Non credo che i partiti possano cambiare, o che sia necessario cmbiarli, per renderli più efficienti o più osservanti dei bisggni della società.
La diminuzione del lavoro nell'attuale contingenza è ormai un fatto drammatico e difficilmete risolvibile.
Oggi se ci fosse la domanda le fabbriche attuali sarebbero in grado, nel giro di poche ore, di moltiplicare per 100 la loro produzione e con scarsi apporti di nuova mano d'opera.
In questo situazione diventa anche utopistico pensare ad un aumento sensibile di nuove unità produttive.
In più si aggiunge questa spinta ultraliberista e globalizzante senza controlli , che consente agli operatori economici in possesso di un aadeguato capitale di produrre dove più bassi sono i costi e le tutele dei diritti, e vendere ad alto prezzo nei mercati ancora più ricchi.
Da qui , anche in queti paesi, la corsa alla riduzione dei salari e dei diritti, non solo per i ceti interessati dai processi più strettamente produttivi, ma ancche per i settori dei servizi e del pubblico impiego.
le campagne del fini che se la prende con i burocrati; il divieto di assunzioni nel pubblico impiego, sono una conseguenza di questo fenomeno.
Si sta arrivando in tutte le citta, ad esempio, a consentire che gli ausiliari della sosta possano mettere multe, per non asssumere vigili urbani, meglio pagati e più tutelati.
C' E' da aspettarsi ovviamnete, e si sta già verificando da tempo, che in un periodo di medio termine , molte società saranno equiparate al ribasso sotto l'aspetto delle remunerazioni, e dei diritti. Ed è probabikle che ciò avvenga con una drammatica accelerazione, una volta superata una certa soglia.
Davanti ad un quadro dramamtico del genere, è inutile parlare della sacralità del lavoro, come della dedizione al lavoro.
Se i politici, imapaniati nella corruzione e nel lassismo, non riusciranno a prendere drastiche decisioni per garantire a tutti i cittadini la sopravvivenza alimentare e i diritti primari, i partiti verranno superati dai movimenti spontanei, che assumeranno però la stessa fisionomia.
Checchè dicano i liberali e i liberisti , per giustificare privilegi e rapine, intorno alle migliori capacita dei cosiddetti vincenti e aille loro manfrine, uno stato che non garantisce l'educazione, la sopravvivenza alimentare, e la sanita di tutti i suoi cittadini, per me , è uno stato truffa che vara leggi per salvaguardare esclusivamente i diritti e i privilegi delle oligarchie