"Real TV" continua a mostrare le "bellezze" della multirazzialità

[GionataPacor (POL)]

Originally posted by L'Uomo Tigre
Per me gli statunitensi possono benissimo andare tutti a farsi BEEP su i grattacieli volando America Airlines!
Sono un paese di rinnegati e straccioni venuti da ogni angolo del mondo al servizio dei sionisti.
I neri li hanno portati contro la loro volontà, li hanno uccisi, sfruttati e ghettizzati, perciò hanno ben poco di cui lamentarsi, ora se la prendano in BEEP senza far tante storie!
Gli unici ad avere veramente diritto a stare là sono Cherokee, Apache, Navaho, Cheyenne, Sioux e compagnia bella, tutti gli altri sono "allogeni", termine che sembra andare molto di moda su questo forum!
Almeno ora ci sono un bel po' di messicani che stanno riequilibrando le cose, che soddisfazione vedere scene come quelle del '92: messicani e neri assieme mettere a ferro e fuoco le città di quei luridi BEEP!

Se questa è la tua logica, abbiamo tutto il diritto di cacciare gli extracomunitari dall'Italia. Sei fascista?

Saltui, GP

[lsu]

Originally posted by Patrizio
Credo che tutti
...
dovrebbero guardarsi la trasmissione "Real Tv" su Italia 1.

...

Lo guardavo, tempo indietro.
Per contrastare la stitichezza.

[Patrizio (POL)]

Originally posted by lsu


Lo guardavo, tempo indietro.
Per contrastare la stitichezza.

Infatti, nessuno ha detto che sia un bel programma. Fa parte di quel voyeurismo tanto di voga oggi.
Solo che, nel loro squallore, hanno il pregio di mandare in onda tutto, e quindi si possono vedere tante cosette che i media politically correttizzati normalmente non mostrano.
Tra cui, appunto, la vera realtà dei rapporti interrazziali in USA.

[lsu]

Originally posted by Patrizio


Infatti, nessuno ha detto che sia un bel programma. Fa parte di quel voyeurismo tanto di voga oggi.
Solo che, nel loro squallore, hanno il pregio di mandare in onda tutto, e quindi si possono vedere tante cosette che i media politically correttizzati normalmente non mostrano.
Tra cui, appunto, la vera realtà dei rapporti interrazziali in USA.

A me hanno lasciato perplessità i metodi usati da quelle "polizie", riprese nei servizi trasmessi da quel programma.

Se non era per l'uniforme, difficilmente si capiva chi erano i "buoni" e chi i cattivi...

Saluti,
lsu

[Pedro (POL)]

Incredibile come vi sia ancora gente che difende negri e roba simile..probabilmente al caldo delle loro casette di disagi non ne sentono...e giocano a fare gli illuminati...che pena.

[L'Uomo Tigre]

Originally posted by GionataPacor


Se questa è la tua logica, abbiamo tutto il diritto di cacciare gli extracomunitari dall'Italia. Sei fascista?

Saltui, GP

Caspita, sono lusingato! Non avrei mai detto che la mia logica ci potesse dare un tale diritto!
In ogni caso non sono contrario alla cacciata degli extracomunitari, a patto che si faccia lo stesso agli europei che hanno infestato le americhe, l'africa, l'asia e l'oceania.

No, non sono fascista.

[Orazio Coclite]

Originally posted by L'Uomo Tigre

In ogni caso non sono contrario alla cacciata degli extracomunitari, a patto che si faccia lo stesso agli europei che hanno infestato le americhe, l'africa, l'asia e l'oceania.

Sottoscrivo al Tigre!

[lsu]

Originally posted by Pedro
Incredibile come vi sia ancora gente che difende negri e roba simile..probabilmente al caldo delle loro casette di disagi non ne sentono...e giocano a fare gli illuminati...che pena.

Probabilmente scrivi tanto per asportare polvere dalla tastiera.
Fatti qualche lustro di precariato. Ti illuminerà.

[gribisi]

Perchè sono più propensi alla criminalità i neri americani dei bianchi? Si possono invocare un insieme di motivi, senza peraltro cancellare il libero arbitrio di chiunque delinque.
1) La deportazione e la schiavitù che hanno distrutto la cultura africana di origine dei neri d' America e li hanno trasformati in gente alienata e sradicata culturalmente. Ma non c'entra la biologia o il legame di "sangue e suolo" perchè già se fossero venuti di loro volontà e da uomini liberi sarebbe stato diverso. I cinesi non sono stati mai schiavi, magari lavoratori sottopagati e discriminati sì, ma schiavi e deportati nelle navi negriere con mortalità 50% mai.
2) La discriminazione razziale istituzionalizzata fino al 1965 e pratica esistente tuttora, che limitano le opportunità di arricchirsi legalmente e incentivano il ricorso a mezzi illegali.
3) La stessa mentalità americana, che propone come scopo della vita arricchirsi e fa sentire dei falliti tutti quelli che non ci riescono. Anche questo incentiva ad arricchirsi a tutti i costi, legalmente se possibile e se no illegalmente, e causa criminalità alta anche fra i bianchi. Per quanto riguarda i neri peggio ancora perchè loro di opportunità lecite ne hanno ancora meno.
4) Il sistema giudiziario americano che discrimina i neri e li punisce prima e peggio dei bianchi, facendoli entrare + facilmente in circuiti criminali professionistici.
5) La "reclusione" dei neri in quartieri degradati dove ci sono poche opportunità legali. Là dove ci sono "troppi" neri i bianchi vendono casa e se ne vanno, portandosi via tutti i posti di lavoro, i prezzi immobiliari calano attirando altri neri, e così via finchè restano solo neri e si forma il ghetto.
6) Il fatto che i neri, nelle organizzazioni criminali occupano i gradini + bassi, fanno i lavori + "sporchi", visibili e a più alto rischio di essere puniti dalla legge.

Originally posted by Patrizio


Egregio ed esilarante osservatore,
ci faccia dono della sua preziosa spiegazione dei fatti di cui sopra, e noi ominidi di "estrema destra" saremo tutti contenti di uscire dalle nebbie della caverna platonica che ci impedisce di vedere.
Attendiamo cotanta scientia.

Abbia pazienza, signor Patrizio, e guardi indietro alla storia, magari a quella degli Italiani che emigrarono in America nella seconda metà dell'800.

Lo storico Petacco, che lei sicuramente conoscerà, ricorda che a New York e nelle altre città della costa occidentale, gli immigrati cominciarono a costituire un problema per la polizia americana, la quale non trovò di meglio che circondarli "simbolicamente con un cordone sanitario, lasciando praticamente liberi i pochi malviventi italiani di taglieggiare la moltitudine onesta e pacifica dei loro connazionali".

Attraverso questo goffo tentativo si intendeva impedire che il sistema mafioso dilagasse nelle altre zone della città. In realtà La mafia americana si radicò proprio in questi veri e propri ghetti approfittando dall'assenza della legge e di chi avrebbe dovuto farla rispettare.

Petacco osserva poi che l'apparizione clamorosa e incontenibile di questi focolai di malvivenza, provocò la diffidenza e l'ostilità degli americani nei confronti degli italiani. Ma non indiscriminatamente, perché "gli italiani immigrati venivano suddivisi in Northitalian e Southitalian, italiani del nord e italiani del sud, e questi ultimi venivano classificati fra i non bianchi e trattati di conseguenza".

Il motivo di questa differenza? I settentrionali giunsero in America assai prima dei meridionali, portando un bagaglio culturale europeo, in cui erano immersi e a cui avevano doverosamente contribuito - e da cui invece i meridionali erano rimasti esclusi.

Oltre a ciò, Petacco ricorda che fra italiani del Nord e del Sud sorsero presto conflitti, specie nel campo del lavoro. I primi, meglio inseriti e politicizzati, avevano aderito ai sindacati di cui erano spesso gli animatori, mentre i meridionali "più deboli, più indifesi o, peggio ancora, più affamati, erano facile preda degli arruolatori del crimine"

Eppure, signor Patrizio, si trattava di immigrati della stessa razza dei colonizzatori americani, non certo di razza diversa o con alle spalle storie di schiavitù e di negazione dei diritti civili. Non fu quindi la razza il motivo che portò alla determinazione di voler considerare gli uni come "bianchi" e gli altri come "non bianchi".

Si rilegga, inoltre, attentamente quanto scritto con acume dal signor Gribisi: sicuramente ne trarrà motivi di valida riflessione ed autocritica.

Cordialità