Ieri leggendo il comunicato del Tesoro, avevo sentito puzza di bruciato. Ed infatti c'era. Il Tremonti cerca di nasconderci la bancarotta cui ci sta portando.Originally posted by brunik
Questi sono i comunicati stampa del Ministero del Tesoro relativi ai fabbisogni di aprile 2001 e aprile 2002.
Notiamo che l'Uomo del Fare dà i risultati all'ingrosso e senza dettagli.
Vi fidereste del vostro amministratore di condominio se vi dicesse che il fabbisogno del condominio è stato di "circa " 3000 euro, e vi nascondesse che entrate ha avuto, che uscite ha avuto e come l'ha coperto?
Cosa vorrà mai nascondere il Tremo?
Perchè la banca d'Italia ci dice che abbiamo 5000 milioni in meno di entrate mentre il fabbisogno peggiora solo di "circa" 1.700 milioni? Vuol dire che ci sono "circa" 3.300 milioni in meno di spese? E, di grazia, come avrebbe fatto il governo a risparmiare 3.300 milioni? (se è lecito chiederlo, ovviamente)
NON POSSIAMO SAPERLO PERCHE' CE LO NASCONDE. MA LA FACCENDA PUZZA MOLTO.
<body bgcolor=white text=black link=blue vlink=purple alink=red><p> </p><table border=1 width=100%><tr><td width=976 colspan=2><p align=center><IMG src=http://www.tesoro.it/app/comunicati/view/images/testata.gif></td></tr><tr><td width=485><p align=center><IMG height=126 src=http://www.ilnuovo.it/nuovo/img/visco_165x200.jpg width=105 border=0><p align=center>incapaci</p></td><td width=485><p align=center><IMG height=124 src=http://eur.news1.yimg.com/eur.yimg.com/xp/ilnuovo/20020412/1208483858.jpg width=102><p align=center>Uomo del Fare Tremonti</p></td></tr><tr><td width=485 valign=top><P><FONT face=Arial size=2><B>Fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2001</B></FONT></P><P><FONT face=Arial size=2>Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di aprile 2001.</FONT></P><P><FONT face=Arial size=2>Fabbisogno del settore statale del mese di aprile 2001</FONT></P><TABLE cellSpacing=0 cellPadding=4 width=90% border=0><TBODY><TR><TD vAlign=top width=62%> </TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>Miliardi di lire</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62% height=21><P><B><FONT face=Arial size=2>Formazione del fabbisogno</FONT></B></P></TD><TD vAlign=top width=38% height=21><P></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Entrate</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>43.216</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Spese</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>64.559</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>di cui: spesa per interessi</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>13.118</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%> </TD><TD vAlign=top width=38%> </TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>-21.343</FONT></P></FONT></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62% height=22><P><B><FONT face=Arial size=2>Copertura</FONT></B></P></TD><TD vAlign=top width=38% height=22><P></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62% height=28><P><FONT face=Arial size=2>Totale</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38% height=28><P><FONT face=Arial size=2>21.343</FONT></P></FONT></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Titoli a breve termine</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>4.326</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Titoli a medio-lungo termine</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>12.303</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Titoli esteri</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>5.713</FONT></P></TD></TR><TR><TD vAlign=top width=62%><P><FONT face=Arial size=2>Altre operazioni (1)</FONT></P></TD><TD vAlign=top width=38%><P><FONT face=Arial size=2>-999</FONT></P></TD></TR></TBODY></TABLE><P><FONT face=Arial size=2>Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.</FONT></P></td><td width=485 valign=top><P><B><font size="2" face="Arial">Fabbisogno del settore statale – aprile 2002</font></B></P><P><font size="2" face="Arial">Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che nel mese di aprile 2002 si è registrato un fabbisogno del settore statale di circa 7.200 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno di 11.022 milioni di aprile 2001.</font></P><P><font size="2" face="Arial">Nel primo quadrimestre del 2002 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 30.000 milioni, mentre nell'analogo periodo 2001 si era avuto un fabbisogno pari a 28.357 milioni.</font></P></td></tr></table><p> </p></body>
IL BUCO IN ERALTA' E' ANCORA PIU' ALTO DI 8000 MILIARDI
Tremonti lo ha nascosto con un'operazione Swap: ha venduto a banche d'affari 8000 miliardi di interessi anticipando l'incasso. Cioè ha rimandato le uscite di qualche mese, sperando che un domani vada meglio, facendo guadagnare decine di miliardi a qualche banca d'affari.
IN REALTA' IL FABBISOGNO E' DI 34MILA EURO, NON 30MILA.
70000 MILIARDI DILIRE IN 4 MESI.
STIAMO ANDANDO IN BANCAROTTA.
<body bgcolor=white text=black link=blue vlink=purple alink=red><FONT class=txtliv face=Verdana color=#000000 size=2> </FONT><table border=1 width=100%><tr><td width=554><A href="/"><IMG height=50 alt="Corriere della Sera" src=http://www.corriere.it/images/newlogo.gif width=268 border=0></A><p><I><B><FONT class=txtliv face=Verdana color=#000000 size=2>LA LETTERA</FONT></B></I><BR><BR><B><FONT class=ttlliv face=Verdana color=#000066 size=3>La finanza creativa sollievo momentaneo per i conti pubblici</FONT></B><BR><BR><B><FONT class=txtliv face=Verdana color=#000000 size=1>«Una tantum», le cessioni a tempo e il fabbisogno di cassa reale</FONT></B><BR><BR></p><dl><DT><DD><FONT class=txtliv face=Verdana color=#000000 size=2><I>Caro direttore, nella vita molte cose vorremmo che filassero lisce secondo i nostri desideri. Quando ciò non accade, ognuno tenta di correre ai ripari, magari anche con qualche furbizia. Qualche settimana fa avevo avvertito che dall’inizio dell’anno il fabbisogno di cassa invece di migliorare, peggiorava continuamente, mettendo così a rischio gli obiettivi di finanza pubblica fissati dal governo per l’anno 2002. Alcuni giorni fa la lieta novella. <BR>Contrariamente alle mie previsioni, aprile aveva fatto registrare un miglioramento del fabbisogno di cassa. Senza scomodare san Tommaso, ho voluto vedere da vicino questo inaspettato miracolo toccandolo, possibilmente, con mano. E così ho scoperto le virtù taumaturgiche di quella finanza creativa i cui effetti salvifici sembrano non aver mai fine. Per venire al dunque, i<span style="background-color:yellow;">l fabbisogno di cassa del mese di aprile è stato contenuto in 7,2 miliardi di euro (quasi 14 mila miliardi) a fronte delle previsioni di 12 miliardi di euro (poco più di 23 mila miliardi) solo grazie a un’operazione swap. Parola magica che significa che abbiamo venduto a terzi (e cioè ad alcune banche d’affari) quasi ottomila miliardi di interessi che avremmo dovuto pagare noi e che invece verranno pagati da altri, riducendo così artificiosamente il fabbisogno di aprile. Naturalmente questi ottomila miliardi li pagheremo sempre noi, ma un po’ più in là con l’aggiunta di qualche commissione miliardaria per alcune banche d’affari. È il caso di dire che il nostro ministro del Tesoro ne sa veramente una più del diavolo: il fabbisogno del primo quadrimestre con questa operazione è stato di 30 miliardi di euro a fronte dei 28 dello stesso periodo dell’anno precedente mentre in realtà è molto più alto. </span><BR>Questo, dunque, è il fatto. A mio giudizio queste operazioni non sono utili alle politiche di bilancio che, peraltro, da tempo si stanno intasando di operazioni «una tantum» e di funambolismi di finanza creativa. Queste operazioni, infatti, sono utili alla politica di bilancio solo se precedono interventi correttivi strutturali sull’andamento dei conti pubblici coprendo così i lassi di tempo che ci sono sempre tra l’adozione di provvedimenti correttivi e l’esplicarsi dei loro effetti. Diversamente è solo un banale e oneroso rinvio di pagamento come, per l’appunto, nel caso specifico. <BR>È spiacevole che il ministro del Tesoro abbia tenuto inizialmente nascosta all’opinione pubblica questa operazione spingendo, addirittura, alcuni suoi sottosegretari a trionfalismi per una riduzione del fabbisogno di cassa che nei fatti non c’è. In altri tempi e con altri ministri si sarebbe parlato di un terribile gioco delle tre carte. <BR>Resta il fatto che con una crescita minore di quella prevista e con la spesa pubblica in espansione sarà difficile, se non addirittura impossibile, che dal prossimo 1° gennaio il governo possa ridurre le tasse e aprire i cantieri per le grandi opere così come ancora una volta ha preannunciato il presidente del Consiglio. Senza una manovra correttiva, all’interno della quale potrebbero trovare giustificazione anche questi giochi finanziari, a fine anno ci troveremo con un fabbisogno di cassa al di sopra del 3% e un indebitamento netto sullo stesso livello dello scorso anno. Parole che non sono certamente di buon auspicio. <BR></I><BR><I>ex ministro del Bilancio</I></FONT></dl></td></tr></table></body>