Alto impatto": retata in 19 province, 350 espulsioni
Berlusconi: "L'esercito del bene contro quello del male"
Droga e prostituzione, 240 arresti
due su tre sono extracomunitari
I Verdi protestano: speriamo che non sia una crociata
ROMA - I numeri sono imponenti: 240 arresti, due terzi dei quali di immigrati clandestini. E poi 350 espulsioni, sempre di extracomunitari. Migliaia di poliziotti al lavoro, 19 province interessate, da Siracusa a Verona. Un'operazione a vasto raggio, ambiziosamente denominata "ad alto impatto". Un'operazione di polizia. Ma anche mediatica. Tanto è vero che, stamattina, per annunciarla si è scomodato Silvio Berlusconi in persona, accompagnato dal ministro dell'Interno Claudio Scajola.
Il premier non ha rinunciato a immagini forti, per definire una maxi-retata che arriva a dieci giorni dal voto amministrativo. "Vogliamo interporre l'esercito del bene a quello del male", ha detto. Richiamando anche il "contratto con gli italiani" stipulato alle vigilia delle politiche. "Uno degli impegni era una riduzione importante dei circa tre milioni di reati compiuti ogni anno".
I risultati del pressing del Viminale sulle forze di polizia si è concluso quindi con una raffica di arresti in tutta Italia. Per reati che vanno dallo spaccio di droga alla prostituzione "di matrice extracomunitaria", fino alla cosiddetta microcriminalità. A Milano sono stati chiusi cinque "appartamenti a luci rosse" nello stesso condominio. A Roma è stata colpita una donna polacca di 37 anni che veniva in Italia una volta al mese per prostituirsi e pagare così le cure mediche a cui doveva sottoporsi. Sono state sequestrate fabbriche tessili in cui lavoravano clandestini. Novantacinque persone sono finite in manette per rapine nelle ville. Sono stati trovati 255 chili di sostanze stupefacenti e 4.000 pastiglie di ecxtasy. In tutti i casi la forze dell'ordine non hanno mancato di sottolineare l'alta percentuale di immigrati coinvolti nella retata.
"È un'operazione importante - ha detto Scajola in conferenza stampa - che si basa su un modello organizzativo diverso fondato sulla prevenzione, che porta a un uso delle tecnologie per l' individuazione degli sfruttatori della prostituzione, degli organizzatori dell'immigrazione clandestina e dello spaccio di stupefacenti e che sarà estesa nel tempo fino a raggiungere l'obiettivo che ogni provincia d'Italia possa utilizzare questo modello organizzativo".
Sui modi e i tempi di "alto impatto" non sono mancate le perplessità. Ne ha parlato espressamente il senatore verde Stefano Boco. "Sono preoccupato per le strane modalità e coincidenze dell'annuncio dato da Berlusconi sull'operazione. Spero non si tratti di una nuova crociata, ove "l'esercito del bene è chiamato dall'Alto a sconfiggere l'esercito del male".