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  1. #1
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    Predefinito Ha ragione l'informazione e i mass media:non ne sbarcano + di immigrati...

    18/05 09:45
    Immigrati, sbarcano in 74 a Gela
    Il barcone con 74 clandestini,avvistato ieri sera a 20 miglia dalla costa siciliana,è attraccato nel porto dello stabilimento petrolchimico di Gela. Arrestati i tre scafisti. A bordo,65 uomini, 3 donne -una delle quali incinta- e 6 bambini.Ospitati nel locale Commissariato,hanno ricevuto pasti dalla Protezione civile.Due le ipotesi della Polizia sulla provenienza dello scafo: Nord Africa(forse Tunisia) o trasbordo da una grande nave in transito. I clandestini, originari di vari paesi,dall'Algeria al Bangladesh,saranno trasferiti in un centro di prima accoglienza in attesa del rimpatrio.



    Un centinaio di curdi sbarca nel salento
    Lecce, dopo 5 giorni di viaggio, un centinaio di curdi sono sbarcati sulle coste del Salento senza che nessuno li avesse avvistati.


    TRICASE (LECCE) - Sono arrivati senza che nessuno li avesse avvistati, a bordo di una vecchia imbarcazione in legno lunga 13 metri. E' avvenuto così questo pomeriggio lo sbarco di 97 clandestini curdi - tutti maschi adulti e una donna - sulle coste del Salento, a Marina Serra di Tricase. Le loro condizioni sono buone.

    L' imbarcazione sulla quale viaggiavano si è incagliata su alcuni scogli della località adriatica a pochi metri dalla riva. Erano circa le 17. Non riuscendo a disincagliarsi, i clandestini si sono gettati in mare riuscendo a raggiungere la riva. La scena di questa piccola carovana di disperati è stata notata da alcuni bagnanti che hanno avvertito i carabinieri di Tricase. I militari stanno ora procedendo all' operazione di identificazione.

    I curdi hanno raccontato che il loro viaggio era cominciato cinque giorni fa dalla Turchia e che ciascuno di loro aveva pagato 2.500 dollari ai responsabili di un' organizzazione che gestisce il traffico di clandestini. I carabinieri li stanno interrogando anche per cercare di identificare i componenti dell' equipaggio, che probabilmente si sono confusi tra i clandestini.

    A largo della costa di Gela, invece, è stato fermato un barcone con una cinquantina di clandestini a bordo è stato fermato da due motovedette della guardia costiera. Il barcone è stato avvistato a sette miglia e non si è fermato all' alt delle motovedette. I due mezzi navali italiani stanno dirigendo verso il porto industriale indirizzando il barcone sulla stessa rotta.

    (17 MAGGIO 2002, ORE 22:00


    E questo in 1 SOLO giorno.
    Ora: io lo so,voi lo sapete,questo forum lo sa...ma gli altri lo sanno?Lo sapranno??Qualcuno gliele dira' queste "piccolezze"???

  2. #2
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    La Lupa romana è una cagna bastarda che muore allattando 2 figli di puttana
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    Predefinito Finchè ci sarà questa gente...

    Immigrati: l'economia ne vuole di più


    Da Vicenza a Brescia, da Caserta e Salerno a Trento, le imprese danno consigli al governo impegnato sulla Bossi-Fini. Non ridurre troppo i flussi, programmarli meglio, risolvere il problema dell'abitazione.


    ROMA - Sono più di 200 mila i lavoratori extracomunitari impiegati nelle industrie italiane. Lavorano principalmente al settentrione e la loro presenza è spesso indispensabile per la sopravvivenza delle industrie, soprattutto nel nord-est. Gli imprenditori hanno seguito con attenzione il dibattito di questi giorni sulla legge Bossi-Fini. Il loro timore è che una legge troppo restrittiva ostacoli chi vuole venire in Italia a lavorare. Molti chiedono di incrementare i flussi, e c'è anche chi si esprime a favore della sanatoria per i lavoratori stranieri irregolari messa a punto da Bruno Tabacci dell'Udc.

    Nella provincia di Vicenza ci sono almeno 20 mila extracomunitari nelle tante piccole aziende che sono nate lungo l'autostrada che porta a Venezia. Per il vice presidente dell'Unione Industriali, Massimo Calearo, una serie legge sull'immigrazione deve fare una distinzione tra le diverse professionalità, tra chi arriva sul gommone e il professore che magari ha più lauree. "L'attuale normativa invece - dice Calearo - tratta tutti invece allo stesso modo. La mia azienda produce antenne e ho difficoltà a trovare ingegneri che vengano dall'estero. La sanatoria? Va bene se farà emergere aziende e lavoratori in nero, ma non può essere un provvedimento che tocca tutti, dobbiamo conoscere chi andiamo a regolarizzare".

    Secondo Aldo Bonomi, presidente degli industriali di Brescia, bisogna legare il lavoro all'alloggio. "Abbiamo fatto un accordo con il comune di Brovaglio d'Iseo per permettere alle aziende di costruire case da affittare ai lavoratori extracomunitari a un canone agevolato. Questa prassi dovrebbe essere estesa anche agli altri comuni" dice Bonomi. Nella provincia di Brescia sono circa 5 mila gli stranieri impiegati nelle industrie, e anche Bonomi è d'accordo che se la nuova legge fosse troppo restrittiva molte di esse avrebbero problemi nella produzione.

    Ma gli extracomunitari non sono solo utili nell'industria, la loro presenza è forte anche nell'agricoltura. Danilo Merz è direttore della Coldiretti di Trento. In tutto il Trentino sono 20 mila gli stranieri impiegati nei campi, soprattutto per la raccolta delle mele. "Se la legge Fini-Bossi avesse maglie troppo strette - afferma - saremmo costretti a rivedere la coltivazione delle mele per allungare i tempi di raccolta". Per Merz il nuovo governo dovrà "agire sui flussi per far sì che la programmazione dei flussi sia pronta il 1° gennaio di ogni anno e non a luglio. Quest'anno abbiamo richiesto 8.200 ingressi, ma la provincia ce ne ha dati solo 5 mila. Ne è conseguito che abbiamo dovuto tagliare la produzione del 30%".

    La presenza di stranieri è fortissima in particolare modo nelle zone di Caserta e Salerno, dove la raccolta dei pomodori è in pratica appaltata a chi viene dall'estero. Fernando Masturzi, commissario del consorzio agrario locale, è convinto che "la sanatoria sia utile, ma distinguendo chi viene in Italia per lavorare e chi invece per delinquere. Altro problema è l'abitazione. Per risolvere quest'emergenza le cooperative potrebbero costruire piccoli villaggi dove alloggiare i lavoratori stranieri".

    (18 MAGGIO 2002; ORE 097)

 

 

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