IMMIGRATI: VIA LIBERA DA CAMERA A CONTRATTO SOGGIORNO
UDC-LEGA ANCORA AI FERRI CORTI, AN OTTIMISTA, QUESTIONE AL CDM
Roma, 29 mag. (Adnkronos) - Proseguono alla Camera le votazioni sul ddl Bossi-Fini per l'immigrazione. L'assemblea di Montecitorio ha approvato a maggioranza l'articolo 6 del provvedimento governativo che contiene una delle innovazioni piu' rilevanti rispetto alla legge Turco-Napolitano: il 'contratto di soggiorno' che lega il permesso di soggiorno ad un contratto di lavoro. Via libera anche alle impronte digitali per i cittadini extracomunitari che richiedono il permesso di soggiorno.
(Fer/Gs/Adnkronos)
29-MAG-02194 politica




Immigrati: sì alle impronte. Tabacci: "Maxisanatoria"


Non si voterà sull'emendamento alla Bossi-Fini che prevedeva di prendere le impronte a tutti, italiani ed emigrati. Il vicepresidente Mastella l'ha ritenuto inammissibile.



ROMA - La legge sull'immigrazione continua il suo iter a tappe forzate nell'aula di Montecitorio. Come previsto ieri si è lavorato anche in seduta notturna; come previsto si continua a sfoltire in maniera drastica le centinaia di emendamenti che l'opposizione ha proposto e che la maggioranza non è disposta ad accogliere; come previsto è stato approvato l'articolo che delega (ma non obbliga) il governo ha fissare le quote annue di flussi migratori verso il nostro paese.

Così l'unico relativo colpo di scena parlamentare è stato fin qui la decisione della Presidenza della Camera di giudicare inammissibile l'emendamento che prevedeva di prendere le impronte digitali a tutti coloro (italiani o stranieri) che risiedono sul territorio nazionale. La motivazione istituzionale è stata che, poiché la legge in discussione è mirata allo specifico problema dell'immigrazione, si può decidere in questa circostanza di rilevare solo le impronte degli extracomunitari. E difatti sarà possibile farlo sia per quelli che entreranno regolarmente previa richiesta ufficiale di permesso di soggiorno; sia per quelli trovati senza documenti d'identità.

Ma il vero problema riguardo al varo del provvedimento è in realtà un altro. Ed è tutto interno al centrodestra. C'è infatti da ammorbidire le richieste pressanti dell'Udc, che si concretizzano in un fatidico emendamento di Bruno Tabacci, Presidente della Commissione Attività Produttive di Montecitorio. L'esponente del Biancofiore insiste infatti nella sua richiesta di sanatoria per gli stranieri che già lavorano in Italia; e chiede che tale norma venga accolta nel testo base o scorporata tramite decreto legge ad hoc. L'esecutivo però sembra intenzionato a prendere tempo. Anche perché, si fa notare in ambienti governativi, la legge sull'immigrazione dovrebbe essere licenziata dalla Camera non prima della settimana prossima; e dovrà poi comunque ritornare al Senato per il vi alibera definitivo.

Ma seppure i ministri Tremonti (Economia) e Maroni (Welfare) stanno effettivamente studiando con alcune categorie di imprenditori una riedizione delle norme sull'emersione per gli extracomunitari che lavorano in nero, la Lega non sembra disposta ad avallare supinamente le pretesa del Biancofiore.

E infatti il capogruppo alla Camera del Carroccio, Alessandro Cè, definisce l'Udc (e Tabacci in particolare) "schegge impazzite". Poi invita i centristi a rispettare i patti di maggioranza, minacciando di chiedere al governo contromisure estreme. ''Il voto di fiducia non è da escludere - ha spiegato - perché richiamerebbe ognuno alle proprie responsabilità. Se la testardaggine e la incoerenza si mantenessero tali si potrebbe ricorrere a questo strumento. Tabacci deve allinearsi perché se si va in aula ad uno scontro diventerebbe pericoloso. Credo ci voglia un ulteriore chiarimento tra i vertici perché la situazione non può perdurare a lungo''.

Poi aggiunge quasi ultimativo: "Avere posizioni diverse non è di per se negativo, perché può portare a trovare nuove sintesi. Quello che è inaccettabile è rimettere ogni volta in discussione le sintesi appena trovate. Noi della Lega volevamo una legge rigorosa; non siamo più disponibili a fare altre mediazioni più avanzate. A questo punto siamo disposti a rimettere tutto in discussione''. Magari anche quella regolarizzazione di un secondo badante (l'extracomunitario che assiste malati o anziani) per nucleo familiare, già ottenuta dall'Udc.

Intanto il centrosinistra si tuffa dentro una ghiotta occasione per spaccare la maggioranza. E difatti preannuncia che, qualora rimanesse in piedi, convergerà in blocco sul fatidico emendamento-Tabacci.

(29 MAGGIO 2002, ORE 7:00, aggiornato ore 17:28)



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