Camerun in vantaggio con Mboma si smarriscono nella ripresa. Gli irlandesi salgono in cattedra, coglie il pareggio e sfiora il colpo con un palo di Keane: 1-1 nella prima partita del gruppo E

Il secondo confronto di fila tra una squadra europea ed un’africana si risolve questa volta con un pareggio, che rispecchia fedelmente l’andamento della partita: ottimo Camerun nel primo tempo, lodevole Irlanda nel secondo (anche perché, dopo il gol del pareggio, gli africani spariscono letteralmente dal campo dopo aver sfiorato il raddoppio in apertura di ripresa), che si dimostra una squadra con pochi fronzoli ma estremamente efficace soprattutto a centrocampo, nonostante l’assenza forzata del suo capitano Roy Keane, tornato definitivamente in patria dopo le polemiche con dirigenti, allenatore e compagni di squadra che andavano dalla scelta del ritiro al presunto scarso impegno in allenamento. In attacco c’è l’altro Keane, Robbie (solo omonimo del capitano del Manchester United), una parentesi all’Inter nell’estate del 2000 senza lasciare traccia.

Vecchie conoscenze del calcio italiano anche nel Camerun, con in difesa Rigobert Song (ex Salernitana), a centrocampo sulla fascia sinistra Pierre Wome (Bologna) e in attacco Patrick Mboma, che a Parma ha cominciato l’ultima stagione.

Inizio di gara senza troppi complimenti, con un’entrata dura in tackle di Holland su Foe dopo 5 minuti che costringe il camerunense a ricorrere alle cure del massaggiatore. Al 10’ la prima azione degna di nota, partita dai piedi di Geremi: il centrocampista del Real Madrid mette al centro per Mboma, anticipato da un’uscita alta un po’ goffa di Given; ne nasce un batti e ribatti in area irlandese, con la difesa che si rifugia in calcio d’angolo. Sette minuti dopo, il portiere dell’Eire si riscatta respingendo con perfetta scelta di tempo un’incursione di Eto’o, il più temuto e pericoloso tra gli attaccanti della squadra che detiene la Coppa d’Africa.

Gli irlandesi appaiono in soggezione, vista anche l’evidente differenza di tasso tecnico a favore del Camerun, ma non rinunciano a rendersi pericolosi: al 22’ un colpo di testa a centro area di Robbie Keane finisce fuori di un metro dal palo sinistro di Alioum; sei minuti dopo un’azione in fotocopia, originata da un calcio d’angolo di Harte, porta alla conclusione Holland che si avvicina ancora al bersaglio.

Ma sono gli africani a fare la partita, anche quando sono costretti a rimanere in dieci per qualche minuto intorno alla mezz’ora a causa di uno scontro fortuito tra i difensori Kalla e Tchato (con quest’ultimo finito a bordocampo). Al 34’ Foe prova la conclusione dalla distanza, terminata di poco sopra la traversa, e al 39’ il Camerun rompe gli equilibri con un’azione irresistibile sulla destra di Eto’o, che si beve in dribbling l’esperto Staunton facendogli fare la figura del principiante e mette al centro per Mboma: l’ex centravanti del Parma si porta il pallone sul sinistro, evita l’intervento dell’altro difensore centrale Breen e mette dentro nella rete incustodita.

La reazione irlandese arriva all’ultimo minuto del primo tempo, ancora una volta da un calcio piazzato: punizione dalla destra di Duff e liscio clamoroso di Wome, che nel tentativo di liberare la propria area sfiora l’autogol costringendo il proprio portiere a metterci una pezza.

Gran ritmo anche all’inizio della ripresa, con il CT dell’Eire McCarthy che opera un cambio a centrocampo sulla fascia destra inserendo Finnan al posto di McAteer e invita i suoi a una maggiore pressione offensiva. L’arrembaggio irlandese crea il primo pericolo dopo 4’, con un traversone dalla sinistra di Harte per Kilbane che anticipa di testa Song sul primo palo ma non centra la porta. Per il Camerun si aprono degli spazi interessanti e al 6’, su errore della retroguardia dell’Eire, arriva una ghiotta occasione per il raddoppio sprecata malamente da Geremi, che ruba il pallone ad Harte sulla trequarti ma, solo davanti a Given, tira incredibilmente fuori. E l’abusato luogo comune gol sbagliato-gol subito trova l’ennesima applicazione nel giro di 30 secondi: su rovesciamento di fronte, l’Eire perviene infatti al pareggio con Holland, pronto ad approfittare di una corta respinta di Tchato ed a superare Alioum con un secco rasoterra nell’angolo alla sua destra.

Il pareggio da nuova carica agli irlandesi, che approfittano dello sbandamento degli avversari (calati anche sul piano atletico) e al 18’ vanno vicini al raddoppio grazie a un nuovo pasticcio della difesa camerunense: traversone dalla sinistra di Kilbane per la testa di Kelly e Song, nel tentativo di anticipare Robbie Keane, costringe il proprio portiere ad un’altra prodezza per evitare il rischio di un altro autogol.

L’Eire capisce di poter ambire alla vittoria e continua ad attaccare, gli africani perdono il controllo a centrocampo che coincide col vistoso calo di Foe (il migliore dei suoi nel primo tempo) anche se riescono a creare ancora qualche rischio prima con Eto’o al 22’ (piatto destro a lato su lancio di Mboma) e poi al 26’ col nuovo entrato Suffo, che di testa impegna la difesa aiutandosi però con una spinta su Staunton.

E’ sempre però l’Irlanda a rendersi più pericolosa e nel finale, trascinata dall’incitamento dei suoi 15.000 tifosi presenti sugli spalti, va vicinissima al 2-1 che avrebbe coronato l’ottimo secondo tempo. E’ il 38’ quando l’ennesimo affondo dalla sinistra di Duff (letteralmente esploso nella ripresa) mette in difficoltà la difesa del Camerun che respinge in qualche modo con Tchato proprio sui piedi di Robbie Keane, che al volo di destro lascia partire un diagonale dal limite dell’area che si stampa sul palo sinistro di Alioum.

E’ il timbro definitivo all’1-1, giusto nella sostanza con un tempo per parte.

Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI