Caro Felix mi trovi d'accordo riguardo la diminuzione proporzionale numerica delle varie famiglie umane. Fatto sta però, che nell'utopica eventualità di vedere finalmente diminuire i bipedi umani dalla faccia della Terra, non mi farei davvero troppi scrupoli di fronte all'eventualità di una estinzione totale di una o dell'altra razza umana. Bisogna comprendere che la priorità è attualmente salvare il mondo naturale e la biodiversità della Vita, la razza umana è il cancro di questo pianeta, e come dicevano i nostri antenati: ubi maior, minor cessat!Originally posted by Felix
sarei in parte d'accordo. Condivido la sensibilità ecologica che aborre l'eccessiva proliferazione umana.
Un pianeta con 'solo' un miliardo di umani invece di sette sarebbe certamente + vivibile.
Ciò che va tenuto a mente quando si prospettano simili scenari è che:
1) la diminuzione numerica della specie Homo Sapiens deve avvenire in maniera da rispettare le PROPORZIONI TRA GRUPPI ETNORAZZIALI. Cioè non vale che la popolazione europea, mettiamo, diminuisca, mentre quella dell'Africa e del Medio Oriente continua a crescere al galoppo.
O si diminuisce TUTTI allo stesso tempo o niente. Anzi, si deve ricuperare lo scarto accumulato negativamente dagli europei nel periodo 1950-2000.
2) la diminuzione demografica deve includere anche mezzi e procedimenti che ripugnano al buonismo. Malattie epidemiche e carestie, per esempio, per quanto sgradevoli appaiano, sono + rapide ed efficaci nell'abbattere la popolazione rispetto al lento diffondersi di pratiche malthusiane.
Quindi se vogliamo far scendere a un miliardo la popolazione della specie, prepariamoci a mettere da parte umanitarismi ipocriti e falsi buonismi.