di uno Stato pressoché inesistente, vigeva per consuetudine (senza che la sua trasgressione, nella larga maggioranza dei casi, fosse sanzionabile dalle corti) un codice morale assai restrittivo. E nella stessa Svizzera, forse lo Stato meno statalista al mondo, la "sanzione sociale" è assai più severa ed efficace della sanzione statale. Insomma: certi comportamenti sono leciti, ma comportano anche dei costi (per esempio, l'esclusione o l'emarginazione dalla società per volere dei suoi membri).

  4. #14
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    [QUOTE]Originally posted by Pippo III
    [B]

    Ho usato libertino nell’accezione comune del termine, cioè come sinonimo di “lincezioso”.
    In questo senso l’esser libertari non comporta l’esser libertini, anzi il libertario, che, in quanto tale, non crede nell’autorità (imposta) ma all’autorevolezza di “istituzioni libere”, può essere benissimo un “conservatore”…

    Essere libertario e conservatore non ha senso alcuno.Tu puoi essere liberista(cioè a favore della libera circolazione delle merci) in economia e conservatore(cioè a difesa dei "valori") in morale, cioè quello che si chiama liberal-conservatore che ha infatti una lunga tradizione alle sue spalle, anche se io considero tale posizione ripugnante.Ma il libertario, e qui rispondo anche a Stonewall, non si limita a garantire "ex negativo" alcuni aspetti della vita sociale come il divorzio, l'aborto, le coppie gay etc..ma le afferma "ex positivo" , cioè non si limita a tollerarle e a farle star fuori dalle repressione giuridica statale ma le rivendica non tanto come unico o solo o "buon" modello di società, quanto come una conseguenza della libera volontà dei singoli.In questo senso il giudizio non morale non c'entra nulla.O meglio, esso è un pensiero privato, personale, che non riguarda le leggi, l'organizzazione della comunità etc..C'è anche da dire che esistono pure libertari che sono per la libera espressione morale nella vita quotidiana e allo stesso tempo che sono contrari alla libera circolazione delle merci.Come i liberal-conservatori di prima questi sono, direi, anarco-collettivisti e come per la prima categoria considero anche questi ripugnanti.


    Per fare un esempio, se io mi dichiaro a favore della legalizzazione delle droghe o della prostituzione, non vuol dire che faccia uso di stupefacenti o che mi trastulle con le donnine di strada…….anzi, la mia posizione di principio acquista ancora maggiore credibilità visto che non traggo vantaggi diretti dalla mia “lotta” politca.

    Il fatto di sostenere politicamente la non perseguibilità penale della droga, delle coppie gay, della prostituzione etc..non implica affatto aderire o mettere in pratica tali comportamenti(solo i monoteismi religiosi esigono la totale aderenza fra il dire e il fare, almeno in teoria ) ma non per questo qualcuno potrebbe definire queste posizioni politiche come come conservatrici

  5. #15
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    Originally posted by Stonewall
    . Anzi, in questo senso è interessante la tesi di chi (come Hans-Hermann Hoppe in America o Guglielmo Piombini qui da noi) ritiene che molto probabilmente in una società libertaria (anarchica) si imporrebbe un codice morale rigidamente conservatore.
    Io credo invece che in una ipotetica società libertaria vi saranno molte e diverse comunità in quanto espressione della volontà pattizia dei suoi aderenti e quindi una diversa dall'altra.Avremo una serie di comunità variegate, da quella puritana a quella "libertina" , da quella religiosa a quella atea, da quella a libero mercato a quella protezionistica...che convivranno una accanto all'altra senza avere la pretesa di insegnare agli altri come si fa a stare al mondo e senza credere che la propria organizzazione sociale sia la migliore, da imporre quindi anche agli altri, per il loro bene

  6. #16
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    Certo che in una ipotetica società libera ci sarebbero molte comunità animate di valori diverse--molte enclave. Questo non toglie che, ne sono convinto, la morale prevalente sarebbe di tipo "vittoriano", non certo libertino. Il che non significa, naturalmente, che i comportamenti libertini non siano leciti! Su questo punto, è molto interessante la postfazione a Difendere l'indifendibile di Walter Block, dove l'autore si definisce al tempo stesso un libertario politico e un conservatore morale. Personalmente mi riconosco in tale definizione, e credo lo stesso valga per molte altre persone: da Pippo III a Hoppe.

  7. #17
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    azz...cosa dovrei dire io???
    addirittura -2.25...

  8. #18
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    Originally posted by Celtic Pride
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    azz...cosa dovrei dire io???
    addirittura -2.25...
    ecco le letture che mi consiglia di fare.....

    Vladimir Ilyich Lenin
    Essential Works

    Mao Tse Tung
    "Political power comes from the barrel of a gun"

    ....auhuhahu proprio io lenin e stalin!!!
    ma per piacere..il test è cazzuto, perchè basta schierarsi non del tutto a favore della globalizzazione e non del tutto a favore delle multinazionali, che ti dice di essere un comunista

  9. #19
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    Io sono finito all'incrocio dei pali

 

 
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