Comunicato Stampa
“È veramente assurdo, in un paese democratico, che si possa solamente pensare di costituire un “tribunale di piazza” in sostituzione della magistratura per la ricerca della VERITA’ sui fatti di Napoli e di Genova accaduti durante la manifestazione NoGlobal”.
Questa la dichiarazione di Raffaele Orzetti, Presidente del Movimento dei Vigilanti per la libertà”, in risposta al nascente “Comitato 17 marzo” riunitosi ieri alla Sala Santa Chiara.
Assurdo e impensabile che un gruppo di professionisti si ponga con ingenuità delle domande le cui risposte naturali sorgono spontanee dalla coscienza di tutti i cittadini liberi e democratici.
Nessuno ha paura che si faccia luce sulle zone d’ombra ed a ciò è preposto l’organo della magistratura, non i tribunali di piazza.
I fatti di Napoli e Genova sono collegati da un filo “rosso” e tutte le manifestazioni NoGlobal avvenute nel mondo con tanto di violenze e di barbarie teppistiche e terroristiche da parte dei manifestanti si sono puntualmente ripetute in Italia.
Le forze dell’ordine avevano il dovere, anche a manifestazione conclusa, di effettuare delle indagini per identificare quei manifestanti violenti ed incappucciati che evidentemente negli scontri si sono feriti.
Logica e doverosa, quindi, la identificazione di quei feriti che erano in quelle facinorose e violente prime linee.
Ritengo, infine, una barzelletta il non aver trovato attacchini abusivi per l’affissione dei loro manifesti, bastava andare al centro sociale dello SKA, simbolo e covo delle organizzazioni violente di quelle manifestazioni, come dimostrato dalle foto di Panorama che ritraggono il loro leader mentre dispensa i bastoni per picchiare la polizia.
Raffaele Orzetti, infine, invita lo psichiatra Piro a testimoniare la verità insieme ai suoi vigilanti per la libertà che, a centinaia da tutta Italia, hanno inviato e-mail di adesione su orzetti@virgilio.it, per documentare con foto e filmati proprio quei violenti che disturbano i manifestanti pacifici. Perché, il suo prologo di stato di polizia, viene proprio a cadere quanto non si denuncia con forza che per legge è vietato manifestare incappucciati per sfasciare deliberatamente le città.
Raffaele Orzetti