Rapporto dell’Osservatorio sul razzismo: in Italia non ci sono rappresaglie, ma crescono i sentimenti ostili
Più intolleranza contro gli arabi:
l’Europa scopre l’«islamofobia»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BRUXELLES - Dopo gli attentati dell’11 settembre sono cresciuti in Europa i sentimenti anti-islamici e di intolleranza verso gli immigrati musulmani, anche se i casi di vera e propria violenza fisica «si sono mantenuti a un livello relativamente basso». E’ la conclusione del rapporto presentato ieri a Bruxelles dall’Osservatorio europeo sul razzismo e la xenofobia che ha addirittura coniato il termine «islamofobia». A essere vittime di gesti di odio sono soprattutto le donne musulmane che si presentano con la testa velata e che, in alcuni casi, oltre a insulti e sputi, si sono viste strappare il chador.
In Italia, riferisce l’Osservatorio, la situazione è contraddistinta da «una mancanza di atti di rappresaglia contro i musulmani o altre minoranze», ma anche da «un significativo cambiamento di atteggiamento verso gli immigrati e le persone di origine araba». Il rapporto cita un sondaggio del sito Internet del Corriere, secondo cui il 38% degli intervistati ritiene che «gli arabi non ispirano fiducia», mentre solo il 36% non condivide l’affermazione.
Tra i fattori che possono aver alimentato l’islamofobia, l’Osservatorio cita l’articolo di Oriana Fallaci «La rabbia e l’orgoglio», pubblicato sul Corriere e poi il successivo dibattito aperto con interventi che hanno espresso «rammarico per il fatto che simili prese di posizione possano legittimare idee razziste». L’Osservatorio cita anche le dichiarazioni (poi ritrattate) di Silvio Berlusconi a Berlino sulla superiorità della civiltà occidentale, concludendo che «è difficile stabilire quale influenza abbiano avuto». Il rapporto, infine, nota che «alcuni partiti, in particolare la Lega Nord, hanno rafforzato le loro campagne anti-immigrati con chiari elementi anti-musulmani».
A. Bo.
Corriere della Sera 24 maggio 2002
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