Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Per chi apprezza le suggestioni della notte densa e profonda...

    ... ecco alcuni versi di Baudelaire...


    UN FANTASMA

    LE TENEBRE

    In sotterranei di tristezza insondabile
    dove il Destino m’ha già relegato;
    dove mai penetra un raggio rosa e lieto;
    dove, solo con la Notte, ospite ostile,

    vivo come un pittore che un Dio beffeggiatore
    condanna a dipingere, ahimè! sulle tenebre;
    dove, cuoco dagli appetiti funebri,
    faccio bollire per poi mangiare il mio cuore,

    s’allunga e si distende, in bagliori sfolgoranti,
    uno spettro fatto di splendore e di grazia.
    Dall’incedere orientale e sognante,

    quando assume l’intera sua grandezza,
    riconosco la visitatrice meravigliosa;
    è Lei! nera eppure luminosa!

    IL PROFUMO

    Lettore, hai tu qualche volta respirato
    con ebbrezza e con lenta bramosia
    il grano d’incenso che riempie una chiesa,
    o d’un sacchetto il muschio inveterato?

    Profondo e magico incanto, onde il passato
    che risorge c’inebria nel presente!
    Così, su un corpo adorato, l’amante
    coglie del ricordo il fiore delicato.

    Dalla sua elastica e pesante chioma,
    vivo sacchetto, incensiere d’alcova,
    un forte e selvaggio sentore saliva,

    e dagli abiti, di velluto o mussola,
    impregnati di giovinezza pura,
    si spandeva l’odore del manto d’una fiera.

    LA CORNICE

    Come una bella cornice da alla tela,
    un non so che di strano e incantato,
    anche se opera d’un pennello rinomato,
    e dalla natura immensa la isola,

    così gioielli, mobili, metalli e dorature,
    s’adattavano alla sua rara bellezza;
    nulla offuscava la sua lucentezza,
    e tutto sembrava farle da ornatura.

    Anche a lei stessa, a volte, sembrava
    che ogni cosa volesse amarla; affogava
    la sua nudità con indicibile delizia

    tra i baci del lino e del raso
    e in ogni movimento, lento o improvviso,
    d’una scimmia mostrava l’infantile grazia.

    IL RITRATTO

    La Malattia e la Morte fanno poche ceneri
    di tutto il fuoco che per noi fiammeggiò.
    Di quei grandi occhi così fervidi e teneri,
    di quella bocca dove il mio cuore annegò,

    dei baci possenti come un comando,
    dei slanci più ardenti di quei vivi lucori,
    cosa resta? O anima mia, è orrendo!
    Nient'altro che un pallido pastello, a tre colori,

    che come me muore, da solo,
    e che il Tempo, ingiurioso vegliardo,
    ogni giorno cancella col suo brutale volo...

    Nero assassino della Vita e dell'Arte,
    tu non ucciderai nella mia memoria
    colei che fu il mio piacere e la mia gloria!

  2. #2
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    bello!

    certo che come nottambulo sei imbattibile, caro Tomás!

  3. #3
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    Amo molto la notte. Mi piace girare in moto, anche nelle nebbie autunnali. Dà un senso di mistero e liberazione.

  4. #4
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    Predefinito

    <p align="center">
    Notturno in tram a Berlino
    (-Nazim Hikmet-)

    La vecchiaia la solitudine e io e poi una malinconia tutti
    e quattro camminiamo fianco a fianco senza parlarci

    ciascuno cammina solo ma siamo l'uno a fianco dell'altro

    che cosa non avremmo dato gli uni e gli altri per non sentire
    il rumore dei passi gli uni degli altri

    dentro di noi abbiamo pietà imprechiamo gli uni contro
    gli altri ma ci amiamo perchè non crediamo gli uni negli altri

    che cosa non avremmo dato per arrivare a un incrocio e infilare presto
    quattro strade diverse ma non so se uno di noi morisse se quelli che restano sarebbero contenti

    la vecchiaia la solitudine e io e poi una malinconia tutti e
    quattro camminiamo fianco a fianco

    la notte prendiamo il tram i tram che non sappiamo dove vadano

    la notte i tram puliti larghi a tre vagoni ci portano in
    qualche luogo con stridori sferragliamenti

    a un tratto si levano davanti a noi dei muri bruciati e sotto
    il riverbero dei lampioni marciano diritti e testardi verso di noi

    delle finestre appaiono davanti a noi e vengono in folla verso
    di noi schiaciandosi l'una con l'altra

    finestre che non hanno nè vetri nè infissi che non sono finestre
    delle stanze degli uomini ma finestre del vuoto

    passiamo davanti alle porte senza battenti le porte che aprono su nulla

    sui marciapiedi degli uomini con tre punti sopra il bracciale aspettano il tram

    sono appoggiati sui loro bastoni dalle punte di gomma

    non so se tutti i muti sono anche dei sordi ma certo la maggior parte dei ciechi sono dei ciechi con gli occhi aperti e le luci dei tram cadono nei loro occhi aperti ma loro non si rendono conto che la luce cade nei loro occhi

    vecchie bigliettaie stanche fanno salire i ciechi sui tram

    donne che mi avete guidato teneramente tenendomi per mano

    a quasi tutte voi non ho dato che qualche poesia e forse un po' di tristezza

    sono grato a voi tutte

    traversiamo le tenebre degli spiazzi vuoti dove crescono i ciuffi d'erbacce

    i tram traversano le piazze i cui palazzi barocchi sono distrutti

    e le pietre bruciate spezzate si somigliano talmente che la testa
    ci gira e giriamo in tondo

    questa città è tutta bucata perchè ha mandato i suoi soldati a distruggere altre città

    ho visto città rase al suolo avevano mandato i loro soldati a distruggere altre città e i soldati delle altre città le avevano rase al suolo

    ho visto città che preparavano i loro soldati per mandarli
    a distruggere altre città ed essere distrutte esse stesse

    dei violinisti salgono in tram con le scatole dei violini sotto
    il braccio e i loro lunghi capelli tristi non riescono a
    nascondere la loro calvizie

    questo agosto è forse l'ultimo agosto del mondo ha chiesto uno dei violinisti alla bigliettaia in una lingua che non conosco
    sulle piattaforme dei tram ci sono dei giovani in collera

    credo ch'essi stessi non sappiano perchè e contro chi sono in collera

    che ora sarà adesso all'Avana amore mio sarà notte o giorno

    le ragazze scendono dai tram

    le loro gambe sono abbastanza ben fatte

    senza fare un gesto seduto dove sono le seguo e sotto il ponte
    di pietra sento vicinissimo al mio viso il calore delle loro bocche e volto la testa a una giovane donna che mi tocca la spalla senza ch'io sappia dov'è

    i suoi capelli son paglia d'oro le sue ciglia azzurre

    il suo collo bianco è lungo e rotondo

    alle fermate vecchie donne terribili con cappelli di
    paglia nera traversano le rotaie tenendosi per mano

    l'uomo seduto alla mia destra s'è inabissato dentro se stesso
    s'è perduto dentro se stesso

    è così lo so è così che la vecchiaia comincia

    tuttavia non è in mio potere non cadere nelle onde tristi

    così comincia la vecchiaia

    l'uomo seduto alla mia destra è caduto ancora nelle onde tristi

    alla porta del deposito siamo scesi dall'ultimo tram

    rientriamo a piedi

    tutti e quattro

    la vecchiaia la solitudine e io e poi una malinconia

    quando arriviamo all'albergo il sole comincia a spuntare

    nella nostra stanza apriamo la radio

    parla dei vascelli cosmici.
    </p>

  5. #5
    Diabolik
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    Originally posted by lsu
    Amo molto la notte. Mi piace girare in moto, anche nelle nebbie autunnali. Dà un senso di mistero e liberazione.
    'Azzo, amante del rischio, eh ?

    Una volta per lavoro, ho fatto di sera, d'inverno, la strada tra Ferrara e Rovigo, avvolto nella nebbia.

    Da paura.....

  6. #6
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    Predefinito

    Originally posted by Diabolik


    'Azzo, amante del rischio, eh ?

    Una volta per lavoro, ho fatto di sera, d'inverno, la strada tra Ferrara e Rovigo, avvolto nella nebbia.

    Da paura.....
    effettivamente su alcune strade si deve fare molta molta attenzione...

    Ad ogni modo vado pianino: oggi sono andato con un amico, ognuno con la sua moto, a Mantova, seguendo l'argine del Po veneto e lombardo. Velocità di crociera sui 80/90, c'era il sole ed era giorno.
    Di notte non giro in campagna... se il mio bolide (ténéré 600) mi lasciasse a piedi... ci sarebbe da spararsi!

  7. #7
    catcher in the rye
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    Predefinito Re: Per chi apprezza le suggestioni della notte densa e profonda...

    Originally posted by Tomás de Torquemada
    ... ecco alcuni versi di Baudelaire...


    UN FANTASMA

    LE TENEBRE

    In sotterranei di tristezza insondabile
    dove il Destino m’ha già relegato;
    dove mai penetra un raggio rosa e lieto;
    dove, solo con la Notte, ospite ostile,

    vivo come un pittore che un Dio beffeggiatore
    condanna a dipingere, ahimè! sulle tenebre;
    dove, cuoco dagli appetiti funebri,
    faccio bollire per poi mangiare il mio cuore,

    s’allunga e si distende, in bagliori sfolgoranti,
    uno spettro fatto di splendore e di grazia.
    Dall’incedere orientale e sognante,

    quando assume l’intera sua grandezza,
    riconosco la visitatrice meravigliosa;
    è Lei! nera eppure luminosa!

    IL PROFUMO

    Lettore, hai tu qualche volta respirato
    con ebbrezza e con lenta bramosia
    il grano d’incenso che riempie una chiesa,
    o d’un sacchetto il muschio inveterato?

    Profondo e magico incanto, onde il passato
    che risorge c’inebria nel presente!
    Così, su un corpo adorato, l’amante
    coglie del ricordo il fiore delicato.

    Dalla sua elastica e pesante chioma,
    vivo sacchetto, incensiere d’alcova,
    un forte e selvaggio sentore saliva,

    e dagli abiti, di velluto o mussola,
    impregnati di giovinezza pura,
    si spandeva l’odore del manto d’una fiera.

    LA CORNICE

    Come una bella cornice da alla tela,
    un non so che di strano e incantato,
    anche se opera d’un pennello rinomato,
    e dalla natura immensa la isola,

    così gioielli, mobili, metalli e dorature,
    s’adattavano alla sua rara bellezza;
    nulla offuscava la sua lucentezza,
    e tutto sembrava farle da ornatura.

    Anche a lei stessa, a volte, sembrava
    che ogni cosa volesse amarla; affogava
    la sua nudità con indicibile delizia

    tra i baci del lino e del raso
    e in ogni movimento, lento o improvviso,
    d’una scimmia mostrava l’infantile grazia.

    IL RITRATTO

    La Malattia e la Morte fanno poche ceneri
    di tutto il fuoco che per noi fiammeggiò.
    Di quei grandi occhi così fervidi e teneri,
    di quella bocca dove il mio cuore annegò,

    dei baci possenti come un comando,
    dei slanci più ardenti di quei vivi lucori,
    cosa resta? O anima mia, è orrendo!
    Nient'altro che un pallido pastello, a tre colori,

    che come me muore, da solo,
    e che il Tempo, ingiurioso vegliardo,
    ogni giorno cancella col suo brutale volo...

    Nero assassino della Vita e dell'Arte,
    tu non ucciderai nella mia memoria
    colei che fu il mio piacere e la mia gloria!
    Grazie era da tempo che non lo rileggevo... e pensare che una volta lo sapevo a memoria...

  8. #8
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    Predefinito Re: Re: Per chi apprezza le suggestioni della notte densa e profonda...

    Originally posted by Druuna

    Grazie era da tempo che non lo rileggevo... e pensare che una volta lo sapevo a memoria...
    In italiano o in francese?


    Ed ecco un altro piccolo capolavoro (secondo me... ) di Baudelaire...

    ARMONIA DELLA SERA

    Ecco il tempo in cui sul suo stelo fremente
    ogni fiore svapora come incenso;
    alla sera, suoni e profumi volteggiano nel cielo denso
    valzer maliconico, vertigine struggente!

    Ogni fiore svapora come incenso;
    il violino vibra come un cuore sofferente;
    valzer maliconico, vertigine struggente!
    Il cielo è triste e bello come un altare immenso.

    Il violino vibra come un cuore tormentato,
    un cuore tenero, che odia il nulla vasto e tenebroso!
    Il cielo è triste e bello come un altare maestoso;
    il sole annega nel suo sangue raggrumato.

    Un cuore tenero, che odia il nulla vasto e tenebroso!
    Raccoglie ogni vestigio del fulgido passato!
    Il sole annega nel suo sangue raggrumato...
    Come un ostensorio il tuo ricordo in me arde luminoso!

  9. #9
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    Predefinito le mie notti con le ragazze di pol

    Ballerò con loro ogni notte
    Del loro felice compleanno
    e ogni notte di questa estate
    ascoltando una melodia dolce
    sensuale ..

    Respirerò il profumo della loro pelle

    Il sapore delle loro labbra sulle mie avide

    Nelle mie mani il fremito della loro carne
    avvincente.

    Ballero con tutte loro ogni notte
    In questa estate
    con pensieri e parole
    fuggendo case cancelli ogni mare
    Sino a risvegli e nebbie
    Dopo lunghe ore insieme
    Nell’ardente fiamma di carezze
    del loro bacio esultante.

    Durerà eterno il concerto
    Anche dopo che sfiorerò
    le loro mani i loro fianchi.
    E ogni felice compleanno
    Risveglierà il ricordo e l’augurio
    di questo loro ammiratore pazzo

    e imbranato

    ==============




    --------------------------------------------------------------------------------
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  10. #10
    catcher in the rye
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    Predefinito Re: Re: Re: Per chi apprezza le suggestioni della notte densa e profonda...

    Originally posted by Tomás de Torquemada


    In italiano o in francese?


    Ed ecco un altro piccolo capolavoro (secondo me... ) di Baudelaire...

    ARMONIA DELLA SERA

    Ecco il tempo in cui sul suo stelo fremente
    ogni fiore svapora come incenso;
    alla sera, suoni e profumi volteggiano nel cielo denso
    valzer maliconico, vertigine struggente!

    Ogni fiore svapora come incenso;
    il violino vibra come un cuore sofferente;
    valzer maliconico, vertigine struggente!
    Il cielo è triste e bello come un altare immenso.

    Il violino vibra come un cuore tormentato,
    un cuore tenero, che odia il nulla vasto e tenebroso!
    Il cielo è triste e bello come un altare maestoso;
    il sole annega nel suo sangue raggrumato.

    Un cuore tenero, che odia il nulla vasto e tenebroso!
    Raccoglie ogni vestigio del fulgido passato!
    Il sole annega nel suo sangue raggrumato...
    Come un ostensorio il tuo ricordo in me arde luminoso!
    Beh, grazie ancora anche per questa, era una delle mie preferite. Sai, purtroppo non conosco il francese, anche se il mio consumatissimo libro aveva a lato la versione originale. Mi sarebbe sempre piaciuto conoscere un ragazzo che mi potesse leggere, la notte, Baudelaire in francese, al lume di candele, bevendo vino... ma forse non esiste

 

 

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