Per quanto riguarda la Croce Celtica, bisogna dire innanzitutto che è un simbolo che non ha nulla a che fare con i regimi totalitari del '900.
La Croce Celtica ha vari significati,il primo e forse il più importante è quello di identificare il cerchio come la comunità, la famiglia, all' esterno del quale regna il caos e la croce rappresenterebbe quattro spade che difendono il cerchio dal caos esterno; un altro significato è dato dall'unione della cristianità (rappresentata dalla croce) con il paganesimo (rappresentato dal cerchio); un ulteriore vede nel braccio verticale della croce la via spirituale e trascendente della vita, mentre in quello orizzontale la via materiale e nel cerchio che racchiude la croce, la visione ciclica della vita e della storia: tutto nasce, vive e muore per poi rinascere.
Come si può notare i molteplici significati attribuibili alla "Celtica" nulla hanno a che vedere con discriminazioni e odi razziali.




IL SIGNIFICATO DELLE RUNE
Di pari passo con la "Celtica" vanno le Rune, che null'altro sono se non ideogrammi, ossia l'antico modo di comunicare delle popolazioni vichinghe. Ad ogni segno corrisponde un dio nordico e anche queste non hanno niente a che spartire con olocausto, leggi razziali e quant'altro.
Come insegna Mircea Eliade, non è possibile dare un significato preciso e assoluto ad ogni simbolo, e questo è ancor più difficile per la simbologia religiosa. La simbologia runica richiama Il culto solare, che riporta a tempi antichissimi e che affonda le radici nella religiosità originaria europea. L'elemento igneo, la sfera solare dell'essere, la forza trascendente che fu infusa ai primi uomini: lo spirito; la simbologia dello spazio protetto dal diritto: lo spazio della dimora familiare e dei beni della famiglia, e in forma più estesa, lo spazio nel quale si svolge la vita della società umana; la simbologia degli antenati, del fuoco della stirpe, del focolare domestico, dell'unione familiare. il silenzio primordiale che viene rotto dal prorompere della Parola ordinatrice.
I simboli della parola ma anche del canto sacrificale, delle parole sacre con le quali l'uomo si rivolge alla divinità.
Altri e molto più profondi e lontani nel tempo e nello spazio, i loro utilizzi in campo religioso ed esoterico.
Non è semplice avvicinarsi con intenti scrutatori a questi simboli, non lo è per la difficoltà di seguire nei testi le labili tracce storiche di segni così antichi.
Non lo è per gli arcani messaggi di ogni simbolismo, per i quali è opportuno rimandare a coloro che hanno dedicato i loro studi, la loro vita e la loro grandissima cultura a questo fine.